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Pensioni 2019, ultime novità su quota 41, opzione donna, esodati: giornata decisiva

Oggi martedì 12 febbraio è una giornata decisiva per la Riforma delle Pensioni nata grazie al decreto legge n.4/2019 che ha introdotto quota 100 , lo stop dell’adv per anticipate e precoci, ed ha prorogato ape sociale e l’opzione donna per tutto il 2019.

Scade infatti questa mattina il termine ultimo per presentare gli emendamenti al decretone, ansiosi restano esodati, quarantunisti e le donne. Cosa si aspettano? Potrà effettivamente cambiare ancora qualcosa? Lo abbiamo chiesto agli amministratori Maurizio D’Onofrio per i lavoratori precoci, Paola Viscovich per opzione donna le escluse, e Elide Alboni, per il comitato esodati licenziati e cessati.

Pensioni ed emendamenti, pressing dei precoci servirà?

Maurizio D’Onofrio, amministratore del gruppo ‘lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti’: “Abbiamo contattato i vertici di Fratelli d’Italia, del PD e esponenti della maggioranza. Quello che abbiamo chiesto è che venga aggiunta a quota Cento la quota 41 almeno per TUTTI i lavoratori precoci che altrimenti sarebbero ancora una volta penalizzati.

Poi conclude, dicendoci: “Gli emendamenti sono già stati consegnati, ora ci aspettiamo che vengano discussi e soprattutto accolti. I lavoratori precoci vogliono giustizia sociale”. Ecco i desiderata delle donne, in quella che per loro potrebbe essere una giornata decisiva.

Proroga opzione donna: promesso Odg, ma nessun emendamento?

Paola Viscovich, gruppo ‘opzione donna le escluse’: ” Il nostro obiettivo era e rimane l’estensione di Opzione Donna anche alle donne nate nel 61 se dipendenti e nel 60 se autonome, poiché questo avevamo creduto realisticamente possibile. La fattispecie risolutiva della nostra richiesta sarebbe stato l’accoglimento di un emendamento che sanasse in questa fase la disparità di trattamento di cui siamo state, nostro malgrado, gravate.

Tuttavia diamo atto dell’mpegno autorevole del Sottosegretario di non tralasciare il proseguimento di Opzione Donna anche per l’anno venturo come da odg già predisposti. Allo stato attuale quindi, pur non potendo negare una certa delusione per quanto di migliorativo all’art. 16 ci aspettavamo fin d’ora, teniamo comunque in debito conto quanto rappresenta comunque un impegno formalmente dichiarato. Assicuriamo alle donne interessate ad Opzione Donna che l’impegno a conseguire l’obiettivo non verrà mai meno ma anzi troverà più ampie motivazioni di perseguimento”. Ecco invece quanto si aspettano gli esodati, i più colpiti dalla Legge Fornero, che confidano di cuore si metta definitivamente fine al loro calvario previdenziale.

Pensioni 2019, esodati: non esistono soluzioni alternative alla 9 e definitiva salvaguardia

Elide Alboni, amministratrice del Comitato esodati, licenziati e cessati: “Ci aspettiamo che siano presentati gli emendamenti che precisi sappiamo dall’ opposizione. Ci aspettiamo che tutte le nostre fatiche a dimostrare il grave errore di valutazione riguardo la nostra soluzione che caldeggia il sottosegretario Durigon non abbia corso e che il governo non solo ammetta la nostra esistenza di ultimi da sanare di quel grave retroattivo della riforma fatto dalla Fornero ma venga sanato in modo e sostanza l ultimo step di chi ne fu coinvolto.

Poi conclude: “I 6000 esistono basta inps verifichi intanto chi è stato bloccato in 8ava salvaguardia a requisiti dal luglio 2017 rispetto chi è salvaguardato al 31.12.2021”.

Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 8 commenti

  1. Giacomo

    10 mesi di concreto nulla solo promesse aumento pensioni minime.nulla aumento pensioni invalidita nulla abolizione fornero nulla

    Reddito cittadinanza presa x il c…

  2. Monica

    Solo una domanda.
    Sono donna, lavoro ente pubblico, nata nel 1960,con 36anni di lavoro, quindi rientro a opzione donna MA esclusa da quota 100 perché attiva fino al 2021.
    Netto, il mio stipedio, di questo mese è di euro 1300,00, quanto prendo di pensione al mese, x tutta la mia vita? Potreste farmi il calcolo… Netto e certamente approssimativo! Grazie

    1. Erica Venditti

      Monica per queste simulazioni deve rivolgersi al patronato a lei più vicino, non ci sentiamo assolutamente di fare calcoli in tal senso, si afferma, per quanti hanno avuto accesso alla pensione con opzione donna, che la penalità potrebbe all’incirca essere dell’ordine dl 30/35%, ma dipende dai singoli casi.

  3. Roberta

    Sono nata a marzo 1960 ho 35 anni di contributi di cui 29 da lavoro dipendente cosa che sono tutt’ora, e 6 da artigiana ( parentesi di 20 anni fa)..L’Inps non mi accetta la domanda di pensione in O.D. in quanto mi catalogano come autonoma con i 59 che avrei dovuto compiere l’anno scorso NESSUNO ha mai detto che i 35 anni devono essere TUTTI da lavoro dipendente e non da lavori misti….Queste cose sarebbe bene precisarle con tutto quanto è stato detto su questa legge…..

    1. Erica Venditti

      Purtroppo é così, un solo giorno lavorato come autonoma, prevede che i requisiti maturati siano quelli per i lavoratori autonomi, vero troppo spesso non viene detto.

  4. Francesco

    Ma ancora andiamo dietro a questi imbroglioni e incompetenti? Basta… Mandiamoli a casa…. Ci siamo già fatti prendere abbastanza per il culo da questi due imbroglioni…. Io non voglio l’elemosina di qursti due. Appena raggiungo 42 e 10 mesi ci andrò e non dovrò dire grazie a questi due furfanti….

  5. Rossana

    Vi sembra davvero il caso di continuare ad utilizzare questi toni trionfalistici? A me non sembra una grande conquista. La cosiddetta opzione donna, anche da me tanto attesa, è un provvedimento indecente che invece di favorire le donne le umilia profondamente. Vorrei sapere chi può permettersi di usufruirne. Ancora una volta ci si rivolge ad una platea di privilegiati. Un taglio del 50% è improponibile e mortifica le donne.

    1. Giuseppe C.

      E, prima di mortificare le donne, mortifica il “DIRITTO” E “LO STATO DI DIRITTO”: prima ti aumentano, unilateralmente in contesto di contratto di assicurazione previdenziale OBBLIGATORIA E, quindi, NON RESCINDIBILE, di circa dieci anni l’età pensionabile e, poi, ti “propongono” una opzione con la quale, per riavere il diritto perso “di botto”, ti tolgono per il cosiddetto “ANTICIPO DEL POSTICIPO” META’ DI QUANTO TI SPETTEREBBE DI DIRITTO!
      Per rispondere alla domanda “chi può permettersi di usufruirne” io penso che la risposta sia: le signore benestanti con coniuge benestante che lavorino tanto “per tenersi occupate e sentirsi indipendenti”.

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