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Aumento Pensioni di invalidità 2025: nuova delusione?

Nel 2008, l’ANMIC (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili) ha avviato una storica raccolta firme per ottenere un adeguamento dignitoso delle pensioni di invalidità. Più di 500.000 cittadini hanno sostenuto l’iniziativa, nella speranza di garantire un livello di sussistenza adeguato per le persone con disabilità. Tuttavia, nonostante le battaglie e le promesse politiche degli ultimi anni, gli importi previsti per il 2025 rappresentano un’ulteriore delusione per chi vive in condizioni di grave difficoltà economica.

Nuovi importi delle pensioni per il 2025

Di seguito, gli importi previsti per il trattamento economico rivolto agli invalidi civili:

CategoriaImporto assegnoLimite di redditoImporto Indennità di accompagnamento (senza limiti di reddito)
Invalidi civili parziali con Indennità di Frequenza336,00 €5.771,35 €
Invalidi civili parziali con solo assegno di assistenza336,00 €5.771,35 €
Invalidi civili totali con solo pensione336,00 €19.772,50 €
Invalidi civili totali con pensione e Indennità di accompagnamento336,00 €19.772,50 €542,02 €
Invalidi civili totali con solo Indennità di accompagnamento542,02 €

Pensioni di invalidità: aumenti e promesse tradite

Ancora una volta, le persone con disabilità si trovano a fare i conti con assegni insufficienti. Un importo di 336 euro al mese, in un contesto di inflazione crescente e rincari generalizzati, non consente di condurre una vita dignitosa. L’ANMIC denuncia da anni questa situazione, sottolineando come tali somme non coprano nemmeno le spese essenziali di sopravvivenza.

Oltre ai costi quotidiani, le persone con disabilità devono affrontare spese aggiuntive per assistenza, terapie, trasporti e strumenti sanitari. Tuttavia, i limiti di reddito per accedere a questi assegni restano rigidi, escludendo molte persone che necessiterebbero di supporto economico.

Dal 2008, l’ANMIC si batte affinché le pensioni di invalidità siano almeno equiparate al trattamento minimo pensionistico. Ma nonostante le promesse dei governi, gli aumenti sono rimasti marginali e inadeguati a migliorare concretamente le condizioni di vita degli invalidi civili. L’obiettivo di un adeguamento al cosiddetto “milione” resta un miraggio per molti, soprattutto a causa dei limiti di reddito che penalizzano le persone sposate o con piccoli risparmi.

ANMIC continua la battaglia sulle pensioni di invalidità

“L’ANMIC non smetterà mai di lottare per i diritti delle persone con disabilità. Chiediamo – evidenzia il prof. Nazaro Pagano, Presidente della rete associativa ANMIC – che le Istituzioni riconoscano finalmente il valore della dignità umana e agiscano con misure concrete, non con interventi simbolici che lasciano migliaia di cittadini in condizioni di grave disagio”.

“Le pensioni di invalidità – sottolinea il prof. Pagano – non possono essere trattate come un’elemosina. Le persone con disabilità hanno diritto a un sostegno economico adeguato per condurre una vita decorosa. Il 2025 avrebbe dovuto rappresentare un’opportunità per un cambiamento concreto. Purtroppo, ancora una volta, ci troviamo di fronte all’ennesima promessa non mantenuta.”

3 commenti su “Aumento Pensioni di invalidità 2025: nuova delusione?”

  1. VOLEVO RINGRAZIARE LA REDAZIONE PENSIONE PER TUTTI CHE INSIEME AD ANMIC … PERLOMENO NE PARLANO NON ABBANANDOCI…. NELLA CAUSA DELLA DIGNITA .UMANA DEGLI INVALIDI PARZIALI. ANCHE SE DI FRONTE C E UNA POLITICA COMPLESSIVA CHE IGNORA TOTALMENTE QUESTO PROBLEMA

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  2. Buonasera! Mi auguro che il Governo Italiano prenda in considerazione la raccolta firme promossa da ANMIC ed incrementi gli importi degli assegni di invalidità civile parziale e totale , per consentire alle persone con disabilità di condurre una vita dignitosa.

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  3. I nostri politici scendono in piazza per l’Ucraina. L’Europa ha già speso per la guerra pare 122mld. Si pensa a riarmarsi. I poveri si arrangino. E Putin Trump se la ridono.

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