Al momento stai visualizzando Nuova Manovra Pensioni 2024: arriva quota 104, addio quota 103 e Opzione donna

Nuova Manovra Pensioni 2024: arriva quota 104, addio quota 103 e Opzione donna

Nel 2024, le regole per le pensioni anticipate subiranno una modifica significativa, con il passaggio dalla Quota 103 alla Quota 104. Per poter accedere all’uscita anticipata dal lavoro, dal prossimo anno sarà necessario compiere un anno in più rispetto al requisito del 2023. Di conseguenza, il requisito d’età per presentare domanda di pensione anticipata non sarà più di 62 anni come nell’anno precedente, ma richiederà almeno 63 anni. Questa decisione è stata presa dal governo Meloni come parte della legge di Bilancio, approvata ieri sera16 ottobre. Vediamo tutte le novità sulle pensioni

Riforma Pensioni 2024, ultime novità da Giorgetti: in manovra arriva quota 104

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato durante una conferenza stampa che “per la Quota 103 abbiamo aumentato il requisito d’età, mantenendo fisso il requisito di 41 anni di contributi per accedere alla pensione.” Giorgetti ha inoltre aggiunto: “Ci sono modifiche al requisito, ma non alle finestre temporali.” In altre parole, secondo Giorgetti, non si tratta di una “Quota 104 a tempo pieno“, ma piuttosto di un sistema con incentivi per chi decide di rimanere al lavoro più a lungo e penalizzazioni per coloro che scelgono di andare in pensione in anticipo. Le limitate risorse disponibili per la manovra hanno portato il governo Meloni non solo a rinunciare all’abolizione della controversa legge Fornero, ma anche ad aumentare i requisiti per il pensionamento anticipato prima dei 67 anni di età.

Fin dall’insediamento del governo Meloni, la proroga di Quota 103 sembrava l’opzione più probabile, nonostante le dichiarazioni della Lega riguardo a Quota 41 e la promessa di abrogare la legge Fornero. La ragione di questa scelta risiede nella sua relativa economicità visto che questa misura interessa un gruppo di potenziali beneficiari relativamente limitato. Per poter accedere a Quota 103, infatti, è richiesto un minimo di 41 anni di contributi, un requisito non da sottovalutare, e che principalmente i lavoratori dipendenti con carriere stabili e continue nel tempo possono raggiungere. Pertanto, sarà ancora possibile usufruire di Quota 103, ma saranno applicati disincentivi che influenzeranno l’ammontare dell’assegno pensionistico.

Chi invece deciderà di aspettare e ritirarsi con Quota 104 otterrà un premio. Questo bonus, noto come “Bonus Maroni,” sarà concesso a tutti coloro che decideranno di proseguire il lavoro fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Questo ritardo di un anno prima di poter accedere alla prepensione, senza subire penalizzazioni, risulta essere meno oneroso per le finanze dello Stato, ma rappresenta uno schiaffo alla tanto sbandierata staffetta generazionale.

Pensioni 2024 in manovra addio a Opzione donna, arriva il Fondo per la flessibilità

L’anno scorso l’Ape sociale era stata confermata nelle stesse modalità previste nel 2022. Tuttavia, in conferenza stampa, il primo ministro Meloni ha annunciato una riforma significativa. “Ape sociale e Opzione donna vengono superate e accorpate in un unico fondo per la flessibilità in uscita che consente di andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi per (i maschi) caregiver, disoccupati, impegnati in lavori gravosi e disabili, mentre per le donne è di 35 anni”

Secondo le stime dell’Osservatorio Previdenza di Cgil e della Fondazione Di Vittorio, nel corso del 2023, solamente 25.000 lavoratori avranno fatto uso dei canali per il pensionamento anticipato, ovvero Quota 103, Opzione Donna e Ape sociale a dimostrazione di come si sia fatto molto poco in tema di uscite anticipate.

Infine arriva una vittoria per Forza Italia, visto che dopo l’aumento a 600 euro dello scorso anno per le pensioni minime, la manovra 2024 proroga la misura con un nuovo mini-aumento a partire dai 65 anni di età. Gli importi inferiori o uguali al minimo Inps saliranno dunque a 618 euro dal prossimo primo gennaio. Cosa ne pensate voi di queste misure e della nuova quota 104? Scrivetecelo nei commenti!

Stefano Rodinò

Classe 1981, ho studiato scienze politiche ad indirizzo Comunicazione Pubblica. Scopri di più

Questo articolo ha 173 commenti

  1. Luciana

    Sciopero generale e giù in piazza tutti! Non si può fare morire i lavoratori di fame e lavoro

  2. Matteo

    Spero torni il partito dell’amore.

  3. Et-torrone

    Dal 6 al 9 giugno 2024 ci saranno le elezioni europee. Prendete nota! Ovviamente, per non andare a votare e disertare il voto. Dal mio profondo di cuore, io non andrò più a votare. Ormai è chiaro che, il disegno politico dei potenti e delle grandi lobby dei ricconi è quello di non pagare più le pensioni. Dovrai lavorare fino a quando ti arriva un coccolone e ti ritrovi dentro una bara.

  4. Guidobis

    Era facile tenere la Fornero dando possibilità di uscite anticipate con decurtazioni indolori per tutti.

  5. Marco B

    esempio pratico: Tizio, è un lavoratore che versa i contributi per 43 anni e un mese (legge Fornero), arrivando in pensione all’età di 63 anni,.
    Se Dio è clemente con Tizio, lo fa campare bene e senza acciacchi, fino all’età di 83 anni. Concludendo, Tizio ha versato per 43 anni i contributi, però ne ha solo usufruito per 20 anni. gli altri 23 anni versati (soldi di Tizio) se li è presi lo Stato. Io la definirei una sorta di “appropriazione indebita”, volgarmente detta “furto”.

    1. GiuseppeNep

      I tuoi conti sono errati.
      I contributi annui versati sono pari al 33% del salario lordo.
      Nel sistema contributivo significa che percepire una pensione per 20 anni (in media) equivale a prendersi circa il 66 % di quanto versato per 43 anni.

      Ma con questo non voglio difendere il governo che ha fatto una porcata.

      1. Ermenegildo da Lodi

        Vero, quanto è vero che se quei soldi fossero stati versati ad una fondo pensione probabilmente ti garantirebbero una pensione più elevata, per più anni e con una data certa di uscita che decidi tu (condizioni che conosci già dalla stipula del contratto e che non variano nel tempo). Molti di noi hanno iniziato a lavorare con la convinzione che dopo 35 anni sarebbero andati in pensione, col passare del tempo gli anni sono sempre aumentati ed ora sono 43 e 1 mese e non è finita… Inoltre vengono continuamente modificati gli indici di calcolo per cui la pensione viene continuamente ridotta.
        Devo aggiungere altro?

  6. Peppe

    Lasciateci stare la legge Forneroooooo!!!!!!

  7. Franco

    La truffa di Quota 41 era già evidente l’anno scorso con l’introduzione di Quota 103 (Imposizione dei 62 anni e “furto dell’assegno” per chi supera i 1850 euro netti al mese) Ora hanno fatto peggio, ovvero Quota 104 (41+63), poi faranno Quota 105 (41+64), poi Quota 106 (41+65), a seguire Quota 107 (41+66) ed infine Quota 108 (41+67). Evviva! Tombola! Promessa “Quota 41” mantenuta!

  8. Faust

    Di questo passo i requisiti fornero diventeranno più favorevoli delle varie quote e dunque il governo si sentirà legittimato ad abrogarla in men che non si dica.

    1. Fabry

      bravo…. vedi infatti stanno già da quest’anno stavano prospettando l’aumento delle finestre….. che quest’anno non hanno messo in campo….quest’altra fregatura la stanno tenendo in caldo per quando anche noi sfigati del 1962 nel 2025 raggiungeremo i requisiti della Fornero….. tranquilli

      1. Matteo

        L’ aumento delle finestre purtroppo non è ancora scongiurato. Il diavolo infatti si nasconde tra i dettagli di una legge finanziaria ancora tutta da scoprire. Prevedo tempi duri

      2. GIANNI FURLANI

        No, la fregatura è aver modificato la sospensione della aspettativa di vita fino al 31 dicembre 2024…

  9. WilliamW

    IL gioco delle quote e dei paletti e del perchè.
    facciamo due conti e supponiamo di non tenere conto dei contributi ma solo dell’età anagrafica .
    – quota 100 valida 2019-2020-2021 requisito 62 anni – valida per classe 1957.1958,1959 con anticipo su fornero 5 anni
    – quota 102 valida 2022 requisito 64 anni – valida fino alla classe 1957 con anticipo su fornero 3 anni
    – quota 103 valida 2023 requisito 62 – valida fino alla classe 1961 con anticipo su fornero 5 anni
    – quota 104 valida 2024 requisito 63- valida fino alla classe 1961 con anticipo su fornero 4 anni
    Se nel 2025 si introducesse una quota 105 con paletto 64 anni si chiuderebbe di nuovo l’accesso alla classe 1962 e l’anticipo sulla fornero tornerebbe come con quota 102 a 3 anni .
    Conclusione : ogni apertura che viene fatta verso i lavoratori per il pensionamento vedi quota 100 la pagano quelli che vengono dopo . la classe politica Italiana è in grado di governare fino alla prossima legge di bilancio cioè ha una visione massima di un anno, ma questo perchè lo stato è come una famiglia che deve arrivare in qualche modo allo stipendio e controllare le spese perchè è piena di debiti e continua a farsi prestare soldi ( titoli di stato ) e accumulare debiti (debito pubblico) . Quando la situazione sfugge di mano cioè il debito è fuori controllo e lo spread va alle stelle allora ecco che i politici vanno a casa e arriva il governo tecnico con le lacrime e il sangue , ma tanto sono tecnici e non polici e quindi possono . Questa è la grande paura non detta di Meloni Giorgetti , il falparo e soci se perdono il controllo sulle spese vanno a casa . come è successo al berlusca con lo spread a 500. E il posto più facile dove tagliare col silenzio assenso di tutti quanti è sul sistema previdenziale .

    1. GIANNI FURLANI

      credo proprio abbia ragione… Giorgetti, l’unico che ne sa veramente li in mezzo, lo aveva cominciato a dire mesi fa… sacrifici, non potremo accontentare tutti,etc,etc

  10. Carlo

    Avevo letto da qualche parte che fino al 2026 erano necessari 67 anni di eta’per la pensione di vecchiaia.per poi aumentarla dal 2027 di qualche mese.Ecco se esiste ancora un po ‘di onestà spero che fino al 2026 nessuni vi metta mano

    1. Mariano

      Se tutti tacciono, qualsiasi farabutto al posto di comando si sentirà autorizzato a perpetrare le peggiori carognate, dunque anche i 67 anni per la vecchiaia non sono per nulla certi e acquisiti. Occorre non solo avere consapevolezza di ciò, ma che qualcosa succeda ai piani alti, noi dal basso non possiamo fare nulla, purtroppo, ma non sia mai che a qualcuno un giorno non parta l’embolo.

    2. PAOLO Prof

      si carlo, mi ricordo di averlo detto; dovrebbe essere così; metterci la mano sul fuoco? ahhhhhh; sono capaci di tutto e di più; speriamo in bene; saluti a te e ai gestori del sito

    3. GIANNI FURLANI

      mi spiace ma hanno gia limitato la sospensione alla speranza di vita al 31 12 2024

  11. Max

    + 10% aumento spese militari… i soldi ovviamente ci sono… chissa’ da dove li prenderanno ?

  12. parassita

    In un quadro tenebroso nel quale si conferma che il sistema previdenziale è una cassa dalla quale prelevare senza pudore e dignità, un solo dato positivo: anche nel biennio 2025/26 l’età per la pensione di vecchiaia è confermata a 67 anni (in realtà doveva diminuire di 1 mese che sommato ai 3 del biennio 2023/24 avrebbero comportato una diminuizione complessiva di 4 mesi ma con questo Governo essere derubati di poco è già un successo).

  13. Giovanni

    Anche oggi numeri al lotto , ma niente di concreto .

    1. sciacallo

      Guardi che già l’estrazione c’è stata e la tombola l’ha fatta il MEF!

    2. Franco Calabrese

      Maledetti loro e soprattutto i SINDACATI

      1. Mariano

        Non se ne salva uno! Enormi bastardi, criminali patentati!

  14. carlo

    carlo cl1960
    Mi spaice che la Sig.ra Erika non abbia pubblicato il mio commento di ieri l’altro.
    Scomodo anche per la direzione?
    carlo cl1960

    1. PAOLO Prof

      Caro Carlo, può capitare che alcuni commenti siano in moderazione per più tempo; in genere poi alla fine, salvo offese particolari, escono ma magari non quando vorremmo noi; cosa vuoi farci? saluti a te e ai gestori del sito

    2. Stefano Rodinò

      il suo commento è stato approvato, purtroppo non sempre la moderazione automatica funziona e quindi ci può volere del tempo prima che manualmente vengano approvati da noi

  15. DIO C'E'

    MINISTERO DELL’ECONOMIA
    E DELLE FINANZE
    DECRETO 18 luglio 2023 .
    Adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento
    agli incrementi della speranza di vita.
    IL RAGIONIERE GENERALE
    DELLO STATO
    DI CONCERTO CON
    IL DIRETTORE GENERALE
    DELLE POLITICHE PREVIDENZIALI E ASSICURATIVE
    Visto l’art. 22 -ter , comma 2, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla
    legge 3 agosto 2009, n. 102, concernente l’adeguamento
    dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita;
    Visto l’art. 12, comma 12 -bis , del decreto-legge 30 luglio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, concernente l’adeguamento dei
    requisiti di accesso al sistema pensionistico da effettuarsi
    con decreto direttoriale del Ministero dell’economia e
    delle finanze di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, da emanare almeno dodici mesi prima
    della data di decorrenza di ogni aggiornamento;
    Visto l’art. 12, comma 12 -quater , del citato decretolegge 30 luglio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che prevede che con
    il medesimo decreto direttoriale siano adeguati i requisiti vigenti nei regimi pensionistici armonizzati secondo
    quanto previsto dall’ art. 2, commi 22 e 23, della legge
    8 agosto 1995, n. 335, nonché negli altri regimi e alle gestioni pensionistiche per cui siano previsti requisiti diversi da quelli vigenti nell’assicurazione generale obbligatoria, ivi compresi i lavoratori di cui all’ art. 78, comma 23,
    della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e il personale di
    cui al decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195, e di cui
    alla legge 27 dicembre 1941, n. 1570, nonché i rispettivi
    dirigenti;
    Visto l’art. 24, comma 13, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, che prevede che gli adeguamenti dei requisiti, previsti con cadenza triennale fino al
    1° gennaio 2019, siano effettuati con cadenza biennale a
    partire dall’adeguamento successivo a quello decorrente
    dalla predetta data;
    Visto l’art. 12, comma 12 -ter , del citato decreto-legge
    30 luglio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla
    legge 30 luglio 2010, n. 122, come modificato dall’art. 18,
    comma 4, lettera b) , del decreto-legge 6 luglio 2011,
    n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, che prevede che, a decorrere dall’anno 2011, l’ISTAT renda annualmente disponibile entro il
    31 dicembre, il dato relativo alla variazione nel triennio
    precedente della speranza di vita all’età corrispondente a
    65 anni in riferimento alla media della popolazione residente in Italia;
    Visto l’art. 12, comma 12 -ter , lettera a) del citato decreto-legge 30 luglio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che prevede
    che in caso di frazione di mese, l’aggiornamento viene
    effettuato con arrotondamento al decimale più prossimo,
    e il risultato in mesi si determina moltiplicando la parte
    decimale dell’incremento della speranza di vita per dodici, con arrotondamento all’unità;
    Visto l’art. 1, comma 146, della legge 27 dicembre
    2017, n. 205, che ha aggiornato, con riferimento agli
    adeguamenti biennali, il criterio di computo della variazione della speranza di vita ai fini dell’adeguamento dei
    requisiti di accesso al pensionamento, integrando il citato
    art. 24, comma 13 del decreto-legge n. 201 del 2011 e
    prevedendo che:
    a) la variazione della speranza di vita relativa al
    biennio di riferimento sia computata, ai fini dell’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento, in misura pari alla differenza tra la media dei valori registrati nei
    singoli anni del biennio medesimo e la media dei valori
    registrati nei singoli anni del biennio precedente;
    b) in via transitoria con riferimento all’adeguamento
    decorrente dal 1° gennaio 2021, la variazione della speranza di vita relativa al biennio 2017-2018 sia computata, ai fini dell’adeguamento dei requisiti di accesso al
    pensionamento, in misura pari alla differenza tra la media
    dei valori registrati negli anni 2017 e 2018 e il valore registrato nell’anno 2016;
    c) gli adeguamenti biennali non possono in ogni
    caso superare i tre mesi, salvo recupero in sede di adeguamento o di adeguamenti successivi nel caso di incremento della speranza di vita superiore a tre mesi; gli stessi
    adeguamenti non sono effettuati nel caso di diminuzione
    della speranza di vita relativa al biennio di riferimento,
    salvo recupero in sede di adeguamento o di adeguamenti
    successivi;
    Visto il decreto direttoriale del Ragioniere generale
    dello Stato, di concerto con il direttore generale delle
    Politiche previdenziali e assicurative del Ministero del
    lavoro e delle politiche sociali del 6 dicembre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
    – Serie generale n. 289 del 13 dicembre 2011, relativo
    all’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal
    1° gennaio 2013;
    — 43 —
    17-10-2023 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale – n. 243
    Visto il decreto direttoriale del Ragioniere generale
    dello Stato, di concerto con il direttore generale delle Politiche previdenziali e assicurative del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 16 dicembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
    – Serie generale n. 301 del 30 dicembre 2014, relativo
    all’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal
    1° gennaio 2016;
    Visto il decreto direttoriale del Ragioniere generale
    dello Stato, di concerto con il direttore generale delle
    Politiche previdenziali e assicurative del Ministero del
    lavoro e delle politiche sociali del 5 dicembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
    – Serie generale n. 289 del 12 dicembre 2017, relativo
    all’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal
    1° gennaio 2019;
    Visto il decreto direttoriale del Ragioniere generale
    dello Stato, di concerto con il direttore generale delle
    Politiche previdenziali e assicurative del Ministero del
    lavoro e delle politiche sociali del 5 novembre 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
    – Serie generale n. 267 del 14 novembre 2019, relativo
    all’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal
    1° gennaio 2021;
    Visto il decreto direttoriale del Ragioniere generale
    dello Stato, di concerto con il direttore generale delle Politiche previdenziali e assicurative del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 27 ottobre 2021, pubblicato
    nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie
    generale n. 268 del 10 novembre 2021, relativo all’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli
    incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2023;
    Vista la nota del presidente dell’Istituto nazionale di
    statistica (ISTAT) n 1684104/23 del 7 giugno 2023, con
    cui si comunica che:
    a) la variazione della speranza di vita all’età di 65
    anni e relativa alla media della popolazione residente in
    Italia ai fini dell’adeguamento dei requisiti di accesso al
    pensionamento con decorrenza 1° gennaio 2025 corrispondente alla differenza tra la media dei valori registrati
    negli anni 2021 e 2022 e la media dei valori registrati
    negli anni 2019 e 2020 è pari a -0,10 decimi di anno, considerando per l’anno 2022 il dato provvisorio disponibile
    relativo alla speranza di vita a 65 anni; la predetta variazione, trasformata in dodicesimi di anno, equivale ad una
    variazione di -0,11 che, a sua volta arrotondata in mesi,
    corrisponde ad una variazione negativa pari a un mese;
    b) i valori definitivi della speranza di vita a 65 anni
    per la popolazione residente in Italia per gli anni 2019,
    2020 e 2021 sono risultati, rispettivamente, pari a 21,01,
    19,98 e 20,39 (valori in anni e centesimi di anno);
    Visto l’art. 12, comma 12 -ter , lettera b) del citato decreto-legge 30 luglio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che prevede
    che i valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui alla Tabella B allegata alla legge 23 agosto
    2004, n. 243, e successive modificazioni, siano incrementati in misura pari al valore dell’aggiornamento rapportato ad anno dei requisiti di età, con arrotondamento, in
    caso di frazione di unità, al primo decimale;
    Decreta:
    1. A decorrere dal 1° gennaio 2025, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici di cui all’art. 12, commi 12 -bis e 12 -quater , fermo restando quanto previsto
    dall’ultimo periodo del predetto comma 12 -quater , del
    decreto-legge 30 luglio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni, non sono ulteriormente
    incrementati.
    Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
    Roma, 18 luglio 2023
    Il Ragioniere
    generale dello Stato
    MAZZOTTA
    Il direttore generale delle
    politiche previdenziali
    e assicurative
    MARANO

    1. Rino

      Non ho capito niente. Veniamo al dunque. Noi poveri disgraziati ci perdiamo in mezzo a tutti questi articoli.

      1. PAOLO Prof

        Rino, non calano a 66 anni, ma visto che la speranza di vita è la stessa non crescono; sono stati buoni, solo 67 anni; che gli pigli…………………………..; saluti a te e ai gestori del sito

        1. Rino

          Grazie Prof. Mi viene da piangere .

    2. Guidobis

      Ci può spiegare il succo per gli ignoranti?

  16. Delfina

    Le minime non devono esistere. Pensioni si pagano in base ai contributi versati. Altrimenti cosa paghiamo a fare? A chi ha bisogno di dia assistenza.

    1. Mariano

      Concordo

  17. Giuseppe

    Ennesima delusione altro che Q.103 senza paletti peggioriamo ancora q.104 poi 105, 106 ecc. …. è assurdo quanto ti avvicini all’obiettivo viene puntualmente spostato mi pento amaramente di aver votato questi governanti (Meloni, Salvini, Giorgetti ecc.) hanno dimostrato di essere peggio della sinistra sono tutti uguali dediti solamente a farsi i Ca..i loro es. ripristino dei vitalizi e pensioni d’oro, i lavoratori devono fare i sacrifici Tasse, Troika, lacrime e sangue. Povera patria schiacciata dagli abusi del potere per dirla alla Battiato.

  18. Maurizio

    Stamattina parlano di quota 104 ma con la possibilità di uscire prima con penalizzazione..boh vedremo..sicuramente riusciranno a farci girare le eliche

    1. Fabry

      dalle parole di Giorgetti : “non sarà una 104 PIENA….ci saranno delle penalizzazionioni per chi esce prima (secondo me intende della FORNERO) e degli incentivi per chi rimane al lavoro come bonus Maroni” (secondo me per quelli che pur raggiungendo 104 rimangono al lavoro)
      Quindi altro paletto in piu’ confronto alla quota 103…
      E questo equivale a dire che dovete andare con la Fornero tranne chi potrà permettersi la penalizzazione.
      ……spero di sbagliarmi
      un saluto a tutti

    2. Don

      Infatti non è chiaro cosa significhi quota 104 in formato ibrido con penalizzazioni!
      Non tocchino la Fornero e le relativa finestre.

  19. Alessandro

    Solo il diavolo riuscirebbe a fare peggio pur di dannare i lavoratori prossimi alla pensione e cambiare in peggio le loro aspettative ripetutamente al termine di ogni anno!
    L’unica consolazione in questo ingiusto mondo è nel credere che esista un inferno.

    1. Sergio

      Ormai si è capito che la frittata è fatta con quota 104 e con ape social e opzione donna che confluiscono nel fondo flessibilità in uscita….non ci resta che capire in che consiste sto fondo ……a tal punto se gli ottimi Rodino ‘ e Venditti ci fanno la cortesia di attingere notizie in merito, ne siamo grati- una cosa è chiara a tutti….. questi killer sociali ne hanno fatto una più del diavolo, mandando a puttane tutte le promesse ed i proclami del 2022 ed ora si mettono di traverso coi lavoratori, dimostrando tutta la loro bassezza morale e la spietatezza nei confronti di gente che ha dato e che merita rispetto- mai più al voto e basta con questi sindacati che certamente faranno passare anche la madre di tutte le vergogne sociali…. Quota 104 e tutto il resto delle ultime ore.

      1. Paolo Ceccherelli

        Ma perché “mai più al voto”?
        È di un qualunquismo sconcertante! Le norme qualcuno dovrà pur farle…o mi volete far capire che siete pronti per la rivoluzione?
        Ma quando mai…molti di questi post sono di un egoismo individualista disarmante…ognuno che fa i calcoli per sé.
        Lo ripeto non ho votato né questi né quelli prima…ma c’erano pure altre liste con programmi diversi su lavoro, previdenza , sanità, moneta, economia , guerre , NATO…
        Oltre a vivere su questo sito, peraltro ottimo, facciamo uno sforzo di documentazione….le cose si legano.
        Il prossimo anno ci sono altre elezioni..
        Paolo (63 anni, 43,2 di contributi pensionato con quota 106) ma con ancora voglia di lottare con voi.
        ..

        1. Wal

          ALTRI dici … io di altri ne conosco solo due: il partito di Rizzo o quello di Paragone. Il resto è e rimane una scelta tra il centrodestra o il centrosinista. Per quanto riguarda le prossime elezioni del 2024, se ti riferisci alle europee, mi pare chiaro che gli elettori di fatto non eleggono nessuno perché questa Europa è l’esempio più lampante di cosa sia un governo tecnico.

    2. Mariano

      Posti già prenotati per lor signori

  20. carlo

    alla fine si e’ curiosi di capire se il fondo di flessibilita in uscita a 63 e 36 di contributi diventa una quota 99 con pensione contributiva.
    E se pensione (per 13 mensilita. reversibilità, rivalutazione) e non assegno sociale potrebbe essere gia un ENORME passo avanti rispetto ad oggi considerando che per i contributivi (post 1996) e’ possibile andare in pensione a 64 e 20 anni ci contributi ora ne chiedono 36 anni per un solo anno di anticipo a 63. Dispiace sicuramente ulteriore peggioramento di 3 anni per le donne viste anche tutte le promesse e la finta solidarietà.

  21. Patty

    Cosa dire ???? Siano maledetti tutti quelli che scippano la dignità ai lavoratori.Si erano tanto riempiti la bocca di promesse ma sono riusciti a fare peggio degli altri, con neanche troppo impegno…Speriamo in una giustizia divina, solo quella c’è rimasta!!!!

  22. Precoce e Usurante

    Comunque la promessa di Salvini su quota 41 l’ha mantenuta…..quota 41 c’è !!! cambia solo il numero degli anni per raggiungerla …. quando scrivevo pre/post elezioni SPERATE GENTE …SPERATE …. qualche illustre esperto mi prese per il bavero ….purtroppo ora da che si sperava in una quota 41 pura senza se e senza ma ci ritroviamo a fare i conti al rialzo.
    Sono profondamente amareggiato….

  23. Guidobis

    NON VOTARE SIGNIFICA FAVORIRE CHI HA LA MAGGIORANZA RELATIVA. SVEGLIATEVI!

    1. Mariano

      Invece votare per i propri carnefici significa essere affetti dalla Sindrome di Stoccolma! Sono davvero tutti uguali, per questo la democrazia è una truffa, non c’è alcuna possibilità di cambiare, chiunque vada a governare non farà mai gli interessi del popolo, ma solo quelli dei potentati economici che l’hanno proposto: noi non contiamo nulla!

  24. Veronica

    Io non ho più parole, mi escono solo quelle che cantava Battiato in Povera Patria… ormai quello è il mio personale inno nazionale.

  25. Libero

    NON CI RIMANE CHE MALEDIRLI!

  26. giorgio

    Purtroppo ancora non abbiamo visto niente e non ce ne rendiamo conto ma forse è anche meglio.

  27. Peppe

    Ovviamente ci si accanisce sempre sui lavoratori (per loro SCHIAVI). E Questo perché a detta loro? Perché non ci sono soldi. Capiamoci una volta per tutte , i soldi ci sono eccome, oltre 100 miliardi di evasione annua che lor signori non hanno la minima intenzione di recuperare ( qualcuno mi sa dire di un trafiletto nella manovra circa questo aspetto?). una unica soluzione:ELIMINAZIONE IMMEDIATA DELLA RITENUTA ALLA FONTE DAI REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE. TUTTI PAGHIAMO A GIUGNO E SE NON LI ABBIAMO CI MANDASSERO LE CARTELLE E POI CE LE ROTTAMASSERO (SI CHIAMA UGUAGLIANZA).

  28. Matteo

    Per favore, risparmiateci Cazzola..

  29. Domesessantuno

    penso che diminuiranno di molto anche gli iscritti ai sindacati, visti i risultati delle loro trattative sulla riforma previdenziale

  30. Rino

    Carissimi non avevo nessun dubbio che ci avrebbero bastonati. Io e mia moglie ci eravamo già preparati con una strategia fatta da certificati medici alternati. Cosa volete a 64 anni non ho altre speranze ed è l’unico modo per aiutare mio figlio e la moglie incinta. Auguri a tutti. Credetemi dateci dentro con i certificati medici. Non vi spezzate la schiena con il lavoro.

  31. Giovanni E

    Invece, Bisogna andare a votare …..tutti …..tranne la ciociara, il felpa e compagnia bella.

    1. Cincischio

      Perché (a parte dichiarazioni di facciata) sono tutti felici se a votare vanno i soliti 4 gatti. È molto più comodo e facile fare gli interessi di 4 gatti (e farsi rieleggere) che quelli della maggioranza degli Italiani…

      1. Wal

        Ma quale maggioranza degli italiani … non penserà mica che la maggioranza sia quella che commenta sul sito il problema pensioni. Il problema pensioni lo si capisce solo quando ti avvicini alla presunta meta ma poi ti accorgi che ti stai risvegliando da un sogno.

    2. Anna

      Sono riuscita ad acchiappare per la coda l’anticipata Fornero a fine ottobre di quest’anno (solo per il riscatto di due anni della vecchia scuola per infermieri professionali). Ho 59 anni, e mi sembra di aver vinto la lotteria. In una Nazione “normale” dovrebbe essere un sudato diritto, non una fortuita congiunzione astrale. È doloroso assistere a questa decadenza dello stato sociale.

      1. PAOLO Prof

        Cara Anna, sono felice per te; spero che non ti sia costato troppo riscattare i 2 anni di scuola professionale per infermiere; un saluto a te e ai gestori del sito

        1. Anna

          Ho fatto domanda di riscatto appena dopo essere stata assunta (lontanissimi anni ’80). Riscattati 2 anni con 2 milioni di lire, comode rate detratte dallo stipendio in 4 anni. Forse i soldi meglio spesi della mia vita. Un saluto a te e ai gestori del sito.

          1. PAOLO Prof

            fondamentale averlo fatto allora; 20 anni dopo e ti costavano moltissimo di più; saluti a te e ai gestori del sito e buona pensione

      2. Wal

        Sono contento con Lei che sia riuscita ad “acchiappare” la anticipata Fornero; il che ci conferma che solo con il lavoro si può traguardare una meta, almeno quella attualmente vigente. Per il resto sono ormai quasi 30 anni che, non la Nazione, ma l’Europa, la sua politica, ha appaltato i lavori all’economia e questa li ha sub appaltati al mercato e alla finanza e questi sono i risultati.

  32. MICHELE

    La parola corretta è VERGOGNA. I soldi per lo stretto di Messina li Salvini li ha trovati, per le pensioni NO!! Salvini ti abbiamo votato e ci hai FREGATO.
    Io sono disoccupato, non mi prende più nessuno alla mia età e ho 4 anni di contributi. SINDACATI COSA FATE???? MUOVETEVI O SIETE DALLA LORO PARTE???? SONO FURIOSO. MICHELE

  33. Otto

    Tratto dal Vostro articolo riguardante la intervista a DURIGON fatta da La Repubblica:
    “Confermiamo Quota 103 per un altro anno, dice a La Repubblica, una misura tutt’altro che flop: a settembre 25 mila domande, di cui 15 mila accolte. Poi faremo Quota 41. ed infine arriverà la nostra flessibilità sostenibile’.

    C’è altro da aggiungere. SENZA VERGOGNA

    1. seba

      un raccontaballe seriale…..e qualcuno lo vota pure

    2. Mariano

      Per Durigon e i suoi complici, dunque ,chiediamo il massimo della pena. Ho terminato, Vostro Onore!

    3. Domesessantuno

      Che vergogna, davvero !
      oltretutto in campagna elettorale non hanno mai detto che l’orizzonte temporale per quota 41 SECCA si prendevano i 5 anni di legislatura per arrivarci (ma sappiamo tutti che non si farà neanche in 5 ann)

  34. Paolob

    Carissimi Salvini e Durigon avete tradito alle spalle i vostri elettori…….senza se e senza ma (come piace dire al nostro Matteuccio).
    Se avete un minimo di dignita’ dimettetevi.
    Firmato un vostro (ex) elettore pugnalato alle spalle.

    1. Wal

      E il sindacato dove lo mettiamo!!!
      E una volta dimessi cosa le resta!!!

  35. Marco

    E alla fine arriva 104.Sempre con i 41.Aspettiamo i 67(Fornero) sperando che non cambi qualcosa nel frattempo.Fac59

  36. Claudio Tavazzani

    Vi invito a ripensare che costoro non sono li per caso . Qualcuno li ha votati e quindi è inutile lamentarsi, bisognava votare di testa e non di pancia come hanno fatto la maggior parte degli italiani.

  37. PAOLO Prof

    qualcuno pensava che mantenessero quota 103 con i 41 anni? hanno fatto la stessa cosa anche a noi del 1960; arrivati a 62 anni hanno alzato l’età a 64 anni; ; hanno dato l’opportunità agli stessi; naturalmente incentivi se rimani a lavorare oltre il limite minimo; il titolo è: non ci resta che piangere; poveri noi; saluti ai gestori del sito

    1. Don

      Vero, danno l’opportunità sempre agli stessi anni in questo caso dal 61 in giù che già potevano con quota 103 se avessero avuto 41 anni di contributi.
      Adesso c’è da sperare che non tocchino la Fornero, e con le finestre allungate che non ho capito se le fanno o no a questo punto, sarebbero riusciti a peggiorare pure quella!

    2. Tonino da Padova

      Ciao Prof. Hanno bastonato anche quelli del 1961 e 1962 – sempre con le solite carognate. Ti fan credere di essere arrivato, di poter uscire e poi zag. allungano l’accoppiata di un anno, prima toccando l’eta anagrafica, poi quella contributiva a seconda delle persone che potrebbero uscire, giusto per limitarne il numero.
      Si dimostrano dei veri PAGLIACCI BUGIARDI.

      1. Mariano

        Troppo tenero nel tuo giudizio. Altro che pagliacci, sono dei criminali sociopatici, veri killer seriali. Da condanna capitale, se fosse prevista dal nostro ordinamento!

      2. Franco

        VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!

  38. Elviro

    La ministra Calderone, come il suo predecessore nel governo precedente, non si è mai sentita. Ha però brillato per inoperosità e silezio. Mi chiedo se per diventare ministro del lavoro e delle politiche sociali bisogna avere queste qualità poichè negli ultimi due governi i ministri si sono distinti proprio per questo.?

  39. Alcide

    Altra bella Carognata.Questo governo sa fare solo questo, oltre ad aumentarsi lo stipendio.
    Ma dove siamo finiti?

    1. Mariano

      Nella cacca fino al collo, loro finiranno all’Inferno!

  40. Ivano

    Portare da 30 a 36 anni di contributi ll’Ape Sociale per i disoccupati è inaccettabile!
    Significa istigare al suicidio gli/le over 60 disoccupati!!

    1. Stefania

      infatti!! Ma potrebbe essere modificata?

    2. Mariano

      Sono degli infami senz’anima, del resto se conservassero anche solo un minimo di sensibilità umana non si comporterebbero così. Ma pagheranno, ciò che fai di male ti si ritorce contro, soffriranno e spero molto!

    3. Cincischio

      Potrebbe anche essere una sintesi infelice. Mettersi a specificare “30 i disoccupati, 32 i ceramisti, 36 i gravosi” rovina il ritmo della conferenza stampa, ammesso che la oratrice fosse ben preparata su un argomento ostico e prolisso.

  41. Stefania

    Che si puo fare per ripristinare i 30 anni almeno per i disoccupati? Avete qualche idea? In fondo questa e’ una bozza……diventa legge solo dopo il passaggio parlamentare, da gennaio partira’ il nuovo assegno di inclusione. Riservato solo a ultrasessantenni per lo piu. Quindi chi non rientra nella ape 2024 puo richiederlo e tra questo bonus bollette e carte acquisti non era meglio farli andare in pensione questi ultrasessantenni? Che ci guadagna lo stato?

  42. Alexx

    La ministra Calderone, che in questa partita previdenziale non ha mai fatto sentire la sua voce ed ha brillato per silenzio inoperoso, pensa che quota 104 sia per gli alieni o per “figure” in carne e ossa?…Forse tace per pudore o perchè non vuol dire che condivide l’equazione perfetta di questo governo (cioè l’equazione di Giorgetti) che si esprime con questa infelice eguaglianza: data quiescenza = data esequie…del lavoratore. Inqualificabili.

    1. Mariano

      La calderone nella stufa!

  43. Matteo

    Mai più al voto..

  44. Matteo

    Ok, non voterò mai più..

  45. Raffaele

    Il bello arriverà nel 2026, altro che 67 anni per uno straccio di pensione vedrete

    1. Mariano

      Ci devono solo provare….

  46. Luciana

    Ma io ho iniziato a lavorare a 14 anni stagionale un gran mazzo con il notturno di tutto di più x cooperative in subappalto che versavano pochi contributi sono disfatta vivo con mia sorella invalida senza reddito praticamente e ci stanno togliendo tutte le possibilità x andare finalmente in pensione e purtroppo il sindacato l’unica cosa che dice devi arrivare a 68 anni almeno x la pensione e noi sempre in silenzio continuando a pagare tutto e più ! Io sinceramente l’unica cosa che desidero è morire ! Sono stanca e depressa

  47. Guidobis

    Ci mancava che il Governo esponesse i colori di Israele. Arridateci Andreotti! Adesso arriveranno folle di terroristi, altro che pensioni!

    1. Mariano

      I terroristi sono loro!

  48. Ivana

    UNA PRESA PER IL CULO. DEVONO ANDARE A CASA TUTTI. BOICOTTIAMO LE ELEZIONI ANCHE QUELLE PROVINCIALI. FACCIAMOGLI VEDERE CHE NON LI SOSTENIAMO CON IL VOTO!!!

  49. Marco Bagnara

    Pensate solo che molti sono contenti…di questo governo..cosa dobbiamo ancora
    aspettarci; noto che per i lav oratori precoci non abbiano preparato le forche..

    1. anna

      Se fossi in pensione sarei contenta pure io, mi terrei la pensione calcolata col retributivo e … pure aumentata… il problema è arrivarci.

      1. Mariano

        Infatti!

  50. Marco B

    quota 104… 105…106… ed infine quota bara.
    Un sentito grazie ai sindacati, troppo impegnati a manifestare contro gli UFO

  51. Roberto F

    Complimenti
    In due anni sono riuscit a far sparire opzione donna nel silenzio di tutti, senza opposizione, sindacati etc
    Tutto cio dala prima donna presidente del consiglio

  52. Ale

    Complimenti. Poi ci sará quota 105 e poi 106 . Un grande impegno per prenderci in giro ancora una volta.

    1. Il re dei pagliacci

      A essere incaz….. é dir poco pensavo di andare nel 2024 con 62 e 42 di lavoro e invece una bella incula….. A questo punto Dio salvi la Fornero e non tocchino l’ anticipata.
      Però i loro stipendi e benefit li hanno anche detassati.

  53. Fabio

    Giogetti decretava ieri in TV quota 104,Salvini a fianco zitto zitto (lui x 41 anni senza obbligo di età), hanno promesso che per 2024 restava tutto fermo.io mentalmente ero pronto a lasciare entro Dicembre 2024 il lavoro.Ora mi trovo psicologicamente a terra….credevo abbastanza in questo governo ma ora devo ricredermi.non andrò più a votare,sono tutti dei bugiardi,cara Meloni non sei ciò che dici …dall’immigrazione alla sanità e pensioni. Praticamente una riforma Fornero mimetizzata. Meglio lavorare in nero se ci sarà modo.

  54. stefano

    Delusione, amerezza, incompetenza,sadismo,pressapochismo, incapacità tutti aggetti da attribuire a Governo e sindacati.

  55. AMBRA

    NON CONDIVIDO …. le donne sono sempre svantaggiate …. BASTONE FRA LE RUOTE ….. che senso ha confermare i requisiti caregiver, disoccupati, impegnati in lavori gravosi e disabili???? Viene istituito un unico fondo per la flessibilità in uscita che consente di andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi per (i maschi) caregiver, disoccupati, impegnati in lavori gravosi e disabili, mentre per le donne è di 35 anni” PLATEA MOLTO RISTRETTA!!!!!!

  56. AMBRA

    Non ho parole …. le donne sono sempre svantaggiate …. BASTONE FRA LE RUOTE ….. che senso ha confermare i requisiti caregiver, disoccupati, impegnati in lavori gravosi e disabili???? Viene istituito un unico fondo per la flessibilità in uscita che consente di andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi per (i maschi) caregiver, disoccupati, impegnati in lavori gravosi e disabili, mentre per le donne è di 35 anni” PLATEA MOLTO RISTRETTA!!!!!!

  57. Barbara

    Non sembra molto chiaro come descritto. Quota 103 non ci sarà nel 2024. Potranno accedere chi ha cristallizzato il diritto nel 2023.

  58. Mariano

    Ovviamente tre righe di commento e scatta il moderatore

    1. Sergio

      Tanto c’è poco da commentare…… dico solo che siamo nelle fauci di iene assatanate che ci sbranano senza pietà- ma come disse il grande Papà Woitila ……. un giorno verrà il giudizio divino…….

    2. sergio

      Ormai c’è poco da commentare, dico solo che siamo nelle fauci di iene assatanate che ci sbranano senza pietà- ma come disse Papà Woitila….. un giorno verrà il giudizio divino…. E saranno dolori per questi demoni !!!!!!

  59. PATRIZIA

    Dei gran Buffoni: non trovano i soldi per la riforma pensionistica, ma per quelli sullo Stretto di Messina, non ci sono problemi !!!
    Compio 62 anni ad aprile e sono 45 anni che lavoro, ma alla luce di queste nuove “STR….TE”, non posso accedere a nessuna forma di quiescenza.
    GRAZIE DI ESISTERE………ANCHE NO !

  60. GiuseppeNep

    Ahime, non voglio infierire su coloro che, come dei “gonzi”, hanno creduto alle lusinghe della Lega sul pensionamento con 41 anni di contributi senza paletti ma, spero che riflettano e abbiano la memoria lunga il giorno in cui dovranno andare a votare.
    La mia magra consolazione è, almeno, non averli votati!
    Forza e coraggio a tutti

  61. Alexx

    Non oso pensare all’amarezza (per usare un eufemismo) di coloro che nel 2024 avrebbero maturato il requisito dei 62 anni per uscire con quota 103 e, beffardamente, all’ultimo si son visti allungare la permanenza al lavoro…una vigliaccata indecente!!…non trovo parole “civili” per esprimere tutto il mio disaccordo su quota 104!!

    1. Fabry

      Io purtroppo per me sono uno di questi…. nel 2024 avrei raggiunto e superato la quota 103 avendo raggiunto i 62 anni a luglio e 42 anni e 4 mesi a dicembre 2024…….. sicuramente qualcuno di voi obietterà il fatto che nel 2025, dopo solo nove mesi avro’ raggiunto poi i requisiti della Fornero.
      Ma vi giuro che ormai dubito fortemente che lascino inalterati i requisiti della Fornero anche nel 2025. Tireranno le somme inventeranno la quota a minor costo, senza minimamente pensare alle ulteriori disparità di trattamento tra cittadini. Possono inventarsi di tutto: a partire da una riforma strutturale ancor più penalizzante della Fornero, all’aumentare le finestre in uscita…… tanto come vediamo lo stesso Governo professa una religione e ne predica un’altra. Almeno la Fornero aveva fatto finta di piangere.
      Un saluto

      1. Otto

        Prenderanno ogni palla al balzo (agenzie di rating, debito pubblico, guerre, carestie, virus ecc…) per ergersi a salvatori della patria, inchiodando al lavoro gli ultrasessantenni e, come già altri hanno fatto, tenendo sul divano le nuove forze lavoro dei giovani.

      2. Francesco

        Tranquillo, la Fornero non verrà toccata. Il problema vero salterà fuori nel 2026 quando ripartirà l’adeguamento alla speranza di vita.

        1. Fabry

          …magari fosse così. Quello che è fermo fino al 2026 sarà l’adeguamento dei requisiti della Fornero alle aspettative di vita.
          In qualsiasi momento i “governanti” possono apportare modifiche strutturali al sistema previdenziale e penalizzare ancor di più il sistema stesso……. purtroppo……

          1. Francesco

            Vero, ma i requisiti della riforma Fornero senza lo stop fino al 2026 sono già molto pesanti per conto loro, e tra l’altro molto graditi all’Europa. Nessuno stato membro ha un sistema pensionistico così rigido. Te lo dimostra il fatto che nessun governo dal 2011 ad ora (tranne l’intermezzo giallo-verde) ha osato metterci mano.

      3. Don

        Sono nella stessa tua situazione anch’io raggiungerò 42 anni e 4 mesi alla fine del 2024, compiendo 62 anni a inizio Maggio.

      4. GIANNI FURLANI

        sono nella Tua stessa situazione

      5. seba

        i politici sono assetati del dolore altrui:sembra che la loro vita dipenda dalla sofferenze del popolo.Siate stramaledetti per 10 generazioni ,figli ,nipoti ,pronipoti ecc….e che la morte vi accompagni attraverso sofferenze atroci.

        1. Mariano

          Non avrei saputo dirlo meglio. Grazie! Mi associo

        2. Bruno

          Seba,quello che dici è la mia preghiera da 10 anni mattina e sera.

    2. Don

      Proprio così nel 2024 avrò 42 anni di contributi ma 62 anni di età.

    3. Ivana

      dovremmo unirci tutti e manifestare. andare giù a roma ed aspettarli fuori dal parlamento questo dovremmo fare invece di stare qui a piangerci addosso

    4. Marco

      L’ennesima vigliaccata…da non dimenticare
      41 per tutti senza requisiti di età.

  62. Antonello

    L’impressione (ed è questo l’unico termine che si può utilizzare in questo istante) è che la fase reale di scrittura del provvedimento denominato quota 104 sia tuttora da compiersi, e che ancora in questo momento – aldilà dell’effetto enunciativo, perlopiù volto a segnare “la traccia” – i reali contenuti debbano totalmente emergere. In sostanza, pare esser stato nuovamente creato un classico contenitore, nel quale – anche alla luce delle reazioni che l’enunciazione del titolo (tuttavia in sé eloquente) susciterà (nel Paese, ma ahinoi anche fuori di esso…) – si deciderà (ma solo successivamente, cioè all’ultimo momento) quali esatti contenuti depositarvi. È un po’ come quando al mare si decide di provare a fare il bagno, si immerge prima un piede e si aspetta per capire la reazione. Poi, e solo poi, si decide se e quanto immergersi. L’unica cosa – consentitemi – ilare è il frenetico generale alambiccarsi per capire cosa volesse esattamente dire il ministro dell’economia con quelle esatte parole, con quell’esatto tono, con quella esatta espressione del volto. In realtà, se si farà un bagno completo, o ci si limiterà ad arrivare all’ombelico, in questo momento non lo sa neppure lui. Pertanto, quest’incessante lavoro di esegesi (generalmente presente su tutte le testate) di ogni virgola pronunciata dal ministro Giorgetti (la qual cosa peraltro trovo personalmente assai divertente, per vari motivi quasi tutti irriguardosi che non posso qui riferire) riterrei sia per ciò stesso attività vana. Come vano fu – in quel caso viceversa con risultato temporaneamente rassicurante – un anno esatto or sono udire le parole dell’onorevole Meloni su opzione donna, ovverossia sulla ovvia proroga della misura. Che invece, alla resa dei conti, venne immediatamente dopo, nel testo, letteralmente scardinata. Infine, ultimissima notazione (sebbene ora prematura, per quanto detto sopra) va fatta in merito alla possibile ottica premiante di chi dovesse restare al lavoro nonostante la maturazione del requisito. In sostanza – se si è ben capito – l’ipotesi sarebbe quella di riconoscere al lavoratore (lasciandolo in busta paga) quel circa 9% di contribuzione obbligatoria a suo carico (è la parte visibile nel cedolino di stipendio). Ma che bravi, siccome il sistema è anemico facciamo un bel salasso … sottraendo risorse all’ente di previdenza sarà sempre più difficile fare una riforma qualsivoglia in senso più favorevole alla generalità dei lavoratori! Ma forse è questo che vogliono, cioè osservare quanto risulti profondo il buco nel terreno quando oltre a non mettere il paracadute ti metti anche delle pietre in tasca

  63. Seba

    Con i disincentivi a quota 103 che saranno altissimi,nessuno se ne andrà in pensione perché non potrà vivere con un assegno decurtato del30/40%….aspetterà quota 104 se ricade nei requisiti per il 2024,quota 105 se ricade nei requisiti del 2025,quota 106 se ricade nei requisiti del 2026 è così via fino alla morte corporea oppure al raggiungimento dei 67 anni.

    1. parassita

      Convinto che saranno ancora “solo” 67?

      1. Mariano

        Già, se non ci “svegliamo” alzano anche i 67, e perpetrare il più colossale furto della Storia!

      2. seba

        No,ormai non sono piu’ convinto neanche di quello……..

    2. Fabry

      … i disincentivi, oltretutto penso saranno per chi raggiunge quota 104 e vorrà andare via…. quindi sarà costretto a rimanere anche chi raggiungerà la 104…

      103 SPARISCE… parola di Giorgetti in conferenza stampa …. NON SARA’ UNA 104 PIENA…

    3. Mariano

      67 che poi diventeranno 68,69,70 fino a che non moriremo tutti, se glielo lasciamo fare, ovviamente. Occorre alzare le chiappe e muoversi!

  64. Luciana

    Sono dei pazzi e noi ancora di più a farci prendere così in giro dallo stato ! Io morirò sicuramente prima di andare in pensione è questo che lo stato vuole x noi italiani ? ? ?

  65. Marco

    Sono degli incapaci e senza nessuna logica pensionistica.Fac59

    1. Max

      Capacissimi, menti raffinate…. fossero incapaci i loro mega introiti non avrebbero luogo, ma guarda caso….

      1. Mariano

        Grandissimi fottuti bastardi !

  66. carlo

    Nel programma della meloni , vincitrice delle elezioni, al capitolo pensioni:
    Flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso facilitato alla pensione, favorendo al contempo il ricambio generazionale. Stop all’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Rinnovo della misura “Opzione donna”.
    I programmi dei partiti che hanno vinto come coalizione erano diversi. (cosi dirà Salvini il bluff)
    Meloni ha indicato che per la flessibilità (promessa) ha creato un fondo … che pero ci vogliono 36 anni di contributi … cosa significa?
    Auspichiamo che sia una pensione (anche contributiva) e non un assegno sociale…. a 63 anni e 36 di contributi e tasse da lavoro!
    Che poi abbia tradito le donne , non abbia tolto l’automatismo e scritto…. quindi… tutti uguali appena conquistano la poltrona.. che li sistema per la vita. Dovrebbero veramente introdurre il reato per falsita politica che e un altro modo di rubare….

  67. roberto bozzo

    Ma quindi il prossimo anno quota 105???

    1. Seba

      Poi quota 106,107,108 fino alla morte….

    2. Bruno

      no : quota 104

    3. Sergio

      Ricomincia il gioco dell’oca, mentre ti avvicini al traguardo ecco che gl infami ti ricacciano indietro…..altro giro altra corsa signori, ambo secco 63-41 e fornero che rimane ancora lì ….. e meno male- piuttosto non si capisce cos’è questo fondo flessibile, magari il buon Rodino ‘ ci potrà ragguagliare in merito, ma secondo me è un’altra porcata fra le tante di questi maldestri maghi del crimine sociale- ora aspettiamoci le solite chiacchiere dei sindacati Cgil e Uil, che non portano a niente, mentre la Cisl sarà pure soddisfatta e Ugl spara pure i botti – ma vi rendete conto in che paese viviamo….. qua ci vuole solo la rivoluzione coi forconi per sbatterli fuori dai piedi.

  68. Otto

    Mi allineo al commento di altro utente:
    vi sono tanti ma tanti lavoratori 60enni, 61enni, 62enni con già i 41 anni di contributi che si trovano in disoccupazione e con Naspi terminata.
    Questa di quota 104 è veramente una CAROGNATA: purtroppo non c’è altro da dire…

  69. Max

    Dopo questi ultimi 3 anni hanno avuto conferma che noi possono spingersi “oltre” e anche di piu’….

    1. Seba

      Si sono già spinti con i loro vitalizi….stramaledetti per 10 generazioni

    2. Marina

      È proprio così, il popolo italiano subisce tutto in silenzio, mai una vera rivolta. Ci stanno mettendo sotto i piedi e sempre zitti, se anche portassero l’età di uscita a 70 anni non faremmo un bel niente. D’altronde ci ricordiamo i pianti della Fornero, non certo le ribellioni degli Italiani, che non ci furono neanche allora. Pecore buone per il macello.

      1. Wal

        Cosa si è fatto nel 95 col passaggio da retributivo a contributivo? Niente! e io me lo ricordo benissimo. Comprese le frottole raccontate nelle assemblee sindacali.

        1. Don

          me lo ricordo anch’io ed aggiungo fine 2011 con riforma Fornero un misero sciopero di.4 ore e dall’oggi al domani requisiti alzati in modo disumano…

      2. Peppe

        Vedi cara Marina, il problema non è che stiamo zitti, ma questi gran signori, politicamente orfani di Berlusconi, hanno occupato tutto, la RAI in primis (tra l’altro, mantenuta con il nostro canone!) tutte le Tivù private di proprietà, berlusconiane (quindi, come natura crea!) dove sono sguinzagliati, direttori e giornalisti (si fa per dire) i quali più che altro, sembrano dei veri e propri portavoce del governo, di Salvini e della Meloni i quali finiranno per decidere pure su chi deve vincere il prossimo festival di Sanremo o su chi deve essere la prossima Miss Italia. Ora dimmi tu se questo è governare!!! per me NO, è solo INDECENZA!!!

  70. Peppe

    ALLELUIAAAA!!!!

  71. Peppe

    ALLEGRIA!!!! hanno aumentato le pensioni minime a 618 euro (avevano detto che li portavano a 1000 euro, mah!! pazienza!), relativamente alle pensioni, stanno variando la quota da 103 a 104 aumentando l’età da 62 a 63, in compenso però, hanno lasciato gli anni di contribuzione a 41 (avevano promesso quota 41 per tutti, senza vincolo di età, ed abrogazione della legge Fornero!!) pare abbiano accorpato APe Social e Opzione Donna, dando il colpo di grazia alle donne, in compenso , però, gli evasori fiscali sono stati aiutati, la riforma della giustizia per sistemare alcune cosucce la stanno facendo, la Fla Tax per poter aiutare i redditi alti è già pronta, la Giudice Apostolico di Catania, colpevole di avere applicato una legge (fatta con i piedi da costoro) la stanno vergognosamente controllando e messa alla gogna (peggio dei regimi totalitari) che cosa VOLETE DI PIU DALLA VITA????
    DOVETE SOLO ASPETTARE LE ELEZIONI EUROPEE PER RIVOTARLI!!!!!! (io non li ho votati prima è non li voterò in futuro!)
    Saluti e grazie ai gestori del sito.

    1. Livius

      Si certo li rivotiamo di sicuro….
      Si col c…….o!!!

    2. Wal

      Signor Peppe … di cosa lamentarsi allora visto che più o meno stanno seguendo il solco tracciato dall’UNIONE EUROPEA … Vale a dire eliminare il concetto stesso di pensionamenti anticipati.

  72. LUCA

    ai nati del 62 ci hanno preso in giro fino all’ultimo giorno…SALVINI E
    DURIGON sono due palloni gonfiati che parlano a vanvera!!!!

  73. Salvatore

    Dicono fanno ma chi ci va di mezzo siamo noi lavora schiavo lavora sempre schiavo tanto no fai il politico vai in pensione mai perché per te i fondi non ci saranno mai, mentre io politico non faccio lo schiavo mi prendo quello che voglio ei prendo il vitalizio alla faccia tua schiavo puoi morire di fame che per te non ci sarà mai niente e tutto mio politici di merda, a dimenticavo 0 65 anni e per lavorare non mi vuole nessuno perché sono grande e piccolo per andare in pensione.

  74. Giovanni E

    I sessantenni disoccupati sono lasciati al loro destino……tornatevene nella fogna da cui siete usciti !!!!

  75. Marina

    Che cosa possiamo dire? Grande sconforto, non avere più la forza di andare avanti ed essere ostaggi dello Stato. Mi sento prigioniera di un lavoro al quale, a quasi 64 anni, non riesco più a dare niente. E i soldi li buttiamo per le guerre, senza che nemmeno siano state autorizzate dal popolo sovrano. Una bella forma di democrazia!

    1. Riccardo Brandoni

      Chi vita Salvini, dopo 41 anni è sacrosanto,, diceva e prometteva

  76. Rino

    Certificati medici a tutta manetta . E vai. Non c’è alternativa.

    1. sergio

      Si avanti coi certificati … questo si meritano sti porci , sperando che l’opposizione tiri l’asso dalla manica per farli cadere e rimandarli nel vuoto cosmico da dove sono venuti

  77. Umberto

    Mi chiedo dove siano i sindacati, chi ci tutela? cosa sta succedendo? questa è ancora democrazia? Hanno disatteso tutto ciò che hanno detto in campagna elettorale, non fanno emergere certezze e poi al momento delle approvazioni calano il colpo con tecniche fasciste…attendo le prossime elezioni e mi metto il cuore in pace che più nulla cambierà anzi mi aspetto una modifica in peggio della Fornero a breve. Resistenza passiva.

  78. luca

    temo che i prossimi ad essere penalizzati saranno colore che col 2025 raggiungono i requisiti Fornero prima dei 63 anni

    1. Ely

      Si luca, questo e proprio il mio caso, rincorro e non ci arrivo mai.
      Prima opzione donna che con un taglio di più del 30% ho lasciato andare, addesso salta quota 103 per il 2024 e poi nel 2025 mi salterà anche la fornero dopo quasi 42 anni di lavoro

  79. Claudio

    Dicono Dicono Dicono…………….ma quello che fanno è solo peggiorare le cose……….
    promesse elettorali, come sempre.
    Salvini, Durigon, dove è finita la così detta quota 41 per tutti?
    Forse qualcuno ha parlato di Lavoratori Precoci? senza se e senza ma, quota 41 per tutti.

  80. Giovanni E

    Maledetti porci.

    1. Franco Calabrese

      Maledetti per sempre dal mio punto di vista

  81. Fabry

    Chi invece deciderà di aspettare e ritirarsi con Quota 104 otterrà un premio.
    correggere… Chi invece deciderà di aspettare e NON ritirarsi con Quota 104 otterrà un premio.

  82. Marco

    Non ho parole, davvero non riesco a capire il meccanismo. Se a 63 anni puoi andare in pensione con 41 anni di contributi non capisco perché con 63 e meno contributi non sia possibile! L’INPS nella seconda ipotesi avrebbe meno esborsi. Poi se stanno facendo tutti i condoni possibili e immaginabili, riscatto degli anni di studio, del militare ecc perché non permettono di versare i contributi volontari per colmare eventuali buchi contributivi ?

  83. Beppoo

    Una VERGOGNA.
    L’ennesima presa per il culo.
    Hanno peggiorato il peggiore.
    Di sicuro non mi dimenticherò.

Lascia un commento