Pensioni 2019, insorge Confindustria: ‘Non si tocchi la Riforma Fornero, troppi rischi’

Le ultime notizie sulla riforma delle pensioni al 4 ottobre 2018 giungono dagli industriali italiani che si dicono seriamente preoccupati dalla futura Manovra del Governo in campo pensionistico. Secondo il Centro Studi Confindustria, che oggi ha tagliato le stime sulla crescita tricolore, vi è il rischio, nel lungo periodo, di sforare perfino il 2.4% indicato dal Governo. Così Il CSC: se le coperture della Legge di Bilancio non saranno “ben definite si rischia, ex post, un rapporto deficit/PIL più alto”.  Poi un invito al Governo affinché ci ripensi sulla Riforma Fornero, l’unica in grado di garantire la sostenibilità del sistema pensionistico, nonostante l’invecchiamento della popolazione. Dunque tuona Confindustria: ‘è bene non fare passi indietro sulla Manovra’.

CSC al Governo, attenzione a riforme scellerate: tre rischi all’orizzonte

Un ulteriore aumento dello Spread, l’apertura di una procedura d’infrazione in sede europea e il downgrade dell’Italia da parte delle agenzie di rating. Queste i rischi verso cui pare proiettarsi l’Italia se non cambierà strategia. Inoltre Confindustria mette in guardia anche sui rischi considerevoli che potrebbero sopraggiungere revisionando l’attuale Legge Fornero.

Nessuna retromarcia, a detta del CSC, andrebbe fatta rispetto alle riforme pensionistiche messe in atto in passato, perché , cercano di spiegare gli economisti, il sistema italiano funziona cosi:  i contributi di chi lavora servono ogni anno a pagare le pensioni di chi si è ritirato dalla vita attiva, dunque apportare modifiche ed incrementare le uscite anticipate renderebbe necessario, spiegano da Viale dell’Astronomia,  “un aumento del già elevato prelievo contributivo sul lavoro”.

Quota 100, il parere del CSC: solo se con penalità

Confindustria ha espresso parere dubbioso anche sulla misura di uscita anticipata proposta dal Governo, facendo presente che molto dipenderà da come effettivamente il meccanismo di quota 100 sarà definito. Poi ha precisato l’impatto sui conti pubblici e sul debito pensionistico, al più  “sarebbe, per esempio, ridotto nel caso in cui l’uscita anticipata fosse accompagnata da un ricalcolo dell’assegno”.

Per il CSC dunque l’idea di un’uscita anticipata dal lavoro con quota 100 dai 62 anni d’età e 38 di contributi, senza alcuna penalità per chi deciderà di uscire anzitempo, andrebbe nella sola direzione di danneggiare quanti resterebbero al lavoro che dovrebbero farsi carico di nuovi pensionati. Insomma il parere di Confindustria ricorda sempre molto da vicino quello di Elsa Fornero che continua a ribadire che una riforma delle pensioni come quella che vuole fare il Governo giallo-verde ha pura finalità di consenso ‘facile’, ma porterà con sé impatti devastanti sulle generazioni del futuro.

Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 15 commenti

  1. ANTONIO

    Damiano adesso dice che la riforma quota 100 secondo lui costa più di 50 miliardi. Prima quando la proponeva lui costava gratis. Questi falsi comunisti le inventano tutte pur di non fare niente se non sono loro a farle. Adesso, forse dico forse, che si riesce a modificare qualcosa anche se è rimasta indietro tanti futuri pensionandi hanno da dire. Allora sapete cosa vi dico io andate a prenderlo dove lo prendono le oche

  2. Giuseppe C.

    Marco, comunque, tu puoi rispondigli che coi tuoi versamenti tu hai pagato le pensioni delle generazioni precedenti, quelle precedenti quelle delle precedenti ancora, e così come è sempre stato,indipendentemente dal nome dato di volta in volta (retributivo, contributivo, a riparto… ) Quindi, se tu hai pagato per la generazione precedente, come tutti, SEMMAI SARANNO I GIOVANI AD ESSERE IN DIFETTO, LORO MALGRADO, SE, PER MANCANZA DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO E BEN RETRIBUITO NON TI RICAMBIERANNO IL FAVORE PAGANDO ANCHE LORO PER LA TUA GENERAZIONE, LORO PRECEDENTE, COME SEMPRE ACCADUTO.
    TUTTO IL RESTO SONO SCUSE PER NON DIRTI CHE STANNO FACENDO CASSA, IMPROPRIAMENTE, COI TUOI SOLDI E NON ONORANDO SECONDO I TERMINI ORIGINALI UN CONTRATTO CHE LO STATO HA STIPULATO COL LAVORATORE, CAMBIANDOLO CONTINUAMENTE IN CORSO D’OPERA; CONTRATTO, COSA IMPORTANTISSIMA, “OBBLIGATORIO” E DAL QUALE, QUINDI, NON PUOI RECEDERE IN CASO DI MODIFICA UNILATERALE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI DELLO STATO, COME ACCADE NORMALMENTE NEL DIRITTO, PENA TROVARTI FUORI LEGGE PER “LAVORO IN NERO”.
    COME DIRE …. E ….

  3. Giuseppe C.

    Ma sulla scheda elettorale, premesso che io non ho votato nessuno dei dei partiti al Governo, c’erano forse FMI, BCE, UE, OCSE, e, ora, anche Confindustria? Va bene, ognuno può dire la Sua, ma vale come quella di tutti che discutono al bar!

  4. virgilio

    grazie salvini per la quota 41 promessa ti ho votato per questa tua promessa non mantenuta sei come tutti i politici tante promesse per una sedia oggi strappo la scheda elettorale

  5. Marco

    … Vorrei capire perchè, quando si parla di Pensioni, tutti questi “scienziati soloni” che rilasciano dichiarazioni dicono: “… i giovani e tutti quelli che rimangono al lavoro dovranno farsi carico dei nuovi Pensionati…” .
    Se vado in Pensione avendo maturato i requisiti ( per inciso a dicembre 2018 avrò 42 anni di contributi e 60 anni di età…) io personalmente non mi sentirò in colpa con nessuno se potrò finalmente stare a casa … ritengo di aver versato già abbastanza… cioè io il diritto ad avere la mia pensione me lo sono guadagnato … altrimenti la domanda è :
    che fine ha fatto il mio montante contributivo …. ?
    Se l’Inps me lo restituisce intergralmente io rinuncio alla pensione….

  6. Renato

    C’è almeno il blocco dell’aspettativa di VITA ?

    1. Giuseppe C.

      Marco, perché mica possono dirti la verità, ovvero che “lo fanno per far cassa” con chi non può difendersi essendo i suoi soldi prelevati a monte, invece di colpire i 110 miliardi annui di evasione fiscale!

    2. Giuseppe C.

      INFATTI, MARCO, IN INGHILTERRA TU HAI DIRITTO, DA PENSIONATO, A SCEGLIERE TRA PENSIONE E MONTANTE, CAPITALE PIU’ INTERESSI. A RIPROVA DEL FATTO CHE QUELLI, CHIACCHIERE A PARTE, SONO SQUISITAMENTE SOLDI TUOI CHE TI SEI STRAPAGATO.
      SE FOSSE COSI’ ANCHE DA NOI, CHE ABBIAMO CONTRIBUTI, PERALTRO, ENORMEMENTE PIU’ ALTI CHE IN INGHILTERRA E IN TUTTI GLI ALTRI PAESI DEL MONDO, LI VORREI VEDERE POI, IN ITALIA, I POLITICI, I TECNICI, I PRESIDENTI, I CONDUTTORI DI TALK SHOWS, A SPIEGARTI CHE TI RICALCOLANO IL TUO MONTANTE E CHE, MAGARI, GLIENE DEVI RESTITUIRE UNA PARTE… QUANDO GIA’ CE L’HAI “IN BERTA” E, MAGARI, GIA’ LECITAMENTE E LEGITTIMAMENTE IMPIEGATO O SPESO!
      RICEVO L’IMPRESSIONE CHE IN QUESTO PAESE SI STIA FACENDO UNA INDIGESTIONE DI SPROLOQUIO DA CASTRONERIA GIURIDICA!

  7. giacomo

    Io 62 anni di età e 41 anni di contributi. Disoccupato continuo a pagare contributi volontari. Totale 103 oggi. A febbraio prossimo 63 anni. Totale 104. Con quota 100 i 4 anni in più che fine fanno? Devo sempre subire la decurtazione dell’1 – 1,5% perchè non ho 67 anni?
    I politici devono sapere che non ci sono solo i quota 100 tondi ma anche chi supera abbondantemente quota 100. Cosa rispondono a questi lavoratori e soprattutto cosa gli daranno?

    1. riccardo

      Giacomo, se le indiscrezioni troveranno conferma dovresti rientrare nella quota 100 ( 62 + 38 )
      Quindi potrai sospendere i versamenti volontari e far domanda di pensione ma ripeto se le ipotesi si tradurranno in legge. Non avrai penalizzazione ma ovviamente nessuno ti ridarà indietro i versamenti da 41 a 38 anni ( però avrai un beneficio sulla pensione mensile in quanto l’avranno alzata )

  8. massimo

    INCREDIBILE! CHE LA CONFINDUSTRIA FOSSE SCHIERATA CON I POTERI FORTI DELLA FINANZA EUROPEA (VEDI BANCHE)
    E’ COSA NOTA. ORA CON QUESTA ESTERNAZIONE VA CONTRO I TANTI LAVORATORI CHE DA ANNI ATTENDONO L’USCITA DAL MONDO DEL LAVORO AVENDO ORMAI ALLE SPALLE DIVERSI ANNI DI CONTRIBUTI , PENSO AI PRECOCI E A TANTISSIMI ALTRI CHE VANTANO CONTRIBUTI SUFFICIENTI PER MERITARSI IL SACROSANTO RIPOSO.
    STESSO DISCORSO VALE PER IL MONDO DELLE PARTITE IVA COMMERCIANTI, ARTIGIANI, AGRICOLTORI ED ALLEVATORI PROFESSIONISTI ETC. CHE SONO IL VOLANO DELL’ECONOMIA ITALIANA E CHE CONTINUANO A LAVORARE SINO A TARDA ETA’ PER EFFETTO DELLA DISGRAZIA DELLA LEGGE FORNERO.
    BASTA CON LA SUBALTERNITA’ ALL’EUROPA.

  9. Giampiero

    Erica non ci posso credere
    Dopo enne defasti peggioramenti nel passato noi del 1957 siamo (sembra) i vincitori di questa nuova riforma
    Ovviamente la confindustria sa che via noi 57/56/55 ecc ecc lasceremo un vuoto tecnico enorme.
    Per questo starnazzano!

    1. Sergio

      Giampiero hai ragione. noi del 1957 abbiamo due possibilità di uscire, o i 62 + 38 oppure i 42 anni e 10 mesi se raggiunti.
      Sempre che non ci sia il trappolone
      Comunque non dobbiamo essere egoisti anche perché trovo la riforma sempre iniqua ed ingiusta in riferimento a quelli che hanno 38 39 40 41 e non hanno l’età.
      Una riforma deve essere giusta, strutturata e durare nel tempo.
      I nostri coetanei che hanno cominciato a lavorare a 14 e 15 anni sono già tutti in pensione con la Fornero.
      Non sono stati premiati gli anni di studio, ma siamo andati benissimo per la confindustria e per questo sono contrari.

    2. Giampiero

      Sergio ciao
      Io ho 41,5 anni di contributi ed ho il diploma di perito
      Anche se non sono precoce ho preso il diploma nel 76 militare nel 77 e lavoro dal 78 con continuità
      Sembra che il periodo di studio sia stata una passeggiata NON È STATO COSÌ
      NOI dovevamo essere presi più in considerazione
      Per andare a scuola mi alzavo alle 6 ed gli insegnanti erano molto esigenti
      Ecco perché dico che la mia classe 1957 è stata trainante per questa italia
      Ora che andiamo in pensione…… mi tocco………

    3. Erica Venditti

      Vuole parlarci del suo caso, ci farebbe piacere sapere qualcosa in più sul campo sanitario e sulla ‘vostra vita’, grazie.

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