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Pensioni 2023, Intervista a Proietti (Uil): uscita con doppio canale – 62 anni o Quota 41

Grande attesa per il prossimo incontro tra Governo e sindacati che si terrà giovedì 19 gennaio, si affronteranno i temi previdenziali e sicuramente le parti sociali, sollecitate anche dal malumore dei lavoratori, affronteranno i limiti della Quota 103, quota 41 +62 anni, e della proroga dell’opzione donna, che poco ha conservato della misura originaria. A tal riguardo Orietta Armiliato ha annunciato che nella stessa giornata si terrà un presidio delle lavoratrici che richiederanno all’unanimità il ripristino per un anno almeno dei requisiti originari della misura.

Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di ospitare il segretario confederale della CGIL, Christian Ferrari, e il segretario confederale della CISL, Ignazio Ganga. Al riguardo, per comprendere quale sarà la posizione della Uil abbiamo intervistato il sempre disponibile segretario confederale Domenico Proietti.

L’intervista a Domenico Proietti (UIL): flessibilità in uscita con doppio canale

Pensionipertutti: Domenico Proietti, a suo avviso, da dove deve partire il prossimo tavolo di confronto tra parti sociali e sindacato che si terrà il 19 gennaio?

Domenico Proietti (Uil): “Una vera e piena flessibilità di uscita dal mondo del lavoro. Questa è una delle priorità che deve affrontare il Governo sul tema previdenziale e questo è uno dei punti cardine della nostra piattaforma sindacale. Sulle pensioni si parla da troppo tempo, mentre i fatti rimangono ancora poco concreti e molto distanti dalle necessità delle lavoratrici e dei lavoratori italiani. Da qui deve partire il confronto tra parti sociali e sindacato del prossimo 19 gennaio“.

Pensionipertutti: Come Uil su quali misure punterete, allora, al fine di andare incontro alle necessità espresse dalle lavoratrici e dai lavoratori italiani?

Domenico Proietti (Uil):Chiediamo una flessibilità diffusa che preveda l’accesso con il doppio canale, intorno ai 62 anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica e che parallelamente riconosca le differenti situazioni soggettive e oggettive dei lavoratori che svolgono mansioni gravose, usuranti o che assistono familiari con disabilità“.

Pensioni 2023, Proietti: ultime su donne, giovani e Ape sociale

Pensionipertutti: Sappiamo che da sempre avete un’attenzione particolare verso giovani e donne, sensibilizzerete il Governo anche su questi punti o vi sono altre prioritò nell’immediato?

Domenico Proietti (Uil):Senza dubbio saranno tematiche forti che non potranno essere trascurate, È necessario in verità dare risposte concrete ai giovani e meno giovani che sono totalmente nel sistema contributivo, per questi lavoratori e queste lavoratrici ricordiamo che non è prevista nessuna integrazione al minimo ed inoltre l’accesso alla pensione è subordinato a paletti reddituali. Una discriminazione che penalizzerà proprio chi più avrà bisogno, lavoratori precari e chi ha lunghe carriere ma part-time. È, quindi, doveroso prevedere un meccanismo a tutela del loro futuro pensionistico e superare già da subito i paletti che di fatto precludono una vera flessibilità nel contributivo. Così come è fondamentale prevedere strumenti che sostengano realmente le lavoratrici senza alcuna penalizzazione e che valorizzino pienamente il lavoro di cura da loro svolto“.

Pensionipertutti: Ape sociale invece é stata prorogata per un anno, di questa misura siete soddisfatti o potrebbe essere migliorata al fine di ampliarne la platea?

Domenico Proietti (Uil): “Si deve strutturare un meccanismo che partendo da ape sociale ne rafforzi le tutele e riduca l’anzianità contributiva richiesta a favore di chi perde il lavoro negli anni antecedenti la pensione, di chi ha una disabilità o assiste un familiare con disabilità e per tutti coloro che svolgono mansioni gravose o usuranti. 

Dopo l’ingiusto blocco operato anche da questo governo sulla rivalutazione delle pensioni è il momento di agire per sostenere i redditi dei pensionati, che sono la categoria più esposta ai rincari dei prezzi, per questo chiediamo un aumento delle detrazioni specifiche e un rafforzamento della 14 mensilità, misure importanti che aiuterebbero concretamente milioni di famiglie.

Su questi temi la UIL chiederà al Governo un impegno concreto che porti alla formalizzazione di un accordo dettagliato entro maggio di quest’anno così che gli interventi programmati possano essere inseriti già nel prossimo DEF“.

Ringraziamo per la solita gentilezza che lo contraddistingue il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti e ricordiamo a quanti volessero riprendere parte dell’intervista che trattandosi di esclusiva si é tenuti a citare la fonte.

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Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 75 commenti

  1. zoritoler imol

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  2. Fabiano

    Buongiorno, io quest’anno compio 62 anni e potrei usufruire del doppio canale per andare in pensione: il primo 62 anni come personale viaggiante autoferrotranvieri, il secondo quota 103 62 +41. Volevo sapere quale dei due è più conveniente ed inoltre chiedevo come mai L’INPS non è ancora al corrente ufficialmente della quota 103. Grazie

  3. Donato Greco

    Dico solo che si dovrebbero VERGOGNAREEEEEE??????? DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE ANNO PROMESSO QUOTA 41 SECCA A PRESCINDERE DALL ETÀ, E SI SONO RIVELATI GLI STESSI PAGLIACCI DI SEMPRE , E UNO SCHIFO. IO NON ANDRO MAI PIU A VOTARE E INVITERÒ CHI MI E VICINO A FARE LO STESSO.???????

  4. Lorenzo

    Sono stufo di sentire le stesse parole e lamentele. Se uno per costrizione, scelta, sfortuna ha iniziato a lavorare tra i 25 e 30 anni di età si è goduta la vita di più di uno che a 18 anni ha iniziato dopo il diploma a fare il manutentore. Due turni compreso il sabato dalle 6 alle 17. Arrivo al dunque ho 61 anni e mi avvio a 42 anni di metalmeccanica. Però non sono precoce, non ho 62 anni di età ( classe 1962) Cavolo cosa devo dire.CAZZO scusate. In più ho fatto pochi giorni fa un ecocert e mi sono spaventato dei soldi versati dal 1 ottobre 1981. Allora che cavolo ci lamentiamo i francesi scendono in piazza noi a casa. Io c’ero alle proteste per la legge Fornero anche se sono di destra. A molti di voi che vi lamentate fa bene avere la carota nel c… d’altronde abbia dei politici buffoni e bugiardi. La prossima elezione andate a votate e annullate la scheda lo capiranno se la percentuale scende meno del 10% di schede con voto. Scusate lo sfogo e ricordatevi politici e sindacati di tutti gli schieramenti che esiste un karma. Tutto il male che fate agli italiani vi sia ritorto contro con un valore triplo. Difendete chi sbarca, i fancazzisti del reddito di cittadinanza ecc. ecc. Però attenzione che a qualcuno protebbe incazzarsi davvero. Non è il mio caso però non si è immortali potrebbe a forza di tirare la corda trovarsi un ” giustiziere ” vergognatevi

  5. Claudio

    Basta pensare sempre ad alzare l’età pensionabile e farci morire sul lavoro.Il governo deve avere il coraggio di ridimensionare le pensioni già esistenti a partire da quelle d’oro i vitalizi e tutte le pensioni alte maturate anche con pochi anni di contribuzione,,fino a pensioni oltre i 1500 questo x equità morale e giustizia sociale .Capisco che sono loro a prenderle cioè quelli che fanno le leggi con il consenso di chi è già in pensione,e non hanno nessun interesse ad abbassarle x mandare in pensioni gli altri.Ma partendo da quelle ,le cose possono migliorare,perché permetterebbero giustamente anche ad altri,che hanno pagato contributi e tasse come loro, di godersi la pensione ad un età ragionevole,senza alzare troppo le spese dello stato.Figli ,fratelli ed amici ringrazieranno .Se la torta da spartire è questa facciamo fette più piccole x assaggiarla tutti, Ma forse l’Italia non è un paese solidale e generoso come si vuol far credere,ma è solo di facciata se c’è un tornaconto in denaro o
    consenso politico .Penso che da vecchi siamo come bambini abbiamo più o meno le stesse necessità, indipendentemente da ciò che uno ha versato,non dovrebbe esserci una differenza abissale come importo di pensione ,chi ha versato di più ha anche guadagnato di più,ma tutti i lavoratori hanno comunque contribuito allo sviluppo di questo paese.Mettendo da parte il proprio egoismo,daremmo un esempio di maturità e di coscienza collettiva,che farebbe molto onore a questo paese

  6. Chiara

    Mi auguro vivamente che approvino la proposta Tridico, cioe’ la pensione in 2 tempi, che e’ pure sostenibile per le casse dello Stato, cosi come ha detto l’ Inps.
    A 62 di eta’ con 20 di contributi, binomio perfetto !!!
    Non tutti nella vita, hanno potuto lavorare in modo continuo nei lavori privati con aziende che chiudono e nessuno che ti riassume a 60 anni passati. Che valga anche per gli autonomi e che rispetti il sistema misto per chi come me ha iniziato a lavorare tanti ma tanti anni prima del fatidico 1996.
    Speriamo che il governo sia all’ altezza della situazione e… Poi ognuno si fara’ i suoi conti se gli conviene o meno ritirarsi dal lavoro, ma e’ giusto dare questa possibilita’ di uscota a tutti per chi lo vuole.
    Grazie e speriamo bene !!!

    1. Vincenzo

      Hai detto bene non tutti trovano lavoro dopo i 60 anni e anche per gli autonomi è difficile fare il proprio lavoro con l’età le forze cominciano a mancare e sui cantieri non ce la fai, salire sulle impalcature, alzare i pesi, fare tracce con martelli pneumatici e non diventa pesante e pericoloso per se stessi e anche per chi ti sta vicino. Vorrei vedere chi lavora sulla sedia se ci riesce. Flessibilità con i contributi che riesci ad accumulare questa sarebbe la giusta soluzione.

  7. Chiara

    Mi auguro vivamente che approvino la proposta Tridico, cioe’ la pensione in 2 tempi, che e’ pure sostenibile per le casse dello Stato, cosi come detto l’ Inps.
    A 62 di eta’ con 20 di contributi, binomio perfetto !!!
    Non tutti nella vita, hanno potuto lavorare in modo continuo nei lavori privati con aziende che chiudono e nessuno che ti riassume a 60 anni passati. Che valga anche per gli autonomi e che rispetti il sistema misto per chi come me ha iniziato a lavorare tanti ma tanti anni prima del fatidico 1996.
    Speriamo che il governo sia all’ altezza della situazione e… Poi ognuno si fara’ i suoi conti se gli conviene o meno ritirarsi dal lavoro, ma e’ giusto dare questa possibilita’ di uscota a tutti per chi lo vuole.
    Grazie e speriamo bene !!!

  8. Saverio

    Salve sono immatricolato ’60 e lavoro in poste italiane dall’ 83, per cui ho 40 anni di contributi, ed assisto mia moglie con disabilità grave al 100%
    Legge 104 art.3 comma3……
    Quando potrei andare in pensione..???

  9. Marcello

    Sempre peggio, hanno abbassato l’età a 62 anni e alzato la quota contributi a 41 da 38. Ho 64 anni e 38 e alcuni mesi e non si vede la luce in fondo al tunnel. Si trovano soldi per tutto e non si trova la strada per abbassare età della pensione da 67 ad almeno 63 anni. È una vergogna.

  10. Antonio

    Buongiorno,
    L’ Ape Social deve diventare strutturale per il/la disoccupato/a over60 che ha pochissime possibilità di rientrare nel mondo del lavoro e deve pur vivere.
    Con quanto ha maturato, almeno con il limite max che viene garantito attualmente fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
    Grazie

  11. Roberto

    Si parla di quota 102 103 ,ecc.ecc,ma non si parla mai di persone come me,che ho perso il lavoro a 59 anni con 38 anni e 6 mesi di contributi non vedo una luce in fondo al tunnel,premetto che non pretendo nessuno sussidio però pretendo quello che ho versato in tutti questi anni,quindi cari sindacati cercate di parlare anche di questi problemi,che credo come il mio caso ce n’è siano a migliaia .

  12. Maria

    Buongiorno, sono Maria lavoro da 37 anni nella Sanità prima come ASA e poi come Educatrice, con Disabili e Anziani. Sono del 64 quest’anno avrei optato nonostante la decurtazione per opzione donna! Sono stanca di Accudire sul lavoro in famiglia con i figli e adesso con i genitori anziani. Ci speravo di andare via e invece Fregata. Come si può modificare una legge mettendo dei requisiti assurdi che ancora una volta penalizzano la donna. Molto molto delusa, amareggiata e arrabbiata. Ma ci spero ancora.

  13. Andrea

    Dovete mettere mano ai coefficienti che sono troppo bassi!!! Lo volete capire si o no! Ci saranno pensioni da fame a breve, già sono basse ora! C’è troppa disparità tra le pensioni di ora e quelle future!!! Anche se lavori 43 anni percepirà una pensione da fame! Ve ne accorgerete chi andrà in pensione da qui in avanti, quelle dopo saranno sempre più basse!!!

  14. Pietro_62

    Proposta in controtendenza….
    Personalmente se potessi, farei una riforma che lascia la massima flessibilità e piu precisamente:
    – ogni lavoratore al raggiungimento di 25 anni di contributi può decidere di ritirarsi in pensione. La rendita mensile “pensione” sarà commisurata a quanto versato in questi anni – sistema contributivo. In pratica gli restituisco mensilmente quanto gli spetta in base ai versamenti fatti capitalizzati. (per lo stato non c’è nessun costo). Se la rendita mensile non gli consenta di vivere, pazienza, lo stato non interviene in alcun modo, quello è ciò che hai maturato, può sempre continuare a lavorare.

    1. Carmela

      Sono pienamente d’accordo con te

    1. Antonio Mario

      Mi chiamo Antonio Mario Reale, sono nato il 02 gennaio 1960.
      Fino ad oggi, ho maturato contributi utili per la pensione, 42 anni completi più 3 mesi .
      Posso andare in pensione con la finestra del 01 aprile 2023.
      Grazie

      1. PAOLO Prof

        Caro Antonio Mario; puoi usufruire di quota 103 avendo sia l’età che i contributi; vai immediatamente da un patronato (al più presto) perchè bisogna fare la domanda; piccola nota: sei nato proprio un giorno triste per noi ciclisti: la morte dell’airone Fausto Coppi; ha fatto una divagazione; tutto chiaro? sbrigati a fare la domanda (da un patronato); in bocca al lupo e saluti a te e ai gestori del sito

  15. marco63

    GIOVANI DISOCCUPATI, o con contratti assurdi senza un futuro e noi sessantenni costretti a lavorare fino alla morte invece di lasciare a loro il posto. Vogliono costringerci a lavorare fino all’ultimo respiro, per non pagarci la pensione; 41 anni di lavoro sono fin troppi. Basta con queste Quote assurde, fate sto benedetta Quota 41 senza vincoli di età o altri trucchetti.

  16. MARIA

    La pensione a 41 anni è ridicola, favorisce solo chi ha cominciato a lavorare presto. Chi ha cominciato a 26/27 anni viene enormemente Penalizzato. Occorre uscire 62 anni.

    1. Maurizio

      Ridicola? E chi ha cominciato a 14 cosa deve fare lavorare 48 anni, che vuole anche dire 48 anni di contributi? Penso ci sia una certa differenza tr lavorare 35 anni e 48..

      1. Franco

        Giusto Maurizio

      2. Maria Angela

        Hai ragione noi che abbiamo iniziato presto siamo quelli più penalizzati.Non vorrei dover rimpiangere la Fornero!!!

        1. Salvatore. P. Torres

          Infatti, forse viste le promesse politiche in fretta naufragate, occorre sperare che la Fornero resti in vita. Da qualche giorno, sto temendo che si inventino una uscita solo legata alla eta’ , non anche ai contributi. Per me , che lavoro fai 18, sarebbe un disastro.

      3. Massimo

        No
        Arrivati a 43 anni ed un mese di contributi si può tranquillamente andare in pensione a qualunque età si abbia.

    2. marco63

      Ridicola ??? e chi ha iniziato a lavorare a 15 anni come me deve lavorare 47 anni ?
      Già 41 anni di lavoro e di contributi versati, sono tantissimi; si dovrebbe dare la possibilità ai lavoratori, di poter andare in pensione dopo 40 anni di lavoro oppure a 62 anni di età

      1. Leonardo

        Sono pienamente d’accordo con te, che ne dite di penalizzare un po’ chi è andato in pensione con solo 20 di contributi, che all’età di 42 45 anni era già in pensione. Penso che togliere una percentuale e usarla per incrementare le pensioni future possa essere una soluzione

    3. Paolo

      Ma guardi per la Pensione servono i contributi, chi ne ha 41 ha fatto solamente il suo dovere
      se faranno 62 anni di età con minimo 20 anni di contributi ognuno farà i suoi conti.

      1. Franco Giuseppe

        Quindi, seguendo il suo ragionamento, chi ha solo 20 anni non ha fatto il suo dovere. Ci chiediamo un po tutti come ha vissuto tanti anni senza un reddito.

        1. Paolo

          No intendevo chi ha 41 anni di contributi sono tantissimi e deve andare in Pensione, poi intendevo di aggiungere 62 anni di età con minimo 20 di contributi .

    4. PAOLO Prof

      Cara Maria; hai detto un termine poco felice ma ti posso capire; certo, un minimo di anni ci vuole, quanti? a me basterebbero 40; ma non decido io; per il governo lasciamo perdere; per Confindustria anche 45; temo numeri alti; bello quando il massimo era 40; saluti a te e ai gestori del sito

    5. Nino

      Non è ridicola che colpa ne ha se uno ha cominciato a lavorare prima

    6. Salvatore. P. Torres

      Cara Maria, certo occorre un dispositivo equo per tutti, ma su tutto prevale una teoria , cioe’ non e’ giusto che iniziando a lavorare da giovanissimi, poi non si possa piu’ uscire! Io credo che 60 di amzianita’ o 40 di contributi possa andar bene.

  17. Paolo

    Buonasera una grande Riforma dai 41 anni di contributi o 62 Anni di età con minimo 20 anni di contributi naturalmente ognuno farà i suoi Conti

  18. Angelo

    In ogni caso credo che l’età per il pensionamento di vecchiaia debba essere riportata a 65 anni per tutti, come è stato fatto in Germania e in altri paesi europei, che si sono resi conto che l’età pensionabili a 67 anni è insostenibile per i lavoratori, anche per quelli in lavori di tipo impiegatizio.

    1. sergio

      Questa è la cosa sacrosanta e giusta da fare Angelo…. solo abbassando da 67 a 65 ci mette al passo con gli altri paesi e si elimina questa assurdo paletto…… si passino la mano per la coscienza e guardino come fanno i francesi che per un innalzamento a 64 anni entro il 2030, hanno bloccato il paese- dove volete arrivare sindacalisti dei miei stivali…… sparite dalla circolazione.

  19. Michele

    Buonasera. Si parla di 41 anni di contributi e si può andare in pensione a prescindere dell’età. A me non sembra una riforma equa e soprattutto flessibile. Se con la Fornero si può andare in pensione, con 42 anni e 10 mesi per gli uomini, non vedo quali vantaggi si avrebbe. Appena 2 anni prima e soprattutto porrebbero usufruirne chi ha iniziato a lavorare molto presto( 22 anni )……. e chi ha iniziato a 25/26 anni ? Deve lavorare fino a 66/67 anni………Sarebbe giusto dare la possibilità di scegliere a partire da 63/64 anni , magari con un minimo di contributi (35 anni) e fissare una minima penalizzazione per 3/4 anni. Max 5%. Sarebbe più giusto e più equo.

    1. sergio

      Infatti Michele, secondo questa casta politica e sindacale , noi che abbiamo iniziato tardi a lavorare per tanti motivi che è inutile elencare, dobbiamo lavorare fino alla morte? Allora che si dia il via alla giusta flessibilità con uscita a 63-64 anni con piccole penalizzazioni e con 35 di contribuzione, e si abbassi la pensione di vecchiaia a 65 anni, altrimenti qui in Italia, prima o poi scoppierà la rivoluzione……prima o poi avremo il coraggio di fare come i francesi, che non si arrendono mai.

  20. Giacomo

    A 62 anni uno dovrebbe decidere se andare in pensione o continuare a lavorare. Chi decide di lasciare prenderà una pensione in base ai contributi versati..questa sarebbe una giusta riforma…..

  21. Pierluigi

    Una riforma che crei una vera flessibilità 41 ho 62 non oltre con l età poiché a 63 c’è già ape social le penalizzazioni ortre un certo livello di pensione ridimensioniamo molti benefit soprattutto per tutti i politici che hanno pensioni d’ oro

  22. Gianluca

    Con l’elezioni regionali alle porte sicuramente arriveranno tantissime promesse(come sempre) vergogna …..come potete pensare che a 60 anni un operaio abbia ancora voglia e soprattutto energia di entrare in fabbrica ….

    1. Luigi41

      Se a promettere sarà ancora Durigon, che con il suo partito aveva promesso QUOTA 41 SECCA SUBITO, prima delle elezioni politiche … quanti pensate che gli crederanno, ora ?

      1. Kartesio

        …… qualche smemorato….. poco incline alla lettura ……e duro di comprendonio…… che ascolta e “legge” i titoli dei tg e di porta a porta et similia ….. gli trova ancora come dal 2011 in poi …….

      2. Maurizio

        Tutti..l

  23. Ale

    Se i politici potessero venire negli ambienti di lavoro con orecchie e occhi aperti si renderebbero immediatamente conto dei costi nel mantenere anziani over 60 al lavoro rispetto a far entrare giovani per quanto riguarda quantità e qualità del lavoro fatto.
    E’ inconcepibile come si guardi solo al fatidico costo di una quota 41 libera o una flessibilità a 62 anni rispetto al costo di tenere lavoratori anziani a fare “qualcosa” nelle 8 ore di presenza al lavoro .
    La miopia non ha proprio limiti.

  24. Eva

    Io vorrei essere fiduciosa,soprattutto su Opzione Donna, non è possibile permettere una situazione simile, quello che ci è stato fatto è inaccettabile, non abbandoniamo la lotta per noi e per le donne che verranno ,per il resto vedremo

    1. Manola

      Concordo io ho pianto una notte intera,quasi, mi sento in trappola ho raggiunti i requisiti per opzione donna nel 2022 e speravo di andare in pensione quest’anno per aiutare la mia mamma anziana sola perché vedova e io sono la sua unica figlia inoltre ho dei nipotini che vorrei seguire almeno un po nella loro crescita, non è giusto che all’ultimo momento abbiano cambiato i requisiti solo per risparmiare.iare, che siano maledetti!

  25. Daniela

    opzione donna deve essere rimessa con i requisiti del 2021….. come promesso in campagna elettorale è il minimo che possono fare …..

    1. Erminia

      Opzione Donna CON I REQUISITI DEL 2021!!! TANTE PROMESSE NESSUN FATTO!! UNA VERGOGNA!!

  26. Graziella

    Io dico che se si vuole lo fanno è un nostro diritto come x i licenziati e gli invalidi ognuno di noi siamo stanchi dopo tanti anni lavorativi in più ognuno ha i suoi problemi in famiglia io ho la fibromialgia e più vado avanti più peggiori quindi ora ho i requisiti x decidere di stare a casa con opzione donna.

  27. Nicola

    Io penso che non c’è là volontà di riformare le pensioni. L’avrebbero fatto… Anche x che non esiste un sindacato che difende la classe del settore privato… Anzi e al contrario, a differenza dei francesi….. Questa e’ la più grande sciagura che abbiamo nel nostro Paese. Vedete come siamo messi rispetto l alle altre Nazioni europee.. …

  28. Don62

    Domani decideranno di decidere la prossima volta.. Film già visti!

  29. Max

    Solito ritornello inconcludente che si ripete da anni. Intanto in Francia si preparano a scioperare in massa per le pensioni. E’ già tutto previsto . Domani sera la CISL dirà che abbiamo avuto segnali incoraggianti dal governo, mentre UIL e CGIL faranno finta di essere leggermente più battagliere ma solo per addolcire la pillola . Si riaggiorneranno se va bene a marzo in attesa della prossima emergenza che farà saltare i tavoli come successo fino ad ora. In ogni caso bisogna sempre crederci nella vita quindi speriamo bene..

  30. Paolo

    Buongiorno finché non capiranno che ci vuole il Ricambio generazionale, noi con oltre 40 passa anni di contributi continuano a Lavorare è giovani che possono dare un forte contributo nel mondo del lavoro non trovano spazio o sono assunti con contratti precari non ci vuole un scienziato per capirlo.

    1. giacinto

      Per il ricambio generazionale si guarda l’età non gli anni di contributi!

      1. Paolo

        Questo lo dice lei i fatti dicono il contrario.

        1. giacinto

          Ma quali fatti!?

          1. Paolo

            Nelle Aziende della zona assumono Giovani a contratto indeterminato solamente quando un lavoratore va in pensione e siamo alla maggioranza tutti lavoratori con 38/39/40/41 anni di contributi .

      2. Kartesio

        Vero …… per gli under 62 ……. a parte i “traguardi” contributivi prima “galoppanti”
        congelati nel 2019 fino al 2026 (provv. di Di Maio allora ministro lavoro e mise) ….. dal 2011 i minimi contributivi per uomini sono solo aumentati di 34 mesi + 3 di finestra….. per un limite attuale di 42 anni e 10 mesi di contributi + 3mesi di finestra …. per le donne 12 mesi di contributi in meno …… divide et impera ……. subito ed in base al sesso ……….. unico ambito dove questo succede ……
        Complimenti ai parlamentari che nel 2011……. votarono la csd fornero ………. le votazioni sono ancora in rete …….. e molti di loro sono ancora oggi in parlamento ………… e quella legge la votarono senza nemmeno leggerla ….. con altre sigle ed altri
        simboli ……

    2. Lilli Reolon

      Caro Paolo, hai colpito nel segno: le politiche pensionistiche messe in atto fino ad ora non servono a liberare spazio pe i giovani e non garantiscono pensioni adeguate per chi ha lavorato sin dai primi anni del 1981, quanto dobbiamo restare al lavoro? Ci ha già pensato la Legge Fornero con l’abolizione della pensione sociale, e l’introduzione della pensione anticipata. Resta il fatto che chi, come me, ha già un’anzianità di 41 anni di lavoro dal 16/11/2022 deve aspettare 41 anni + 10 mesi + 3 mesi di “finestra” per le lavoratrici e 1 anno in più per i lavoratori. Mi sembra abbastanza, non credi?. Un saluto Lilli Reolon

      1. Paolo

        D’accordissimo anche io 41 anni di contributi consecutivi.

        1. Mauro

          Paolo anch’io 42 anni è 4 mesi dì contributi non posso andare in pensione, largo ai giovani.

      2. PAOLO Prof

        quindi presumo, cara lilli, che non raggiungi la quota 103 per l’età; trova il lato positivo: …………………..faccio fatica a trovarli; diciamo che non hai 60 anni o forse appena sopra; pensa a quella signora che è morta a 117 anni; forza e coraggio e saluti a te e ai gestori del sito

        1. Lilli Reolon

          Ciao Paolo Prof, ho 62 anni e 41 di lavoro, la quota 103 la raggiungo, ma ho scoperto che ha delle limitazioni nel percepimento del TFS (credo che te lo diano quando avrai 67 anni – una sorta di proposta Tridico). Quindi avviso tutti a considerare questi due , non secondari, aspetti. un caro saluto. Lilli Reolon

          1. PAOLO Prof

            cara Lilli; poi sono sicuro che prenderai la decisione migliore; sul tfs o tfr non è come una volta e comunque ci vuole sempre del tempo; calcola sempre che mettono dei paletti per scoraggiare la gente ad andare in pensione; credo che li metteranno sempre ; il punto è semplice: quanto una persona è stufa del proprio lavoro; saluti a te e ai gestori del sito

          2. Carmelo

            Io La mia infanzia lo dedicata allavoro lavoro da quando avevo quindicianni ho 58Anni e quasi 41di contributi e sono stanco di lottare con le aziende che non ti pagano lo stipendio puntuale. Sarebbe ora che la mente e il corpo andasse in pensione.

  31. FAB60

    Gentile Erica comprendo il “pathos giornalistico” sulla giornata di domani, ma ragionevolmente ritengo che al di la dei convenevoli si potranno solo riaggionare ad una prossima data (fra qualche mese) per dare al governo la possibilità di ragionare sull’ampia gamma di opzioni per una riforma congiunta mondo delle pensioni e del lavoro, così come correttamente riportato nell’interessante documento del dott. Perfetto.
    Governo tra le altre cose impegnato in questo mese, a far uscire il decreto esplicativo con le norme di applicazione di quota 103 – opzione donna e del contributo per chi sceglie di non andare in pensione.
    Buon lavoro

  32. Lilli Reolon

    Buongiorno a tutti, conviene attendere i risultati dell’incontro del 19 pv, da parte dei nuovi governanti (SIC) e di sindacati:aspetto una posizione non troppo conciliante con quella dei sindacati che d’altra parte non sono mai in sintonia tra loro. Cosa ne potrà uscire? La proposta della UIL don il doppio canale di pensionamento pare la proposta di Tridico- la posizione del governo è impantanata in quota 103 ed ha stravolto la già traballante Opzione Donna.
    Ricordo a tutti che già normalmente le lavoratrici hanno uno stipendio ed una pensione inferiore a quella dei lavoratori. Un saluto a tutti. Lilli Reolon

  33. Beppoo

    Parla bene e razzola male.
    Speriamo che alle parole seguano i fatti da subito (sono più di dieci anni che aspettiamo).
    Vi aspettiamo all’uscita domani dopo l’incontro………. buon lavoro.

  34. Fausto

    Sempre la solita minestra… diventa pure inutile intervistarli… E’ più semplice fare un copia/incolla dai precedenti interventi.

  35. sergio

    Bla bla bla, e con la Uil siamo al completo con le dichiarazioni che poi sono sempre le stesse da mesi e mesi- peccato che poi non seguono i fatti……ma a chi lo volete dare a bere ……ormai siamo al rigetto e non digeriamo più niente di quello che dite e domani ci aspettiamo un’altra rappresentazione teatrale con colpi di scena ad effetto……peccato che non si tratta di opere della Scala……ma del peggiore teatrino d’avanspettacolo.

    1. Daniela

      Io penso che una donna per accedere ad Opzione Donna deve avere la possibilità……. . in base ai contributi versati, e non se è invalida , cargivar, o licenziata perché la pensione non è un premio a chi è più disagiato, ma è un diritto. E non a 60 anni visto che Opzione Donna è già penalizzata….. vanno bene 58 anni che poi con la finestra diventano 59 anni …….

      1. Lilli Reolon

        Daniela cara, è come dire “Si fa credito ai novantenni accompagnati dai genitori”; già Opzione (SIC) Donna era piuttosto punitiva nella sua formulazione originaria, ma così come è stata ridotta si vede chiaramente che le donne e il loro lavoro sono considerati poco e male per non dire peggio. Quando una proposta di legge pone una serie infinita di distinguo come ha fatto notare tu, è la richiesta di una serie di requisiti vari e incomprensibili, che divide le lavoratrici in base all’aver figli o no- cosa che odora di un passato che tutte e tutti non vorremmo più vedere. Un caro saluto. Lilli Reolon

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