Le ultime novità sulle pensioni al 28 maggio 2019 ruotano intorno al risultati post elezioni, se da un lato si discute sugli equilibri di Governo, che ad oggi paiono rovesciati, Salvini ha stravinto le elezioni con un 34.4%, Di Maio é stato messo ‘al tappeto’ ammettendo pubblicamente la sconfitta, dall’altro ci si chiede se la vittoria della Lega potrà portare ad ulteriori prese di posizione all’interno dell’esecutivo su misure atte ad ‘abolire la riforma Fornero’, da sempre promesse del Ministro degli Interni.
Sono in molti sui social a sperarci, le donne in primis, capitanate da Paola Viscovich, che ora si aspettano la proroga dell’opzione donna almeno per le nate nel 61, come più volte promesso dal sottosegretario al Ministero del lavoro leghista Durigon. Sperano in parte anche i precoci, convinti che la perdita notevole di consensi del M5S che ha preferito destinare risorse al reddito di cittadinanza piuttosto che alla concessione della quota 41, possa aver fatto comprendere quanto per gli italiani sia importante il capitolo previdenziale. Salvini, dicono sui social, é stato per ora ‘graziato’ dai lavoratori perché almeno ha puntato alla quota 100, facendo uscire taluni dal mercato del lavoro, ora deve concedere come ha promesso la pensione dopo 41 anni di contributi. Recentemente prima delle elezioni europee, ed i precoci non dimenticano, aveva sentenziato: ‘ Se hai lavorato 41 anni, ora vai in pensione’. Peccato però che a queste grandi promesse, potrebbero seguire amare disillusioni, perché entro venerdì l’Italia dovrebbe ricevere un richiamo dall’Ue, a cui potrebbe seguire una sonante multa pari a 3.5 miliardi, per aver portato ad un aumento del debito pubblico .
Riforma pensioni vs il richiamo dell’Ue, Salvini che arma gioca?
La Commissione Europea chiederà spiegazioni in merito ai fattori determinanti che hanno portato all’aumento del debito, ed il capitolo previdenziale, si sa, non é mai stato visto di buon occhio essendo da sempre considerato uno dei fattori cardine dell’aumento del debito, se i chiarimenti non saranno esaustivi, l’Italia rischierà una multa. Dopo la ‘sbornia’ post elettorale Salvini si troverà di nuovo a fare i conti con Bruxelles. Anche la promessa fatta agli elettori di voler ridiscutere con Bruxelles i parametri da rispettare, pare in questo momento, difficile.
In molti si chiedono, a questo punto, alle luce delle ultime indiscrezioni, le promesse fatte dell’esecutivo come potranno essere mantenute visto che l’Europa ci chiede già il conto su misure fatte e sui fattori che hanno portato ad un aumento del debito nel 2018 ? I lavoratori si dicono preoccupati, e non solo quelli prossimi alla pensione, ma anche i giovani per il futuro poco roseo che pare loro prospettarsi, eppure il vicepremier Matteo Salvini pare sereno.
Pensioni 2019, nuovo scontro Governo-Ue?
Circolerebbe in questi giorni un’indiscrezione dell’agenzia bloomberg “la Commissione europea starebbe considerando di proporre per l’Italia una procedura di infrazione sul debito del 2018 il prossimo 5 giugno”. Poiché nell’ultimo anno, fa notare l’agenzia, il debito pubblico italiano ha toccato il 132.2% del pil, continuando inesorabilmente a salire anziché ascendere, la decisione dell’Ue potrebbe essere quella di- cita l’agenzia riportando fonti vicine al dossier- “aprire la strada a una sanzione da 3,5 di miliardi di euro” .
Salvini, nelle prime dichiarazioni dopo il voto delle Europee ha detto di voler ridiscutere con le autorità comunitarie i vincoli di bilancio, poi apprendendo le indiscrezioni, replicando ha sentenziato: “Risponderemo che è finita l’era della precarietà”. Il leader della Lega ha invitato la Commissione “a prendere atto che i popoli hanno votato per il cambio e la crescita” . Poi ha aggiunto, forte del trionfo alle urne, “Quello che è chiaro è che non si alzano le tasse, che l’aumento dell’Iva non esiste e che i parametri di Maastricht, a partire dal 3% di deficit difeso invece da Vincenzo Boccia, vanno ridiscussi“
Resta da comprendere come proseguirà questo ‘scontro‘, perché un anno fa, lo ricorderete, un braccio di ferro analogo aveva portato lo spread a superare i 300 punti e poi l’Italia a dover trovare un compromesso con l’Ue, ora cosa accadrà, si chiedono in molti, e soprattutto davvero il capitolo previdenziale sarà ancora aperto a possibile modifiche, o la richiesta di austerity fermerà ogni ulteriore spesa sulle pensioni?
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Purtroppo l’esempio più vicino ci viene dalla Grecia: Quando è arrivato il fallimento hanno tagliato stipendi e pensioni del 30% e secondo me chi gode oggi domani potrebbe piangere.
Ho sentito Salvini parlare di tutto dopo le elezioni di domenica………meno che dei 41.Quindi state tutti quanti sereni che non succedera’ un bel niente.Gli italiani hanno voluto “PREMIARE” Di Maio per tutte le promesse fatte e non mantenute…….si sono buttati nelle mani di Salvini per un semplice motivo……le spara piu’ grosse e piu’ la bugia è grossa e piu’ e’ convincente.Sara’ trombato alle prossime politiche.Buona giornata
Quota 41 si farà, ma solo nel 2021 quando oramai non ci saranno più lavoratori che al 31/12/1995 avevano già 18 anni di contributi versati.
Una volta Orban. Una volta la multa, prima era il rdc, una volta Gigino….
Intanto noi stiamo sempre lì, in attesa di chissacosaltro…
Ora “premier” salvini quale altra scusa accampera x non fare 41 almeno x i precoci????
L aumento della Iva le potrei consigliare, ottima!!!!!
Ma vai a lavorare traditore e infame….
Così, con la multa per aver aumentato il debito pubblico, il debito pubblico aumenterà ancora di 3,5 miliardi!
Fuori dall’euro!
Perché non dividono assistenza da previdenza così Europa potrà vedere che la previdenza e in attivo è non è il problema dell’Italia.. Ma purtroppo in questo paese tutto ciò che lo può migliorare non si fa.. Se in altri paesi riescono a eliminare evasione.. proviamo a imparare da loro.. Magari il debito scende.. Perché il problema non sono le pensioni. Ma evasione
Perfettamente d’accordo con te, Walter! 110 miliardi annui di evasione e, mentre questi tutt’ora “intoccabili” ridono di chi le imposte le paga prima di vedere i SUOI soldi perché gli vengono tolte a monte, chi mette a rischio le famose “future generazioni”, sarebbero i poveracci che devono lavorare ormai fin quasi a morire sul luogo di lavoro, dopo aver strapagato per decenni le trattenute più alte del mondo: 33%!