Le ultime novità al 1 dicembre 2018 non sono certo delle migliori per quel che concerne la pensione anticipata con quota 100, mano a mano che i dettagli emergono e si fanno chiari i meccanismi che sottenderanno alla misura, più pare evidente che il provvedimento salverà dalla Riforma Fornero davvero pochi ‘fortunati’ beneficiari. Già perché dalle ultime indiscrezioni pare emergere una nuova proposta di Brambilla, esperto previdenziale della Lega, per contenere i costi della misura, che se fosse approvata diverrebbe certamente un 4 paletto importante per l’accesso alla quiescenza con quota 100, inoltre il Sole 24 Ore parla di una misura ponte che dovrebbe avere una durata triennale. Il punto ad oggi 1 dicembre.
Pensioni 2019, quota 100 salgono a 4 i possibili paletti
La misura che dovrebbe vedere la luce dal prossimo anno, attraverso un emendamento alla manovra entro fine dicembre, ossia la quota 100 sembra sempre meno il tanto osannato superamento della rigida riforma Fornero, ma un provvedimento con già 3 paletti certi ed un possibile quarto all’orizzonte.
- La quota 100 non è come potrebbe portare a pensare il nome la semplice somma tra età anagrafica e contributiva, non basta che il totale dia 100, ma occorre aver maturato almeno 38 anni di contributi
- Non solo perché chi ha 40 anni e 60 d’età, non potrà comunque accedervi, in quanto il secondo paletto, ormai certo riguarda anche l’età anagrafica, che taglia fuori tutti i lavoratori precoci, dal momento che la quota 100 sarà accessibile solo dai 62 anni d’età.
- Durigon, sottosegretario leghista al Ministero del Lavoro, ha confermato poi l’intenzione di porre un terzo paletto utile a garantire, a suo avviso, il ricambio generazionale, ossia il divieto di cumulo temporaneo tra pensione e reddito da lavoro sopra i 5.000 euro. Il divieto dovrebbe essere progressivo, ossia aumenterà a seconda degli anni di anticipo richiesti, se si esce a 62 anni il divieto permane fino ai 67 anni, dura 5 anni, se si esce a 66 anni il divieto scende ad un anno, per poi annullarsi al raggiungimento del requisito che accompgana la pensione di vecchiaia (67 anni).
- Se la proposta di Brambilla per contenere i costi della misura e far fronte alle critiche dell’Ue passasse, la quota 100 porterebbe con sé un quarto e pesante paletto. Non sarebbe infatti più accessibile a tutti dal 2019, ma andrebbero rispettate 4 finestre in 2 anni, ad accedervi quanti più a lungo hanno dovuto subire gli effetti della Fornero restando al lavoro. Ragione per cui chi maturasse i requisiti a dicembre 2018 o gennaio 2019, sarebbe fuori. Per comprendere maggiormente il meccanismo e la proposta di Brambilla vi rimandiamo al puntuale articolo che abbiamo pubblicato stamane. Inoltre pare che la quota 100 potrebbe essere solamente una figura ponte per giungere poi alla quota 41 per tutti.
Pensioni anticipate: quota 100 dal 2019 al 2021, poi quota 41 per tutti
Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore la quota 100 pensata dal Governo giallo – verde potrebbe essere solo una misura ponte valevole dal 2019 al 2021, per tre anni dunque, dopodiché la misura dovrebbe essere sostituita dall’introduzione dal 2022-23 della quota 41 per tutti, indipendentemente dall’età anagrafica.
Riportiamo le motivazioni addotte da Il Sole 24 Ore “Un timing non casuale visto che allora oltre il 65% dei nuovi pensionati avrà un montante a calcolo misto con prevalenza contributiva e il coefficiente di trasformazione a 62 anni sarà più penalizzante”. Le misure, si legge ancora, dovrebbero prevedere altresì la proroga dell’opzione donna e dell’ape sociale per un anno, così come il non adeguamento della speranza di vita per le anticipate e per i precoci, resterebbe valido invece l’incremento dei 5 mesi per la pensione di vecchiaia, che porterà il requisito a 67 anni dal 2019. Per quanto ci riguarda siamo sempre ben lieti di potervi aggiornare sulle ultime indiscrezioni, specie se giungono da fonti autorevoli, ma rimaniamo dell’idea che tutto vada pur sempre ‘preso con le pinze’ fino a quando non avremo modo di leggere un testo ufficiale che menzioni le misure approvate.
3 anni ??????? DA LEGHISTA INCAZZATO NERO TI DICO : buffone io ne ho.42 adesso + 3 arrivero’ a 45. E vi ho sempre votato!!!!! MAI PIU’!!!!
Quattro cose abbastanza buone,proroga opzione donna, proroga ape sociale (sia pure per un anno), divieto di cumulo tra redditi da pensione e da lavoro e eliminazione dell’aspettativa di vita per pensioni cosiddette anticipate e per i lavoratori precoci.
Per il resto meglio stendere un velo pietoso.
Della promessa dell’evoluzione della legge Fornero non resta traccia, ancora per l’ennesima volta,solo nuove promesse elettorali!!!!!!!!!!!!!!!
Carissima ERICA a fronte del tuo articolo, sono andato a navigare un attimino qua e la, ma, il punto 4 ( sveglione di Merate) non trovo conferma da nessuna parte. Non sarà solita bufala dello stesso sveglione come precedente 64 anni 36 di contribuzione.
Speriamo abbia ragione lei, noi le indiscrezioni dobbiamo riportarle tutte per correttezza, e con altrettanta correttezza ricordiamo che fino a norma scritto restano solo rumors, purtroppo.
Alla fine le cose “in Italia” vanno sempre in una – UNICA DIREZIONE – !!. Per i cambiamenti – in positivo – occorrono le palle che noi “qui” NON ABBIAMO …
La Francia, ancora una volta, ci sta facendo capire quello che noi “NON SIAMO ..”
Pregherei la redazione di non censurare -anche- questo mio intervento moderato e civile come gli altri … grazie.
Con questi paletti, potete fare un esempio di qualcuno che va in pensione con quota cento?
Moreno ironico o vuole risposta davvero? 🙂
era piu’ semplice fare senza paletti la quota 100 con 100 anni di eta’. fate una riforma per fare in modo che nessuno ne usufruisca……..
Buongiorno erica ,mi chiamo carmelo ed ho compiuto 60 anni novembre 2018, ho iniziato a lavorare aprile 1976 ,in aprile del 2019 compiro 43anni di lavoro, mi dice x favore se rientro in qualche riforma varata dal governo?
Caro Carmelo la quota 100 non è per lei raggiungibile perché avendo 60 anni è troppo giovane, ne servono 62! Anche se con i contributi sarebbe abbondantemente dentro, ne occorrono 38 ne ha più di 42. Se passasse lo stop dell’adv dal 2019, come sembrano ripetere dall’esecutivo, per la pensione anticipata le ‘basterebbero’ 42 anni e 10 mesi, dunque a febbraio dovrebbe poter fare domanda, mi pare di aver compreso che 43 li fa ad aprile. Altrimenti dovrà attendere 43 anni e 3 mesi, se scattassero i 5 mesi di adv in più, e dunque potrà fare domanda a luglio, rimanendo sui dati che mi ha fornito ossia 43 di contributi ad aprile. Al momento però di varato non vi è proprio nulla e siamo al 3 dicembre, ci tocca per ogni certezza aspettare la norma che delinea ufficialmente il capitolo previdenziale. Lei ha per caso 12 mesi di contributi versati prima dei 18 anni? In quel caso qualora appartenesse ad alcune categorie meritevoli di tutela, inabile al 74%, caregiver di parente disabile convivente da almeno 6 mesi, impiegato in uno dei 15 mestieri considerati gravosi, potrebbe optare per la quota 41 che é strutturale, varata dalla precedente legislatura, e dunque accedervi da subito perché la norma è già in vigore. Spero di esserle stata d’aiuto, qualora avesse trovato utile la mia risposta e avesse modo di sostenerci, le saremo grati se potesse fare una piccola donazione al sito attraverso questa modalità: Bonifico bancario su Istituto Bancario: Fineco Bank IBAN: IT82D0301503200000005830165 intestato a: Erica Venditti. Grazie di cuore se potrà aiutarci, per voi è un piccolo gesto di riconoscenza per noi invece è importantissimo per potervi continuare a dedicare il giusto tempo. A presto Carmelo! Erica
più che paletti mi sembra siano travi in rovere!
🙂
HO LETTO IL SOLE SUL BLOCCO DELL’ADV MA NON DICE DI EVENTUALI FINESTRE ?????? INTANTO SPERIAMO CHE LA NOTIZIA SIA FONDATA