Al momento stai visualizzando Pensioni anticipate 2018, ultime su quota 100: penalizza chi ha lavorato di più

Pensioni anticipate 2018, ultime su quota 100: penalizza chi ha lavorato di più

Le ultime novità relative alle pensioni anticipate al 24 agosto 2018 e nello specifico alla quota 100 modulabile hanno fatto infuriare i lavoratori precoci e quanti hanno già alle spalle 40/41/42 anni di contributi. Quei lavoratori che per l’ennesima volta, ascoltando gli ultimi rumors sulle intenzioni del Governo, specificate bene ieri su Il Sole 24 Ore, si sono resi conto che le proposte di pensioni anticipate verso cui pare propendere l’esecutivo non solo nulla hanno a che vedere con quanto a lungo ‘sbandierato’ in campagna elettorale, ma che purtroppo, dicono affranti, penalizzeranno paradossalmente chi ha versato di più. Ecco le ultime considerazioni dei lavoratori.

Pensioni, quota 100 penalizza chi ha versato di più

Roberto Sinesi assiduo commentatore dei nostri post e noto agli iscritti al gruppo ‘lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti’  rispetto alla quota 100 ci dice in privato: “A noi questa misura non interessa molto, poi fatta con tutti questi paletti è inutile, mi meraviglio che il governo continui a parlare di questa pseudo quota 100 monca e ridicolizzata, il vero problema è la mancata quota 41″. Per quanto concerne la nuova ipotesi circolata ieri su Il Sole 24 Ore, ossia sulla quota 100 modulabile, aggiunge:  “Esisteva già fatta dal pd una suddivisione per categorie, vedi 41 per categorie disagiate,dunque questa quota 100 è un peggioramento dell ape sociale sotto tutti i punti di vista come età 64 anni contro i 63 dell ape sociale, più conttibuti da pagare, contributivo dal 96, massimo due anni figurativi. Cerchiamo di essere seri ci hanno preso in giro, e poi levano la 41 per le categorie disagiate per finanziare questa ridicola uscita anticipata che è un terno al lotto con premio finale una pensione ridotta alla miseria. Al più  quota 100 per chi ha 41 anni non deve tenere conto dei 64 anni, i fondi per la vecchia 41 per categorie disagiate deve essere indirizzata solo alla nuova 41, ma non nel 2020, perché già ora ci sono lavoratori con 41 42 anni di lavoro che non possono andare in pensione, possibile che chi ha lavorato di più debba rimetterci ancora?”

Poi la proposta al Governo: ” l’aspettativa di vita deve essere riformulata , deve essere calcolate ogni cinque anni, non ogni tre anni o addirittura ogni due come succede dal 2019, e non deve aumentare se l’ adv diminuisce , ma, deve diminuire se l ìadv diminuisce come è successo per il 2015 e come sta succedendo per il 2017″.  Di parere analogo Moreno Barbuti, ex amministratore nonché fondatore del gruppo ‘lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti’ , che già nei giorni scorsi ci aveva rilasciato un’esaustiva intervista in esclusiva. Oggi è tornato a confrontarsi con noi sulla quota 100 modulabile, ecco le sue considerazioni.

Pensioni anticipate 2018, Barbuti: c’è una soluzione per tutti a costo zero

La prima reazione a caldo sulla Quota 100 di Moreno Barbuti è di amarezza e frustrazione per un Governo che non tutela chi ha versato più contributi, e che ha come unica colpa quella di essere andato a lavorare in giovane età e di non avere oggi raggiunto l’età anagrafica richiesta per poter accedere al meritato riposo: “Quindi noi che dovremo fare 43 e 3 mesi avremo esattamente 7 anni e 3 mesi in più di versamenti contributivi effettuati… e la domanda è: una volta che uno arriva a 64 anni di età ( se ci arriva) gli vengono restituiti i 7 anni e 3 mesi di versamenti in più che ha effettuato? Perché altrimenti da lì in avanti uno ci rimette rispetto chi va con i 36 anni di lavoro.. che vergogna!!”

Sull’uscita anticipata con quota 100 modulabile ci dice in privato, facendo anche una controproposta al Governo: “Guarda Erica, invece di fare una quota 100 per pochi, sarebbe molto meglio sospendere almeno per un paio d’anni (mentre studiano la formula migliore per modificare la Fornero), il meccanismo aspettativa di vita che porterà il periodo di lavoro a 43 e 3 mesi da fine anno. Se bloccassero momentaneamente quello, sarebbe di beneficio per tutti indistintamente e non solo per alcuni … quindi tutti saremmo un pò contenti e non solo quelli di un eventuale quota 100 con paletti. Tra l’altro la cosa non cambierebbe rispetto all’attuale perché la situazione resterebbe invariata ma almeno non peggiorerebbe… quindi anche i costi per questa manovra sarebbero pari a zero e sarebbe più abbordabile per il governo…e per i lavoratori sarebbe meglio che niente…Possibile che i nostri politici non lo capiscano? Avrebbero un enorme consenso e invece loro si dimenano per soluzioni che lascerebbero comunque fuori qualcuno… Sembra tanto ovvio….Mah”

Ci pare di intendere da molti altri commenti che sono stati rilasciati sul sito che effettivamente la proposta di Barbuti, ossia lo stop dell’adv da subito, accontenterebbe parecchie persone, per molti sarebbe, come dice lo stesso Moreno, almeno un primo segnale da parte del nuovo Governo di voler effettivamente e da subito mettere mano al sistema previdenziale. Uno sconto che seppur minimo sarebbe a favore di tutti e non solo di alcune categorie di lavoratori, voi sareste tra i favorevoli o puntereste ad altre proposte? Sinesi, invece, dal canto suo ci tiene a mettere in guardia il Governo sul malumore che si percepisce tra i cittadini elettori.

Riforma pensioni, Governo avvisato mezzo salvato

Così Ci dice Roberto esausto delle continue promesse non mantenute, una conclusione amara che sa di presa di coscienza personale e di avvertimento al nuovo Governo: “Purtroppo abbiamo avuto la controprova che tutti i governi sono uguali e nessuno ha interesse a mandare in pensione gli unici meritevoli, quelli che ormai si sono fatto 41 anni 42 anni di lavoro, la scusa è sempre la stessa, è stata messa in discussione la quota 41 perché ora c è stato il disastro del ponte e c è da revisionare la rete autostradale, però il reddito di cittadinanza, quello si deve fare, dobbiamo dare un reddito a chi non ha versato niente, la flat tax? Quella si farà, ma solo per i redditi alti, dunque ogni scusa è buona per non fare la quota 41, una volta è il ponte, una volta è l’alluvione, un’ altra volta il terremoto, domani chissà …sarà una galleria che cade?

Ogni volta una scusa per non fare la quota 41 la si trova sempre, io dico che il nuovo governo deve fare molta attenzione se non rispettare le promesse perché quello che è successo al pd, potrebbe e sono sulla strada giusta, succedere anche a loro, attento governo!!!! Potremmo direttorare tutti i nostri voti al potere del popolo o qualche altro partito piccolo,fargli superare lo sbarramento del 5% e permettergli di fare l’ago della bolancia se non addirittura formare un nostro partito, dei lavoratoro precoci. Se io esamino quello che questo governo sta facendo per noi direi zero, anzi direi che loro intenzione è distruggere quel poco di buono ha fatto il governo Renzi,vedi ape social e 41 per categorie disagiate, ormai siamo stufi e non vogliamo aspettare fino sl 2020,perché ora,già adesso,ci sono persone che hanno 41 42 anni di lavoro”.

 

Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 44 commenti

  1. Alessandro

    Ragionate come ME:

    SALVINI ha promesso fin dal Governo MONTI…abolizione FORNERO…..

    ORA SPUNTA ANCHE 65 ANNI con 35 anni di contributi…….mi sembra di capire che NON CI SIAMO PROPRIO…ed io che ho già 41 anni di contributi….facendo così arriverei a 65 anni con 45 anni di CONTRIBUTI…..NO!!!!!…NO!!!!!…Quota 100 è quota 100 e basta….

    AVEVO DeCISO di VOTARE SALVINI alle prossime elezioni…..se farà una cosa del genere GLI VOTERO’ CONTRO…il voto ormai si dà così….NON PER IDEOLOGIA.

  2. ALESSANDRO

    A furia di leggere commenti, mi rendo conto di quanto ampio sia il malcontento di moltissimi lavoratori. Sono ormai anni che si combatte contro i mulini a vento (i vari governi), troppo presi dal loro essere mulini per guardare in basso, per rendersi conto dei problemi reali del popolo. Il precedente governo ha preso una solenne bastonata alla verifica delle urne, proprio per non aver voluto ascoltare e recepire i problemi delle persone ed in particolare quando, pur potendolo fare, non ha bloccato l’aspettativa di vita per il 2019. Quello attuale invece, ha proprio messo le mani nel vespaio della “intoccabile” fornero e ora non sa a quale santo votarsi. Eppure qualche consiglio utile è stato dato da più parti, ma saranno sufficientemente scaltri da accettare, per salvare la faccia, qui buoni consigli????

  3. ANTONIO

    Caro GIUSEPPE, assodato che hai sempre esercitato nel privato e che hai trovato dei lavativi nella tua società questo dimostra forse una casualità del problema fannulloni/assenteismo. Però converrai con me, al di la di dove lavora tua moglie, che sia una rarità di trovare persone ligie nel proprio lavoro. Per cui stando, a dati e per sentito da organi di stampa/tv che queste problematice si riscontrano nel pubblico.

  4. Umberto

    A mio parere, una giusta via di mezzo, sarebbe l’uscita anticipata con 41 anni di lavoro effettuati compreso il servizio militare, pari a n. 2132 settimane indipendentemente dall’età anagrafica raggiunta e con l’eliminazione definitiva della maturazione dell’aspettativa di vita; ciò per quanto riguarda l’uomo, per la donna certamente 40 anni di lavoro pari a n.2080 settimane.

    1. Giuseppe C.

      ANTONIO, quando i media riportano una notizia, la leggi proprio perché si tratta di un evento ECCEZIONALE e non della normalità! Altrimenti non sarebbe una notizia, ma una normalità! Quando leggi che Tizio ha vinto il Superenalotto, non significa che tutti gli italiani vincano il Superenalotto! Lo ho già detto, la mia impressione, posso sbagliare, è che si usino le eccezioni rare e fisiologiche di QUALCHE lavativo per poi colpire i diritti di TUTTI i i lavoratori, intimidirli, METTERLI L’UNO CONTRO L’ALTRO e far loro credere che il lavoro sia UN PRIVILEGIO E NON UN DRITTO. Facendo ciò si mettono i lavoratori l’uno contro l’altro A DISPUTARSI I POSTI DI LAVORO, COSA CHE PERMETTE DI ABBASSARE GLI STIPENDI, invece di “lavorare meno lavorare tutti”; e i “padroni” come si chiamavano una volta, possono dire:”GUARDA CHE FUORI C’E’ LA FILA DI DISOCCUPATI, attento che alla prima che mi fai, o al primo (dei pochi rimasti) diritto che provi a rivendicare, ti caccio via!Non hai letto il giornale? “DIVIDE ET IMPERA”!
      Sbaglierò ma io ho questa impressione; d’altronde mi sembra che già da qualche anno e da qualche Governo, a pagare e ad essere ritenuti responsabili di tutte le crisi e di tutti i mali del nostro Paese, SIANO SEMPRE I LAVORATORI E LE LORO MALEFATTE! RIVENDICAZIONE DELLA PENSIONE COMPRESA, COME ERA STATA CONTRATTATA E NON SUL LETTO DI MORTE!
      Ma possibile che non lo capiate! La mia impressione, scusatemi, è che, ormai, i lavoratori ragionino da schiavi invece che da PERSONE titolari di diritti!

  5. Stefano1

    Comunque anche non dovessero toccare la fornero e lasciare come prima resta sempre il fatto che ormai hanno gettato la maschera.. PER NOI C È UN RISCHIO IN FUTURO…
    e poi per quel che mi riguarda a chi ha cominciato a lavorare a 30 anni era consapevole che ovviamente arrivava tardi alla pensione…

    1. Antonio columbro

      Tutto sbagliato si tenta di agevolare persone con 36 anni di contributi a carico di chi a prescindere dalla età ha 41_42 e43.se proprio si vuole demolire la legge Fornero basta congelare l ultimo aumento che scatterà il primo gennaio insieme alla riduzione del rendimento sempre dal primo gennaio x tutti i lavoratori e poi a mente serena e con meno debito ttt sarà possibile.antonio Columbro campobasso

  6. massimo

    GIUSTO ANTONIO HAI CAPITO PERFETTAMENTE IL MIO RAGIONAMENTO. A ME NON PASSA MINIMAMENTE PER LA TESTA METTERE IL PUBBLICO CONTRO IL PRIVATO . IO PENSO DI AVER ESPRESSO DEI CONCETTI CHE RIGUARDANO LA SITUAZIONE IN GENERALE DEL SETTORE PUBBLICO. CONOSCO TANTI DIPENDENTI PUBBLICI PROFESSIONALI E SERI NEL LAVORO MA PURTROPPO HO ANCHE MOLTE ESPERIENZE DI SITUAZIONI A DIR POCO VOMITEVOLI. E POSSO GARANTIRTI CHE LE SECONDE SONO DI GRAN LUNGA MOLTO PIU’ NUMEROSE E RAMIFICATE

  7. ANTONIO

    Giusto Renato, il problema è chi mettere al loro posto, oramai non c’è più nessuno. A meno che proviamo la monarchia

  8. Renato

    RIAPRIAMO I MANICOMI , QUESTI 2 SE LI PRENDONO NON LI MOLLANO PIÙ. SE POI ESISTE IL PAESE DEI CREDULONI MANDIAMOCI “TUTTI QUELLI CHE LI HANNO VOTATI “. QUÌ C’È DA PIANGERE.

  9. Patrizia

    Onestamente non capisco , penso che ci vogliano prendere in giro, questo governo da quando si e’ insediato non ha fatto niente, solo danni.
    Io ho 65 anni compiuti a giugno, ho 39 anni di servizio, lavoro a 50 km dal posto dove abito, sono molto stanca, parto al mattino 7:00 e torno a casa alle 18:30, 18:30 , pensavo che per me come per altre persone ci potessere essere uno spiraglio per uscire prima dal mondo del lavoro ed invece sara’ sempre peggio, grazie .

  10. ANTONIO

    GIUSEPPE C. è inutile spostare il discorso principale del tuo commento iniziale, su pubblico e privato, poi scaricare la responsabilità di tutto questo ad altri. Tutte queste puntualizzazioni arrivate via commento in modo tempestive, sono niente meno contro tue le osservazioni. Nessuno scanna ( come dici tu ) l’altro, però bisogna essere sinceri e non di parte quando ci si addentra in questo discorso.
    Lo sanno tutti anche gli infanti come funziona il pubblico

  11. Franco Giuseppe

    Se le indiscrezioni sono vere, circa la notizia che non si farà nulla nemmeno la quota 100, sarà clamoroso ma fondamentalmente giusto. Perchè mai chi ha iniziato a 28 anni dovrebbe andare in pensione con 36 di contributi mentre chi ha iniziato a 16-17 e oggi ha 41 anni di contributi dovrebbe andare con la Fornero a 43,3 ? Un’altro articolo di ieri, su altro quotidiano, parlava che nel solo 2017 da controlli effettuati dalla finanza, il 60% delle ispezioni ha rilevato un nero di personale con tasse e contributi evasi per 20 miliardi di euro. Avete capito bene ? Questi lavoratori sono, pur di diversa generazione, quelli che hanno iniziato a lavorare a 28 anni, lavorando in nero, non pagando la loro quota di contributi e che con siffatta legge andranno in pensione prima di chi ha iniziato giovane, ha sempre pagato i contributi e non ha mai percepito nulla in nero e adesso dovrà mantenere chi invece, mentendo, crede di aver diritto perchè è più anziano solo d’età. Ma fino a 28 anni di cosa vi siete nutriti: Pane cicoria e aringhe? Non mi interessa il discorso che cii stanno mettendo uno contro l’altro. Qui si parla che io devo mantenere in pensione chi ha meno contributi versati. La salute non ha età, conta la fortuna di rimanere sani e a parità di mansione, chi ha lavorato di più è sicuramente più usurato mentalmente e fisicamente. Se per esempio due lavoratori lavoravano al tornio, perchè chi ha iniziato molto dopo e avanti negli anni deve andare molto prima di chi ha iniziato anni prima ma non ha 64 anni?

    1. Giuseppe C.

      Antonio, io non posso essere di parte, dato che io sono pensionato nel privato e mia moglie lavora nel pubblico. Quello che ho scritto è ciò che conosco! Non posso essere di parte perché io ho lavorato nel privato e conosco tanti che vi lavorano; mia moglie è insegnante nel pubblico, Lei e tanti suoi colleghi sono tutti estremamente professionali, oltre il dovuto! Per la mia esperienza ho trovato più “lavativi” nel privato, miei colleghi! Poi io parlo del settore scuola e nel Lazio; in altri settori pubblici, e in altre regioni, non so!

  12. Giuseppe C.

    Scusate, riposto perché nel cancellare una parola è partito il commento e si è postato prima che finissi di rileggere:
    E, vedete come funziona? Lavoratori del privato contro lavoratori del pubblico: “Divide et impera”.
    Ci mettono tutti contro tutti, in una guerra tra poveri, pensionati contro disoccupati, pensionati a retributivo contro pensionati a misto e contributivo, anziani contro giovani, “privilegiati” contro incapienti, cosiddetti pensionati d’oro contro pensionati sociali…
    Mentre ci tengono occupati a scannarci tra di noi in un odio sociale che a me sembra, posso sbagliare, indotto, e diffuso da alcuni media compiacenti… evitano che ci rendiamo conto di chi siano i veri artefici della distruzione del sistema pensionistico, della scuola pubblica, del Servizio Sanitario Pubblico, dello stato sociale e della mancanza di lavoro.
    Questa è l’impressione che io ricevo: “Divide et impera”!

  13. Giuseppe C.

    E, vedete come funziona? Lavoratori del privato contro lavoratori del pubblico: “Divide et impera”. Ci mettono tutti contro tutti, in una guerra tra poveri, pensionati contro disoccupati, pensionati a retributivo contro pensionati a misto e contributivo, anziani contro giovani, “privilegiati” contro incapienti, pensionati d’oro contro pensionati sociali…
    Mentre ci tengono occupati a scannarci tra di noi in un odio sociale che a me sembra, posso sbagliare, indotto e diffuso da alcuni media compiacenti… evitano che ci rendiamo conto di chi siano i veri artefici della distruzione del sistema pensionistico, della scuola pubblica, del ServizioSanitario Pubblico,ello stato sociale e dela mancanza di lavoro.

  14. massimo

    CARO GIUSEPPE C. NON SONO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO CON QUANTO DICI.
    IN UN CONCORSO PUBBLICO I VINCITORI SONO I PIU’ MERITEVOLI?
    NON CI SONO PIU’ LE RACCOMANDAZIONI?
    I DIPENDENTI PRIVATI SONO MENO REDDITIZI DI QUELLI PUBBLICI?
    LE CARATTERISTICHE DI UNA PERSONA CHE TU HAI CITATO, LE TROVI MAGGIORMENTE NEL MONDO DEL PUBBLICO O DEL PRIVATO?
    PER QUANTO RIGUARDA POI L’ESEMPIO DELL’ALBICOCCA MENO BUONA SONO D’ACCORDO MA HO L’IMPRESSIONE CHE NEL PUBBLICO C’E’ NE SIA PIU’ DI UNA

  15. Isabella

    Errata corrige, scusate: ministro Bongiorno……

    1. Giuseppe C.

      Caro Massimo, evidentemente abbiamo impressioni diverse della realtà e conoscenze diverse tra i dipendenti pubblici e privati. I miei amici che lavorano nel pubblico sono persone serie e professionali. D’altro canto, io, pensionato del settore privato, rammento che alcuni miei colleghi erano evidentemente “poco attaccati al lavoro”. Come avevo scritto dipende, ho l’impressione, anche da diverse zone d’Italia, probabilmente. Comunque sia chi conosco io, arrivato secondo in un concorso pubblico, solo perché il primo aveva vari titoli di tipo familiare e non di bravura esclusiva, è persona serissima e correttissima; così molti altri.

  16. Isabella

    Renato, permettimi un piccolo chiarimento aggiuntivo al tuo post, laddove, nell’ultimo capoverso, scrivi: ” spesso chi segnala i furbi, viene inspiegabilmente castigato “.
    Il termine più giusto sarebbe, anzi è: chi segnala i furbi, viene MOBBIZZATO!!!!!!! Perché, nel Pubblico, ci sono dirigenti di mera nomina politica quasi mai all’altezza dei loro compiti, circondati da una pletora di impiegati scansafatiche, ma ” lacche`.” INTOCCABILI!
    Poveraccio colui/lei che, conscio/a della sua preparazione e abnegazione, ha il coraggio di denunciare che ” il re è nudo “………
    Aspetto pazientemente che la Politica si decida ad approvare un’improrogabile legge sul tema per portare l’Italia in linea con il resto dei Paesi Europei che, da tempo, si sono dotati di chiare e severe leggi per contrastare il vergognoso e deleterio fenomeno MOBBING che distrugge la vita dei lavoratori migliori e più onesti, intaccandone pesantemente la vita e l’integrità psicofisica.
    MINISTRO BUONGIORNO, SE CI SEI, BATTI UN COLPO!!!!

  17. Renato

    Oggi la sparata di Conti!! Ma Conti CONTA?????? Sono mesi che sostengo che non CAMBIERÁ NIENTE e adesso hanno anche il pretesto .Visto quello che prospettavano è forse meglio così , basta che i fondi non vengano indirizzati per per la MAGASTRONZATA DEL REDDITO DI CITTADINANZA, perché con questi racconta palle ci si può aspettare di tutto.Per quanto riguarda gli assenteisti nel privato non esiste niente del genere, verrebbe subito messo alla porta, come in alcune realtà anche un lavativo viene spesso messo in condizione di andarsene . Questo nel pubblico non esiste, anzi spesso chi segnala i FURBI viene inspiegabilmente castigato.

    1. Giuseppe C.

      Isabella, forse qualcosa di vero in ciò che scrivi c’è: però tieni presente che i dipendenti non sono “nominati” ma fanno un concorso; se c’è un problema, non lo so, probabilmente potrebbe riguardare i “nomunati politicamente” senza concorso; chi sono? I Presidenti di un Ente? Quanti sono?

      1. Giuseppe C.

        Renato, Io lavoravo nel privato e ti assicuro che vi erano molti assenteisti cronici, che addirittura i sindacati perseguivano, inutilmente. Sono quasi arrivati alla pensione prima che qualcuno di loro, tre o quattro, solo i massimi e più famosi e leggendari esponenti che passavano più tempo a casa che al lavoro, fossero licenziati negli anno ’90 da un nuovo capo del personale che, peraltro, ricevette da ignoti molti danneggiamenti, per ciò che ho sentito dire. Si parla di persone assunte negli anni ’70 e, si dice, mai da me appurato, molto protette da personalità di riguardo. Se sia vero non so.

  18. Enzo

    Scusate anche se non ho studiato alla Bocconi Se danno la pensione a chi ha versato 36 anni di contributi con 64 anni di età
    è chiaro che a tutti quelli che hanno versato 5 anni in più di contributi e sono senza lavoro debbano dargli 50.000 € in dietro altrimenti i conti nostri non tornano . Mentre Quelli dell’ Inps così vanno benissimo .Solo in Italia si continua premiare chi versato meno in tutti i campi .

  19. ANTONIO

    Caro GIUSEPPE C. nel pubblico non sono tutti scanzafatiche, però quasi, probabilmente non hai la realtà della situazione. Sicuramente nel privato non hai mai lavorato. Certo che le persone sia nel pubblico e nel privato all’atto dell’assunzione sono uguali c’è lo sveglio e quello meno, ma indubbiamente nel privato dopo breve periodo quello meno diventa alla pari a quello sveglio. Nel pubblico con l’andazzo che tira diventa maggiormente menefreghista. Sul assenteismo qui caschi male perchè ancora l’altro ieri hanno scoperto 14 persone in provincia di Udine a fare i furbetti. Nel privato questi continui assenteismi non esistono. Non ne ho mai sentito parlare. Portami a conoscenza.

  20. Alberto Manzi

    Il governo salterà….le quote dei bookmaker inglesi sono già 12:1

    1. Giuseppe C.

      Antonio, Io lavoravo nel privato e ti assicuro che vi erano molti assenteisti cronici, che addirittura i sindacati perseguivano, inutilmente. Sono quasi arrivati alla pensione prima che qualcuno di loro, tre o quattro, solo i massimi e più famosi e leggendari esponenti che passavano più tempo a casa che al lavoro, fossero licenziati negli anno ’90 da un nuovo capo del personale che, peraltro, ricevette da ignoti molti danneggiamenti, per ciò che ho sentito dire. Si parla di persone assunte negli anni ’70 e, si dice, mai da me appurato, molto protette da personalità di riguardo. Se sia vero non so.
      Tieni presente che 14 persone o altre 30, 40, su migliaia, PERALTRO GIA’ COLPEVOLI SENZA PROCESSO? (siamo arrivati a questo? alla caccia alle streghe?), non fanno numero, sono praticamente UNA ECCEZIONE che, forse, SI VUOLE ENFATIZZARE PER POI COLPIRE TUTTA UNA CATEGORIA DI MIGLIAIA DI LAVORATORI SERI, ONESTI E PROFESSIONALI, SIA NEL PUBBLICO CHE NEL PRIVATO? “DIVIDE ET IMPERA”? QUESTA E’ LA MIA IMPRESSIONE, POSSO SBAGLIARE! Posso sbagliare ma questa è la mia impressione: ci stanno mettendo l’uno contro l’altro. Anche mille scansafatiche, sia nel pubblico che nel privato, sono una statistica normalmente fisiologica, ovunque… Come l’albicocca guasta nel chilo che acquisti: la perfezione non esiste, purtroppo.

  21. massimo

    SONO D’ACCORDO CON FRANCESCO VENTURA

  22. Giuseppe C.

    Ma che dire? Nel pubblico tutti scansafatiche? Io non credo: penso che quando vai al mercato e compri un chilo di albicocche, magari ne trovi una meno buona! Non si può pretendere che tutti gli assunti siano geni, stavo per scrivere sia nel pubblico che nel privato, ma mi correggo; probabilmente i meno redditizi è più facile trovarli nel privato, dato che nel pubblico c’è una selezione effettuata da un concorso per merito che premia i più capaci. E non venite a raccontarmi, nel 2018, la favoletta delle raccomandazioni! Ormai non esistono più!
    Che cavolo, mica le persone sono fatte con lo stampo, tutte precise, tutte uguali tutte perfette: un minimo di elasticità: c’è quello più veloce, quello più lento, ognuno ha le sue caratteristiche, per fortuna. Ciò che conta è la media: il datore di lavoro non può pretendere che i suoi dipendenti siano tutti uguali, come macchine.
    Altro conto è il volontario assenteismo; questo credo sia, comunque, ormai, un raro retaggio del passato e in determinati luoghi…
    E, poi, è il lavoro per l’uomo, non l’uomo per il lavoro!
    Ma, poi, anche la meritocrazia ha i suoi limiti: chi è lento,poco sveglio, poco meritevole, che deve fare? Morire di fame? Se non lo assumiamo contando sulla suddetta media, poi peserà come assistenza, beccandosi magari 780 ero prese tagliando pensioni!i

  23. ANTONIO

    ENZO con quello che naviga nella zucca del governo CAMPA CAVALLO CHE L’ERBA CRESCIE

  24. Enzo

    Chiedo scusa se ho due anni di contributi prima dei 18 anni di età e sono stato licenziato ho finito la mobilità a febbraio 2018 ho presentato domanda requisiti precoce a giugno e maturerò grazie ai contributi volontari 41anni e due mesi a dicembre 2018 ho diritto alla pensione precoce ?? Se sì quando devo presentare domanda di pensione?

  25. Mauro

    È chiaro che ogni commento è condizionato dalla propria situazione. Essendo anch’io molto vicino al tanto agognato momento di pensionarmi (precoce con 41 anni di contributi) voglio farvi avere il mio pensiero:

    Ok quota 100 al raggiungimento di uno solo dei seguenti requisiti, O 64/65 anni di età (con almeno 35/36 anni di contributi) o 41/42 di contributi senza limiti all’età. Almeno vengono rispettati anche quei cittadini che a 16 anni già indossavano una tuta da lavoro!!!!!!!!

    E, a chi non ne può proprio più, permettere un’uscita anticipata di almeno un anno, anche restituendo in 25/30 anni, con piccole rate senza interessi, l’assegno percepito.

  26. Francesco

    Enzo, statalizzando tutto creeremmo un debito enorme e faremmo in poco tempo la fine della Grecia. Non ha mai funzionato da nessuna parte, figurati da noi.

  27. Nadia

    Io metterei solo 2 paletti per tutti 42 anni di contributi senza vincolo di eta – oppure minimo 67 anni con una pensione proporzionale ai contributi versati vi sembra una soluzione troppo semplicistica? Anche perche penso che non ci saranno molti che potranno raggiungere 42 anni di contributi. Vorrei un’opinione se possibile grazie
    Inviato

  28. Enzo

    Statalizzare il tutto non è un problema il problema è poi controllare chi lavora e chi bolla solo il cartellino oppure ok prima deve esistere una legge che licenzi in tronco i furbetti del cartellino e li mandi a casa senza TFR .

  29. salvatore

    Classe 1952 novembre sapete
    Andrò in pensione con 36 anni
    Di contributi e 1000 euro di
    Pensione nel dicembre 2019
    O provato a andare in pensione
    Con ape volontaria ma tutti
    Inps e patronati vari non
    Te lo fanno dicono che ti devi
    Arrangiare da solo.
    Sono molto arrabbiato col
    Sistema in un altra vita
    Farò il bandito .
    Tanti anni fa qualcuno cantava
    Una canzone non ti regghe più
    Di Rino Gaetano ascoltatela
    E ancora attuale come 40 anni
    Fa non è cambiato nulla.
    Che Italia di merda lascio
    Al mio caro nipote

  30. Pantalwo

    Bravi!!!
    Parole chiare..
    Fin troppo!!!
    Ma sembrano concetti difficili da reperire da chi ci governa..
    Troppo semplice capire che sono i contributi e non l età a pesare su chi mandare prima in pensione!!!
    36 anziche 42-43 anni..???
    (E sempre unaguerra tra’noi’ sia ben chiaro..)
    Bene,farete la fine di renzi e c.
    Tornerete al 6%….
    State Sereni!!!!

  31. sergio

    Ho 42 anni di contributi pertanto se la legge slitta nel 2020 il governo per me non ha fatto niente perchè vado in pensione con la legge Fornero. Una fregatura

  32. Giuseppe C.

    Assumere nel pubblico a tempo indeterminato e buono stipendio, ovvero la normalità, operai, ingegneri, architetti e geometri per rimettere in sesto il nostro dissestato Paese: sistemare strade, pulire alvei dei fiumi, ristrutturare antisismicamente le case, pulire le strade, rivedere in meglio la raccolta dell’immondizia, rendere l’Italia come un Paese scandinavo o giapponese: neanche una foglia fuori posto. Queste assunzioni, oltre a dare un giusto reddito e sicurezza a molti giovani, renderebbero più sicuro il nostro Paese che, evidentemente, tanto non sembra esserlo e, i versamenti contributivi di tali assunti rafforzerebbero l’INPS e, naturalmente, i versamenti continui e per stipendi di buon livello, darebbero future pensioni decenti. Troppo bello per essere vero, questa normalità come in altri Paesi?
    Non ce lo chiede l’Euro?

  33. francesco ventura

    se quello che sento o leggo risulta verita’ e’ un presa in giro colossale spero di no
    il governo ha promesso quota 41 e deve rispettare il suo mandato .
    sarebbe ora di cominciare a parlarne e fare sul serio .
    sono d’accordo sulla linea dura di Salvini sul tema emigrati e spero che Di Maio faccia la stessa cosa per le pensioni
    la mia fascia di eta’ cioe’ quelli nati tra il 1958 /1961 ed hanno iniziato a 18 anni a lavorare vogliono andare in pensione ed e’ tutta meritata
    se non fosse cosi deve saltare il governo

    1. annamaria

      Condivido il pensiero di francesco ventura. 41 anni ed anzianità prima dei 18 anni. Rispettate la nostra stanchezza ed il nostro disagio…lo dico a te…Di Maio…che mi puoi esser figlio…

    2. annamaria

      Ma invece dello stalking sulle pensioni che ha detto qualcuno in questi post sarebbe da denunciare chi diffonde fake news, abbiamo tutti capito che ci stanno prendendo in giro
      …allora una proposta a salvini e di maio…fate vedere che siete persone serie…eliminate i 5 mesi aspettativa di vita…poi vi sedete respirate per bene e cominciate a far funzionare il cervello…non fate nulla…nè quota 100 nè modulabile…non combinate macelli…se volete riprendere i voti solo una cosa dovete fare subito eliminate i 5 mesi aspettativa di vita che è stata una vigliaccata aumentare di botto 5 mesi e prorogate l.opzione donna di cui nessuno parla più….forza…ce la potete fare a pensare…e non vaneggiare…

  34. marino

    …visto che le autostrade private ai normali cittadini hanno solo creato disgrazie e disagi, statalizzarle subito e gli utili, (al posto di finire in tasca a ricchi azionisti) impegnarli a sostegno della riforma delle pensioni!

Lascia un commento