Le ultime novità sulla pensione anticipata con quota 100 derivano dalla ricerca dei contributi smarriti, di cui parlavamo stamane in un articolo dedicato, le persone prossime ai 38 anni di contributi sono alle prese con i conteggi, ansiose più che mai, non appena il decreto diverrà legge in Gu, di avere tutti i requisiti in regola per poter andare in pensione.
Una delle grosse pecche per molti é la pace contributiva, opportunità offerta da questo governo, ma che in realtà taglia fuori quanti vorrebbero usufruirne per accedere alla quota 100. Già perché sarà fruibile solo da quanti hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1996, dunque non si presta a quanti pur avendo buchi contributivi come Daniela Bagni, contavano sulla pace contributiva per centrare la quota 100. Un’altra opportunità offerta é il riscatto della laurea per gli under 45, Durigon si é espresso in merito, qualcosa potrebbe cambiare. L’asticella dei 45 anni, per molti ennesima ingiustizia da sanare, potrebbe essere alzata. Ecco le parole del sottosegretraio al Ministero del Lavoro e un appello al Governo del precoce Gino Bartoli.
Pensioni 2019 e pace contributiva l’appello al Governo
Così Gino Bartoli su facebook: “On #claudiodurigon on. Claudio V Cominardi, on Virginia Villani, vi chiedo di proporre una modifica al DL sulla pace contributiva. Sono a conoscenza di casi disperati di persone che non sanno più dove sbattere la testa. Sono vicine alla pensione di anzianità e lontane da quella di vecchiaia, avrebbero la possibilità di riscattare vuoti contributivi dal 96, ma non gli viene data la possibilità!! Sono poche migliaia di disperati, i costi sarebbero molto contenuti, e entrerebbero soldi freschi nelle casse dell’ INPS. CHIEDONO SOLO GIUSTIZIA!!! Con riconoscenza e tanta fiducia vi chiedo un emendamento di pura logica per i drammi sociali che incombono.”
Ricordiamo infatti che la pace contibutiva é purtroppo una misura riservata unicamente ai lavoratori che non hanno versato alcun contributo fino al 31 dicembre 1995. Per il calcolo dell’onere si usano i medesimi criteri previsti per il riscatto della laurea (art 2 comma 5 del dlgs 184/1997), Il costo del riscatto è pari ai contributi calcolati sull’ultima retribuzione-reddito, il lavoratore avrà dalla sua però due importanti agevolazioni: una detrazione fiscale al 50% e potrà procedere al pagamento dilazionato dei contributi che intende riscattare fino a 60 rate mensili. E’ però evidente che tagli fuori quanti sono prossimi alla pensione, ecco il perché della richiesta di Gino Bartoli. Durigon,, sottosegretario al Ministero del Lavoro, si é espresso ieri sul riscatto della laurea, possibilità oggi offerta in modo agevolato agli under 45.
Pensioni 2019, nuova ipotesi su riscatto laurea: si alza la soglia?
Il limite per lo sconto sul riscatto della laurea, ora fissato a 45 anni, potrebbe salire fino a 50. Questa buona nuova é stata annunciata dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon nel corso della trasmissione Quarta repubblica, su Rete 4. “Abbiamo messo 45 anni ma possiamo forse anche aumentare l’eta’, poi ha aggiunto ‘la misura per gli under 45 e’ il frutto di “un patto” col viceministro all’Economia massimo Garavaglia per aiutare i giovani ad avere una pensione piu’ giusta”.
La modifica potrebbe giungere, lascia una porta aperta Durigon, nel corso dell’iter parlamentare del decretone, che partirà al Senato. Poi ha aggiunto “Siamo in una fase interocutoria, ma é una possibilità”. Inoltre ha precisato, come riporta Il Sole 24 Ore che il riscatto con lo sconto varrà anche ai fini del calcolo del valore dell’assegno pensionistico. Si agirà anche sulla pace contributiva? Non resta che attendere per comprendere se cambierà ancora qualcosa prima della pubblicazione del decretone in Gazzetta ufficiale, pubblicazione che dovrebbe, resta d’obbligo il condizionale, vedere la luce tra oggi e domani.