Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un articolo sull’aumento delle pensioni e sulle rivalutazioni degli assegni pensionistici da febbraio 2025, esso era corredato da tabelle e precisazioni sul calcolo degli arretrati, ha avuto un ottimo seguito e tendenzialmente quando questo avviene ci sono anche molti commenti di interazione sul portale a dimostrazione che é un argomento sentito che merita ulteriori approfondimenti. Nel seguente elaborato abbiamo deciso di dar voce a quanti si sono espressi pubblicando considerazioni, testimonianze ed eventuali dubbi. Lo scopo é raccogliere tutto quanto é emerso al fine poi di fornire nei prossimi giorni ulteriori specifiche avvalendoci del supporto dei nostri esperti e del Patronato. Di seguito i commenti più significativi che aprono ad interessanti spunti di riflessione anche sugli italiani residenti all’estero che non hanno percepito rivalutazioni dei propri assegni pensionistici e che stanno dunque vivendo questa decisione come una forma di ingiustizia, ma per contro i pensionati italiani che vivono in Italia non sono parsi molto solidali, dando, dalla loro, giustificazioni circa la decisione del Governo, che non ritengono cosi erronea.
Aumento pensioni 2025 e rivalutazioni, i più svantaggiati? Residenti all’estero e pensioni medio-alte
Maurizio con pensione medio-alta lamenta, avendo versato i contributi proporzionali al proprio stipendio e dunque elevati, l’ingiustizia della non piena rivalutazione del proprio rateo, d’altronde spiega l’infazione colpsce tutti: “Io ho pagato i contributi x 43 anni in base al mio stipendio come è giusto, quello che non trovo giusto è perché la rivalutazione annuale a chi supera le 4 volte la pensione minima sia decurtata, l’inflazione x noi non è la stessa“.
Trova massima solidarietà in Antonio, stessa situazione che scrive: “Hai ragione , anche io sono nelle tue stesse condizioni . Ho fatto causa all’INPS con l’Avvocato F. di Firenze , il 29 di questo mese ci sarà la decisione del Tribunale , speriamo in bene , La richiesta in parole povere , se l’aumento fino a 2000 euro lordi sono al 100% e io prendo 2500 lordi , la richiesta è , tu INPS mi paghi fino ai 2000 euro lordi il 100% il resto di 500 alla tariffa inferiore , mi sembra giusto , anche perchè la pensione che ognuno prende , si riferisce a quanto hai pagato , perchè mi fate lo scaglionamento“.
Barbara interviene facendo presente che lo scaglionamento dovrebbe avvenire come per le aliquote Irpef anche per l’Inps: “Solo le pensioni calcolate interamente con il sistema contributivo possono dirsi “in base a quanto versato”. Per il resto sono d’accordo con lei per il sistema di calcolo progressivo, visto che si applica anche per l’irpef, l’Inps dovrebbe procedere, anche per la rivalutazione, allo stesso modo“.
Giorgio: “Ormai le pensioni medio alte sono diventate il bancomat dei governi. Un sistema che sta creando tensioni con i principi costituzionali di proporzionalità e adeguatezza della retribuzione“.
Aumento pensioni 2025, esclusi i residenti all’estero: le testimonianze, ‘é un’ingiustizia’
Gian Luca parlando dei residenti all’estero e della decisione dell’esecutivo di tenerli fuori dagli aumenti scrive: “Non trovo giusto che i pensionati residenti all’estero non abbiano nessuna rivalutazione. Anche perche si ripercuote negli anni a venire. I contributi li Hanno pagati come tutti e l,inflazione in altri paesi e’ stata anche maggiore. LO trovo un abuso“
Vilma concorda: “Io trovo questa esclusione dei pensionati residenti all’estero, una discriminazione assurda!!!! Peraltro paghiamo addizionali di regioni e comuni dove non viviamo e da cui non usufruiamo alcun beneficio. Inoltre escluderci per la manciata di 8 milioni di euro è veramente ridicolo per il nostro governo e per l’immagine che se ne diffonde nel mondo!!!
Saverio dalla sua concorda col Governo, pochi soldi e questi vanno destinati a chi porta reddito in Italia e incrementa qui i consumi: “A me sembra giusto. Persone che non contribuiscono al nostro paese anzi“
Quale Aumento pensioni 2025: rivalutazioni ridicole, la rabbia dei pensionati con le minime
Vi é chi si lamenta che le minime non abbiamo avuto l’aumento sperato, come Giulio: “Naturalmente partite con gli aumenti dalla pensione lorda di 1500 euro. La minima che è la più critica, neanche si nomina. Grazie!!”
Max dalla sua sostiene che gli aumenti siano risicati e nascondano in sé altri tagli: “Rivalutazioni a spese di chi accedera’ alla pensione nel 2025, visto che si vedra’ ridurre i coefficienti…..
Metti un niente in piu’ e fai da cassa di risonanza nei giornali…. e poi nascondi i tagli sostaziosi.“
Maurizio, sostiene gli aumenti non andrebbero nemmeno chiamati tali, dato che si tratta di pochi euro al mese: “Definirli “esigui” è un eufemismo, sono INSULTI per chi ha lavorato una vita intera !!!“
Giuseppina chiede un aumento delle pensioni minime come quello che era stato proposto in campagna elettorale, ma non trova approvazione tra gli altri lavoratori che hanno pensioni poco superiori alla sua avendo versato molti più anni di contributi e che vivrebbero un arrotondamento delle pensioni minime in tal senso come un’assurdità nei confronti di chi ha versato di più, avendo lavorato per una vita: “Vorrei solo sapere perché non ci sia un aumento più consistente per le pensioni minime, come si fa a vivere con 525 euro al mese e con la svalutazione corrente, dovrebbero portarle immediatamente a 1000 euro senza se e senza ma, fatelo presente al governo Meloni , capisco anche che soldi non ce ne sono, ma tagliassero i privilegi, i vitalizi, le pensioni d’oro e i senatori a vita, che non servono a niente, servono solo per I giochetti politici”
Anna infatti replica: “Ma che contributi avete versato?e noi che abbiamo versato per 42 anni e prendiamo 1000 € le sembrerebbe giusto si faccia una domanda“.
Salvo concorda con Anna: “Come puoi pretendere una pensione minima a 1000€. Se 1000€ li prende chi ha pagato 43 è dieci mesi di contributi“
Paolina: Questi aumenti sono veramente esigui!!!
Voi dalla vostra cosa ne pensate dei residenti all’estero che sono stati esclusi dalle rivalutazioni e di quanti, con le pensioni più alte, non potranno godere della piena rivalutazione? Ingiustizie o unico modus operandi per poter distribuire qualcosa alle pensioni più basse? Fatecelo spaere nell’apposita sezione commenti del sito.
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Purtroppo non è il lavoro che bussa alla porta si chi non lo ha.
Ma, per per fortuna, abbiamo dei giovani che con un po’ d’intraprendenza vanno a bussare a quelle porte dove immaginano di poterlo trovare.
Nel tempo può anche capitare che i loro genitori, raggiunta l’età della pensione, decidano di ricongiungersi con quegli affetti emigrati o, come lei dice, ” scappati”.
Mi sembra che l’assegno sociale sia di circa 600 euro. Per chi ha lavorato sempre in nero o si è fatto mantenere è un regalo insperato. Diverso è chi non ha raggiunto i minimi contributivi. Togliergli comunque la pensione è un furto.
Buongiorno a tutti. Sono coinvolto anch’io in questo discorso come pensionato. E’ vero che occorre aiutare le pensioni più basse, ma è anche vero che molte pensioni basse sono relative anche a contribuzioni di chi ha versato pochi contributi o, peggio, facendo un lavoro autonomo ha avuto la possibilità di pagare pochi contributi. Io al contrario per mantenere la famiglia ho dovuto lavorare sabati e domeniche in fabbrica con tanto di turni notturni e straordinari che, è vero che facevano lievitare di molto il mio stipendio, ma anche sacrifici in termini di tempo dedicato alla famiglia. Ovviamente la tassazione lievitava così pure i contributi. Ma io non avevo il commercialista che mi consigliava la dichiarazione a mio “favore”, avevo il datore di lavoro che mi conteggiava fino all’ultima lira. E questo mi dispiace dirlo non è giusto. Se l’INPS continua a fare il Robin Hood al contrario e cioè penalizzando anche il ceto medio che sostiene l’INPS per favorire altri lavoratori non sono propriamente d’accordo.
Esattamente così.
C’è anche da dire che molti che hanno pensioni più sostanziose avute negli scorsi anni le hanno grazie ad un calcolo retributivo più favorevole. Poi c’è chi ha anche un calcolo misto. E chi può vantare pretese, dicendo non è giusto, è chi ha solo il calcolo totalmente contributivo perchè tanto si versa tanto si prenderà, anche se i coefficienti tenderanno ad abbassare le pensioni costringendo le nuove generazioni di lavoratori ad avere una pensione integrativa e comunque ad andare in pensione sempre più tardi. Vede le cose vanno viste da tutte le prospettive, altrimenti si rischia di essere parziali.
I coefficienti vanno cambiati se non aboliti…penalizzano retroattivamente…soprattutto è discriminante per certe categorie come i precoci…
E così con l’integrativa si tarderebbe a compensare ben poco se cambi sempre le carte in tavola all ultimo momento…
Cara Barbara, stai sparando un sacco , in questo commento, di c……te; in altre occasioni siamo perfettamente d’accordo; ti spiego le ca…te di questo commento; possono avanzare pretese solo i tutti contributivi? piano; non so di che anno sei ma io ricordo il 1995; lì ci fu un bivio: quelli salvati (18 anni di contributi) e quelli no cioè noi; la differenza tra 33 anni circa di retributivo e pochissimi nel contributivo e l’opposto; poi negli ultimissimi anni il quesito: vuoi andare prima dei requisiti Fornero? tutto contributivo; e la pensione integrativa? adesso è assolutamente necessaria, ma anche prima era opportuna; detto questo ci manca pure l’abbassamento dei coefficienti già attuato; siamo proprio messi male; un saluto a te e ai gestori del sito
Qui non si tratta di avanzare pretese Sig.ra Barbara. Lei non può dire che ad esempio citando la mia situazione, io sono un privilegiato perchè ho avuto 14 anni e mezzo nel retributivo e dal 1996 sono nel contributivo.Ho versato quasi 29 anni nel contributivo, di cosa stiamo parlando?Lei li conosce i coefficienti di trasformazione di certe categorie di lavoratori pubblici ben più favorevoli del mio per gli anni di retributivo? E parliamo del fondo volo, delle poste e potrei citarne altri che ho scritto in un mio precedente commento, non poliziotti e militari il cui lavoro rischioso può anche giustificare dei privilegi. Tralascio sindacalisti e politici di cui sappiamo bene i privilegi.Quindi, glielo dico senza offesa, lei generalizza troppo dando la patente di giustificazione solo a chi è totalmente nel contributivo.Le dico di più, ci sono alcune persone ( glielo dico per esperienza personale perchè li conosco) che avendo molti anni nel contributivo e pochi nel retributivo come il sottoscritto, hanno avuto NASPI negli ultimi anni di lavoro e quindi il misto era peggiorativo e hanno optato per convertire tutto in contributivo( opzione prevista dalla legge Fornero).Quindi, prima di certe affermazioni studi e si informi.
È meglio fare arrabbiare pochi pensionati “ricchi” che tanti pensionati poveri e tanti evasori fiscali. Che votano.
Le carte in tavola le hanno cambiate nel 1995, non oggi.
Eravate coscienti allora?
Dalle parole proferite dal sindacalista di allora io lo ero!
Ha ragione sig. Wal, le cose sono state fatte tanti anni fa e molti dicevano che poco sarebbe cambiato rispetto al retributivo. Ha avuto la fortuna di avere un sindacalista oculato (non tutti presentavano il sistema contributivo in modo svantaggioso per i lavoratori), che ha visto nel lungo periodo che le cose sarebbero peggiorate e che il sistema contributivo non sarebbe stato così vantaggioso. Ora anche noi vediamo che i futuri pensionandi saranno destinati, se non cambia nulla in quanto ad accettare e applicare una migliore visione lavoro/pensione, ad andare in quiescenza sempre più tardi e con meno risorse.
Vero, anche da me il sindacalista che presentò a suo tempo in azienda questo cambiamento epocale ci consigliò di fare subito una pensione integrativa e sinceramente visto quello che è successo dopo, meno male che l’ho fatta; questo mi consentirà quest’anno di avere una pensione Inps più l’integrativa Cometa con un importo netto simile a quello da lavoratore, molto bene!
certo caro Wal; io ricordo , a quel tempo, che da una riunione sindacale
ci presentarono un prospetto e , facendo 2 calcoli, la percentuale rispetto all’ultimo stipendio, noi con meno di 18 anni nel 1995, sarebbe stata del 63 %; ci dissero: fatevi una pensione integrativa perchè altrimenti saranno ……… acidi quando sarete vecchi; speriamo in bene; saluti a te e ai gestori del sito
Un conto è lanciare allarmi,consigliare,ecc…ma questa non deve essere neanche una scusa per cambiare i coefficienti in peggio e far cassa con i più deboli…
Lascio un altro commento in risposta al Sig.Fabiano Adriano che si lamentava del meccanismo a scaglioni sulla rivalutazione delle pensioni.E’ giustissimo che chi ha una pensione più alta, prenda un aumento che è in percentuale su quello che guadagna, non si deve guardare la cifra fissa.Faccio presente, che non è una colpa aver versato tanti contributi per aver svolto lavori direzionali e di enorme responsabilità come il sottoscritto nell’ industria privata, rischiando anche penalmente. Dobbiamo finirla nel pensare che le pensioni alte sono solo di sindacalisti e politici o di privilegiati vari ( che esistono e ce ne sono tanti).Non siamo in Unione Sovietica. Con discorsi di appiattimento delle pensioni, si distrugge la classe media di questo paese.
Concordo chi ha versato tanto deve prendere la pensione alta, chi ha versato poco (scelta sua) si prende la pensione che si merita e d inoltre gode una serie di vantaggi. mentre noi che abbiamo pagato alte tasse per il lavoro siamo penalizzati anche con i vari bonus, che ricordo continuano ad essere pagati con le mie tasse e che non sempre vanno alle persone bisognose e oneste.
Solo se il calcolo della pensione è totalmente contributivo ha senso il suo ragionamento.
Non credo ha sensoo anche nel misto.
Chi è nel sistema misto ha una parte retributiva. Nella maggior parte dei casi se venisse calcolata col sistema totalmente contributivo sarebbe più bassa.
concordo pienamente
C’è anche da dire che molti che hanno pensioni più sostanziose avute negli scorsi anni le hanno grazie ad un calcolo retributivo più favorevole. Poi c’è chi dal 2012 ha anche un calcolo misto. E chi può vantare pretese è chi ha solo il calcolo totalmente contributivo perchè tanto si versa tanto si prenderà, anche se i coefficienti tenderanno ad abbassare le pensioni costringendo le nuove generazioni di lavoratori ad avere una pensione integrativa e comunque ad andare in pensione sempre più tardi. Vede le cose vanno viste da tutte le prospettive, altrimenti si rischia di essere parziali.
Se da 60 sei inabile al lavoro ((vedi ADI) e ti danno la pensione a 67, qualcosa non quadra. La pensione facoltativa è troppo intelligente e a costo zero perché la facciano.
Una domanda semplice semplice per il competente Dott. Perfetto: se io ho GIÀ irrevocabilmente aderito alla opzione di calcolo esclusivamente contributivo per poter riscattare gli anni di laurea in forma agevolata, POSSO comunque proporre domanda di pensione QUOTA 103 oppure avrei dovuto proporre domanda e chiedere contemporaneamente il riscatto E NON PRIMA??
Caro Stefano, il tuo argomento è molto tecnico; detto questo il dott. Perfetto sicuramente ti risponderà; sai cosa devi fare? in questa fase muoverti tanto: un patronato, magari un secondo patronato e pure all’inps e confronti le risposte; tutto chiaro? chiedi anche se devi attendere il completo riscatto oppure se basta che hai fatto la domanda di riscatto; in bocca al lupo e saluti a te e ai gestori del sito
Sig. Stefano, alla sua “domanda semplice” non ho una corrispondente “risposta semplice”. Per essere più preciso, non ho la risposta alla sua domanda. La rimando quindi ad un Patronato.
Chi lavora al Patronato si occupa di pensioni per mestiere; analizzando le varie posizioni contributive di tanti lavoratori, gli impiegati del Patronato acquisiscono competenze operative di gran lunga superiori a qualsiasi altro “esperto previdenziale” teorico che analizza (come me, per esempio) solo le leggi emanate dal Parlamento (leggi che non sempre sono espresse in maniera leggibile, in quanto rimandano ad articoli di altre leggi, che rimandano a commi di altri articoli di altre leggi, in un vero e proprio labirinto legislativo dal quale si esce completamente storditi ed esposti al elevato rischio di incorrere in errate interpretazioni).
Gli impiegati del Patronato sono dotati di procedure operative che guidano nel dare le risposte alle domande dei lavoratori (ma anche qui, occorre dire, bisogna confidare che i programmatori software siano stati in grado di scrivere programmi che traducano in maniera corretta articoli e commi delle leggi emanate dal Parlamento).
Per darle un esempio, sig. Stefano, di come il Parlamento scrive le leggi, le riporto un estratto dal “Disegno di legge, recante: «Bilancio di previsione dello stato per l’anno finanziario 2025 E bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027» – (AC. 2112-bis-A)” a pag. 75 emendato dalla Camera dei Deputati:
“Qualora dall’attività di monitoraggio relativa agli effetti derivanti dalle disposizioni di cui al comma 181, con riferimento all’agevolazione per l’accesso al pensionamento anticipato di cui all’articolo 24, comma 11, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, emergano maggiori oneri rispetto a quelli previsti, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, si provvede, a fini compensativi, a stabilire un limite percentuale dell’ammontare mensile della prima rata della pensione di base per il computo di cui al primo periodo del comma 7-bis dell’articolo 24 del citato decreto-legge n. 201 del 2011 ai fini del conseguimento degli importi soglia di cui al comma 11 dello stesso articolo 24 e a elevare ulteriormente gli importi soglia di cui al medesimo comma 11, ovvero a prevedere ulteriori periodi di differimento della prima decorrenza utile per il pensionamento anticipato di cui al citato comma 11”.
Dopo avere letto questo enorme periodo scritto in un pessimo italiano, posso finalmente riprendere respiro e concludere il mio pensiero.
Forse, gli Onorevoli Deputati della Camera, nel documento da loro emendato, stanno dicendo che il lavoratore quando diventa pensionato diventa l’io subcosciente che si infutura nell’archè prototipo dell’antropomorfismo universale?
Io non lo so. Non ho capito nulla di quello che gli Onorevoli Deputati della Camera hanno detto.
Sig. Claudio Maria Perfetto riportando un estratto dal “Disegno di legge, recante: «Bilancio di previsione dello stato per l’anno finanziario 2025 E bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027″ ci ha illustrato il burocratese puro!
https://www.pensionipertutti.it/pensioni-2025-quota-103-con-riscatto-laurea-in-forma-agevolata-possibile-ultime-novita/
Il governo dovrebbe arginare il problema dei giovani che scappano all estero!!
Non I vecchi con i propri soldi dopo una vita di duro lavoro!!
Beninteso che chi ha una pensione medio alta potrebbe vivere bene anche in Italia…ma spesse volte sento spesso anche i pensionati da 1000 euro o meno costretti a fuggire per avere una vita più decente e dignitosa…altro che vivere a vita di lavoretti a “nero”…
Lo Stato deve creare delle condizioni economiche favorevoli anche qui altrimenti crea solo malumori…