Le ultime novità sulle pensioni al 3 luglio 2018 arrivano dal palco di Pontida, al raduno del Carroccio, dove Il vicepremier nonché Ministro dell’Interno ha ribadito l’intenzione di abolire la Fornero, con tempi e modalità che però non hanno convinto i presenti, generando scoramento e preoccupazione per le parole pronunciate, o meglio per quelle non dette. Che fine hanno fatto le promesse sulla proroga dell’opzione donna, sullo stop dell’aspettativa di vita, sulla quota 41 per tutti e sugli esodati? Salvini menziona solo la quota 100, senza però scendere nel dettaglio. Gino Bartoli del gruppo ’41 per tutti lavoratori uniti’, fa una bella sintesi di quanto udito domenica sulla pagina del gruppo.
Riforma pensioni 2018: la preoccupazione e lo sconforto dei lavoratori
Gino Bartoli presente in piazza domenica, posta il video, dall’audio buono, in cui si sente Salvini riaffrontare il tema previdenziale, dalle sue parole si evince il chiaro intento di infangare nuovamente la riforma Fornero, ironizzando sui conti pubblici messi in salvo dalla precedente legge e sul fatto che tornino perché la pensione si è spostata sempre più avanti. Così Salvini: “Grazie alla Fornero conti a posto? Allora potevate fare una legge per la quale hai la pensione il giorno che ti mettono sotto terra e erano salvi definitivamente“. Tripudio di applausi dalla gente in piazza, poi il seguito che poco ha convinto Bartoli: “Non è quello che abbiamo in testa noi, noi intendiamo cancellare la legge Fornero, smontandola pezzo a pezzo rintroducendo da subito quota 100“, che così commenta critico:
“Cosa vi devo dire, oggi a Pontida sono andato con Pierangelo, ad ascoltare Salvini per voi, e un certo scoramento lo ho avuto, ha parlato di #quota100 quest’ anno e di abolizione della #leggefornero piu’ avanti.
Nessun cenno su #41xtutti, niente su #abolizioneADV, niente su #opzionedonna, sembra che siano in attesa di sapere le #risorse disponibili per quest’ anno”. Poi aggiunge, in un altro post di riflessione, quali dovrebbero essere le priorità del Governo:
Subito quota 41 per tutti, opzione donna, nona salvaguardia esodati
A corredo di un immagine che mostra mani alzate verso la quota 41 scrive, rivolgendosi ai suoi ed in parte al Governo che sta deludendo le aspettative: “Oggi ho la certezza che dobbiamo veramente essere uniti nella lotta alle ingiustizie prodotte dalla vergognosa legge Fornero..Come la fotografia esposta in coda al post, mani alzate di tutti i lavoratori, rivolti verso la meta che riteniamo più equa per andare in pensione, 41 anni per tutti..Un limite di contributi che non è altro che una forma di riconoscenza per quei lavoratori che hanno lavorato per tanti anni, usurati fisicamente e mentalmente, e hanno contribuito alla crescita del paese”.
Poi spiega che la quota 41 ed il fare andare in pensione quanti quel montante lo hanno già sulle spalle, indipendentemente dal fatto che siano lavoratori precoci o meno, permetterebbe alle nuove generazioni di poter fare ingresso nel mercato del lavoro: “Dando così , con un giusto ricambio generazionale, un impulso anche alle speranze di lavoro di tanti giovani, che non trovano lavoro ed un apertura alle loro speranze di futuro”. Poi la rabbia verso il Governo che non comprende le reali esigenze della popolazione:
Pensioni, Bartoli: il Governo non ha compreso le reali esigenze
Così Bartoli conclude: “Vedendo le titubanze di questo governo, mi monta una desolazione e una rabbia incredibile….Possibile che non si rendano conto di quante persone, quante vite distrutte e storie personali di sofferenze e privazioni, siano sempre più’ coinvolte in queste manfrine da commedianti perversi, che diffondono questi pseudo rappresentanti del popolo?
Poi la preoccupazione che, dice, dal poco ottenuto nella precedente legge finanziaria, si rischi addirittura di passare al nulla, vanificando anche quanto raggiunto: “Ci avevano fatto solo la carita’ nell’ ultima legge finanziaria, ma adesso stanno mettendo in dubbio pure quella, donne che chiedevano un po di flessibilita’ rimettendoci il 30 per cento con opzione donna, vivendo situazioni di disagi familiari, disoccupati senza ammortizzatori che non ce la fanno piu’ a vivere, esodati che non hanno ancora finito di soffrire prima di veder concludere positivamente la loro Odissea” .
Poi la frase conclusiva che dimostra che i lavoratori, nonostante tutto, non hanno intenzione di arrendersi e cercheranno in ogni modo di raggiungere i loro obiettivi per ridare speranza e fiducia a quanti, esodati, ‘quarantunisti, donne, lavoratori tutti, attendono da tempo un Governo che oltre alla parole pronunciate in campagna elettorale passi ai fatti, e che questi siano in linea con quanto promesso. “Adesso ci resta solo una gran voglia di esprimere in piazza la nostra rabbia, occasione di protesta, per cui l’ Italia vera sta soffrendo, e le luci nei tunnel sono ancora spente #41xtuttilavoratoriuniti#opzionedonnaproroga #abolizioneADV”. Chi era presente a Pontida, se ha piacere ci lasci la propria testimonianza, gli altri ci dicano cosa ne pensano delle parole di Matteo Salvini.
ma insomma ci vuole tanto? qua tutti fanno gli gnorri e continuano a prendere gli italiani per i fondelli. devono stabilire un’età ragionevole e mandare in pensione con i contributi versati, senza prendere scuse di quota 100 o altro. sono tutte scusanti perchè, si tocca sanare con la nostra pelle quello che è stato sperperato! semmai dopo una certa età lasciare la libera scelta a chi si sente, di prolungare con 2 o 3 anni il lavoro, senza obbligare chi non ce la fa più!!! vogliamo andare in pensione ognuno con i suoi contributi ad un certo punto, non troppo decrepiti se è il caso e dare lavoro ai giovani, come diceva Salvini! solo così l’Italia si potrà riprendere! basta con le chiacchere! ci siamo stufati!!!