Le ultime notizie sulle pensioni anticipate ruotano in queste ore inevitabilmente sul dibattito relativo alla quota 100, che potrebbe potenzialmente divenire 104, se passasse la proposta del consigliere previdenziale della Lega Brambilla. Agitazione e malcontento si respirano, come era presumibile, sui social, questa misura previdenziale, il cui testo ancora non ha avuto modo di veder nessuno, pare variare ogni giorno, creando preoccupazione ed ansia tra i possibili fruitori della stessa, giacché il tempo stringe e le notizie continuano ad essere discordanti. In queste ore ad esempio è giunta la secca smentita da parte del sottosegretario leghista al Ministero del Lavoro Durigon e dello stesso vicepremier Salvini, che sostengono nulla cambi: ‘quota 100 non muterà in quota 104’. I dettagli per completare il quadro.
Pensioni anticipate, Durigon smentisce Brambilla
La proposta di Brambilla, diffusa nei dettagli dal Corriere della Sera, vedrebbe, invece, un cambiamento nei requisiti di accesso per la quota 100, ossia potrebbero optare per l’uscita da gennaio 2019 solo quanti al 31/12/2018 hanno maturato i requisiti da almeno due anni. A conti fatti dunque potrebbero uscire unicamente quanti alle spalle hanno 40 anni di contributi e 64 d’età, ossia quota 104.
La notizia è stata tuttavia smentita dal sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali Claudio Durigon ad Agorà, su Rai Tre. “Non c’è nessun taglio – ha detto l’esponente leghista – a proposito di quota 100. Assolutamente no”, rispondendo alla domanda se fosse vera l’ipotesi di Alberto Brambilla, secondo la quale quota 100 varrebbe solo per chi avrebbe maturato i requisiti da almeno due anni. Anche Salvini si unisce a Durigon e conferma che non si tratti del vero.
Pensioni 2019, Salvini rassicura: Quota 100 resta 62+38
La proposta di Brambilla porterebbe con sé degli scaglioni che andrebbero a ridurre di fatto la platea dei potenziali beneficiari, sintetizzando: i primi a poter andare in pensione – da marzo si presuppone- sarebbero quelli al 31-12-2018 che hanno maturato quota 100 da più di due anni. Poi in estate quelli che avranno maturato Quota 100 da oltre 18 mesi e meno di 24. E quindi, con scaglioni differenti, tra il 2019- 2020, gli altri titolari di Quota 100 al 31 dicembre 2018.
Ma ai microfoni di Rtl 102.5 il vicepremier Matteo Salvini rassicura: “Quota 100 è 62 anni di età e 38 di contributi senza penalizzazioni. Questo l’impegno preso e lo porterò fino in fondo“. Non resta che attendere, dunque, il testo per capire nel dettaglio quali saranno le procedure per l’uscita dal lavoro.
Pensioni 2019, tutto ancora in alto mare non solo su quota 100
Tria afferma nelle sue ultime dichiarazioni, restando piuttosto generico: “Quanto al menù della manovra quota 100 resta una priorità così come lo è il reddito di cittadinanza, poi aggiunge per spiegare lo stato dell’arte: «attualmente stiamo studiando i disegni di legge e ancora non è definito il costo delle misure: abbiamo accantonato i fondi poi è chiaro che una valutazione attenta del costo è possibile solo quando ci saranno i disegni di legge”.
Roberto Ghiselli, parlando di quota 100 fa notare come la misura non tuteli assolutamente le fasce più deboli che rimarranno comunque esclusa dalla stessa: “In ogni caso, quella di cui parla il governo è non solo una quota 100 che rischia di essere temporanea (si ipotizzano tre anni) ma che, a differenza di quella proposta nella piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil, “non parla alle donne, alle piccole imprese, al Sud, a chi ha lavori discontinui, e deboli, ai giovani e a chi svolge lavori gravosi e usuranti”. E la proroga di Opzione donna?
Pensioni 2019, opzione donna sparita dai radar?
Tocca ad Orietta Armiliato ,fondatrice del Comitato Opzione donna social, rispondere a quante chiedano che fine abbia fatto la proroga dell’opzione donna: ” La nota relativa alla questione pensioni che è per noi oggetto di particolare attenzione pur con un attento occhio anche agli altri provvedimenti che ci coinvolgono in toto, é che dal luogo dove si raccolgono stampa, parlamentari e addetti ai lavori a Montecitorio, ovvero il cd. Transatlantico, ci arrivano le conferme che la questione previdenziale (e dentro al pacchetto c’è anche la questione della proroga di OD), NON è mai stata trattata in Commissione Lavoro se non in maniera trasversale”.
Come a dire che al momento tutto resta in alto mare, confusione tanta specie su proroga opzione donna, requisiti necessari per centrare quota 100, salvaguardia esodati, possibile stop adv dal 2019 per precoci ed anticipate, ma conferme nessuna. Non resta che portare pazienza e attendere di leggere un testo scritto che enunci i tratti salienti del capitolo previdenziale. Ma per quanto ancora? si chiedono ormai esausti in tanti sul nostro sito.
TUTTI CHE PARLANO MA NESSUNO CHE CI DA’ UNA CERTEZZA ,NON SANNO PIU’ DOVE SBATTERE LA TESTA PER FARE QUADRARE I CONTI .TRIA NEGA DOMANDE AI GIORNALISTI SOTTOSEGRETARI E TECNICI CHE RILASCINO DICHIARAZIONI VAGHE E TRUFFALDINE E I DUE ” VOLPONI ” NON PASSA PASSA GIORNO CHE NON RIDICANO LE STESSE FRASI FATTE ALLA NAUSEA . IL 2019 E’ ALLE PORTE E SE LOBLOCCANO L’ADV ENTRA IN VIGORE . CONTE CHE SI FACCIA AVANTI E CI DICA UNA VOLTA PER TUTTE IN MODO PRECISO COSA INTENDONO FARE ALTRO CHE DIRCI ” STIAMO FACENDO I CONTI “!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! KI STATE FACENDO DA SEI MESI E QUELLI DELLA LEGA DA ALMENO 4 ANNI , SE VI SERVE UN PALLOTTOLIERE VE NE FORNIAMO UNO SUBITO PERCHE’ IL NUOVO ANNO E’ ALLE PORTE E LA SOPPORTAZIONE E’ FINITA .
RENATO, NON E’ CHE CHI HA VOTATO LEGA E M5S SIANO TONTI, PROBABILMENTE E’ STATO UN MODO DI CAMBIARE POLITICA ORAMAI OBSOLETA. QUESTO NON VUOL DIRE CHE CHE LE NUOVE DECISIONI PRESE DAL NUOVO GOVERNO SIANO VALIDE, MA ERA GIUSTO PROVARE UN CAMBIAMENTO. POI VALUTEREMO.
UN’ALTRO AL GOVERNO CHE PARLA , PARLA , PARLA , PARLA E NON DICE NULLA DI CERTO .FAREMO , FAREMO , FAREMO E NON UNA PAROLA SU ADV .OPZIONE DONNA , APE SOCIAL , MA QUESTI L’HANNO CAPITO O NO CHE NON SONO PIU’ IN CAMPAGNA ELETTORALE ED ORA DI MANTENERE QUANTO PROMESSO !!!!!!! DI ITALIANI TONTI (quelli che credendo alle favole ) LI HANNO VOTATI CE NE SONO TANTI MA GLI ALTRI NON SONO SCEMI . HANNO GIURATO CHE SAPEVANO DOVE PRENDERE 200 MILIARDI DI € PER MANTENERE TUTTE LE LORO PROMESSE ORA CI RACCONTANO CHE NON HANNO LA BACCHETTA MAGICA E COMPLETERANNO IL LORO PROGRAMMA IN 5 ANNI ! BASTA PRENDERCI IN GIRO TUTTI I GIORNI A CERCARE NUOVI VOTI , MA SE DEVONO SOLO PROMETTERE E’ MEGLIO CHE SE NE VADANO PRIMA CHE LI CACCIAMO NOI.
SOLO DEI CREDULONI PENSAMNO CHE LE PROMESSE VENISSERO MANTENUTE , E NEL MIO PICCOLO CONOSCO ALMENO UNA VENTINA DI PERSONE CHE HANNO CAMBIATO PARTITO SPERANDO DI VEDER MANDATI IN PENSIONE IN ANTICIPO QUALCUNO HA FATTO VOTARE LA FAMIGLIA INTERA CON QUESTO SCOPO . DIMMI TU COSA SONO QUESTE PERSONE !?!? IO DA DA 6 MESI SONO A QUOTA 100 M MA IL MIO VOTO NON L’HANNO VISTO.
AL 05/12/18 ANCORA SOLO IPOTESI E ILLAZIONI. TRIA MINACCIA DI ANDARSENE SE GLI VENGONO POSTE DOMANDE , SI LIMITANO A DIRE CHE STANNO VALUTANDO I COSTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! MA FINO AD OGGI COSA HANNO FATTO STAVANO GIOCANDO A RUBAMAZZETTO ??? MA SE ASPETTANO A DECIDERE QUESTI ADESSO ASCOLTANO ANCHE L’OCSE E TOGONO ANCHE LE PENSIONI DI REVERSIBILITA’ ( notizia di ieri ) . SE ASCOLTANO BRUXELLES, BCE , FMI .INPS, CONFINDUSTRIA ………. NON RIMANE PIU’ NIENTE PER QUOTA 100 (forse è meglio ) E NEMMENO PER L’AdV ED E’ UNA COSA GRAVISSIMA PECHE’ I 42,10 NON DEVONO ESSERE AUMENTATI PER NESSUN MOTIVO ,PERCHE’ LA RIFORMA DELLE DELLE PENSIONI DEVE ASSOLUTMENTE DA QUESTO DOGMA