Nuovo polverone sulle pensioni anticipate e sulla quota 100, questa volta a causa delle nuove stime dell’OCSE sul nostro paese, che prevedono una “ripresa modesta che si sta indebolendo, tanto che lieviterà il disavanzo delle finanze pubbliche, che passerà dal 2,1% del Pil nel 2018 al 2,5% nel 2019» mentre il debito salirà al 134%”. Vediamo cos’altro è stato scritto nel rapporto dell’OCSE, soprattutto per quanto riguarda quota 100 e reddito di cittadinanza, due misure molto pesanti per le casse dell’Italia.
Ultime Pensioni anticipate: OCSE contro Quota 100
Sulle pensioni anticipate, nel nuovo rapporto si legge in riferimento a quota 100: “L’abbassamento dell’età pensionabile a 62 anni con almeno 38 anni di contributi rallenterà la crescita nel medio termine, riducendo l’occupazione tra le persone anziane e, se non applicata in modo equo e aumenterà la diseguaglianza intergenerazionale e farà aumentare il debito pubblico”. L’OCSE poi prosegue con un invito all’Italia che sembra una provocazione ma potrebbe anche esser l’unica soluzione possibile per i nostri conti: “Abrogare le modifiche alle regole sul pensionamento anticipato introdotte nel 2019 e mantenere il nesso tra l’età pensionabile e la speranza di vita”.
Il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, alla presentazione del Rapporto economico sull’Italia dell’organizzazione parigina ha detto riferendosi al nostro paese che: “L’Italia continua ad affrontare significativi problemi in campo economico e sociale e per risolverli è necessario adottare una serie di riforme pluriennali per favorire una crescita più solida e inclusiva e ripristinare la fiducia nella capacità di riforma. Oggi l’economia italiana è ufficialmente in stallo e il rallentamento dell’economia sottolinea ancora una volta l’urgenza di sviluppare politiche per rivitalizzare la crescita.
Pensioni anticipate e quota 100, la risposta di Di Maio
Non si è fatta attendere la risposta del Ministro del Lavoro Luigi di Maio, che pochi istanti fa a dichiarato a proposito del rapporto dell’OCSE su pensioni e quota 100 che: “L’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) a settembre 2018 ci chiedeva di non cancellare la Fornero. Oggi in un nuovo report scrive che bisogna subito abrogare Quota 100 perché crea debito e disuguaglianze. Poi scrive che il Reddito di cittadinanza “incoraggia l’occupazione informale” e crea “trappole della povertà”. Sapete cosa significa tutto questo? Che stiamo andando nella giusta direzione.
Rispetto l’opinione di tutti, ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto. Andiamo avanti così, con lo scopo di restituire dignità ai cittadini. Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l’Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro. I nostri prossimi passi sono un abbassamento del carico fiscale alle imprese e un grande aiuto alle famiglie. No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!”
ecco la soluzione per i problemi economici dell’Italia, paventati dall’OCSE, che vorrebbe ritonare alla Fornero, invece di toccare le pensioni, riduciamo gli stipendi dei cervelloni dell’OCSE, e licenziamone una buona parte, tanto per quello che producono, ne bastano meno della meta’ degli attuali, e versiamo questi soldi per le pensioni!
In effetti, senza necessariamente parteggiare per il Governo, le pretese dell’OCSE sono assurde e, forse, anche illegittime; come si può chiedere ad un Paese (teoricamente) sovrano altrui di abrogare una legge approvata DAL PARLAMENTO A RAPPRESENTANZA DEGLI ELETTORI ITALIANI? SE UNA COSA DEL GENERE ACCADESSE CESSEREI DEFINITIVAMENTE DI RECARMI A VOTARE, RITENENDO CHE TALE MIO VOTO SEMBREREBBE SOLO UNA FARSA, UNA PANTOMIMA SOLO FORMALE, PER SCEGLIERE QUALCUNO A RAPPRESENTARMI CHE, POI, NON MI RAPPRESENTEREBBE PERCHE’ PRENDE ORDINI DA ENTI E AUTORITA’ ECONOMICO FINANZIARIE, NONCHE,’ FORSE, DA BRUXELLES? ORDINI CHE, DI FATTO, VANIFICHEREBBERO LA VOLONTA’ DEGLI ELETTORI E, SOPRATTUTTO, DEL PARLAMENTO, UNICO ORGANO NAZIONALE DEPUTATO A RAPPRESENTARE, SECONDO LE LEGGI VIGENTI, I CITTADINI.
TROVO SINCERAMENTE SCANDALOSA TALE INTERFERENZA; MI RINCRESCE ANCHE DOVERMI TROVARE D’ACCORDO CON LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DEL LAVORO…
MA… QUANDO E’ TROPPO E’ TROPPO!
PERALTRO LE DOMANDE DI PENSIONAMENTO SONO STATE GIA’ PRESENTATE, LA LEGGE E’ PASSATA A CAMERA E SENATO…
SECONDO L’OCSE, CHE NON FIGURAVA SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHI SI E’ ORMAI LICENZIATO DOVREBBE RIMANERE SENZA LAVORO E SENZA PENSIONE? UNA SECONDA SITUAZIONE POST LEGGE FORNERO?: GLI ESODATI QUOTA 100?
SE POTESSI ME NE ANDREI DA QUESTO PAESE, ORMAI MI SEMBRA SEMPRE PIU’ PROCEDERE VERSO QUALCOSA CHE SOMIGLIA AD UNA DEMOCRAZIA LIMITATA.
DA SINISTRA CHIEDO: FUORI DALL’EURO!