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Riforma Pensioni 2022: 80 giorni alla fine di quota 100 e al ritorno della Fornero

Ottanta giorni! Mancano solamente 80 giorni alla fine di “quota 100” ed al ritorno prepotente della legge Fornero che arriverà come una mannaia sulla testa degli italiani. Siamo da oltre un anno che diciamo continuamente negli articoli, nei post, in TV che è necessario dare a milioni di italiani una giusta, seria, strutturale e duratura nuova legge previdenziale. Ma tant’è nel BelPaese non si usa fare programmazione, non si usa essere lungimiranti, si è sempre in emergenza e si è perennemente in campagna elettorale e quindi non è mai il momento giusto per affrontare veramente e seriamente i problemi che interessano le persone. C’era tutto il tempo, per la verità l’ex Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo aveva cominciato a mettere le basi per una riforma, ma poi il Governo è caduto, è subentrato l’Esecutivo Draghi che con buona pace dell’UE ha congelato il tutto fino ad ora.

Riforma Pensioni 2022: la fine di quota 100

Nel mese di gennaio u.s. scrivevo “se casca il Governo si buttano via sei/otto mesi di lavoro e per fare una buona legge previdenziale in Italia servono molti mesi”. Qualcuno mi ha pure criticato, dicendo che in tre mesi si sarebbe fatto tutto, ma sono troppi anni che seguo la politica e l’economia, e conoscendo “il sistema” sono stato facile profeta. In merito alla situazione attuale, nuovamente, sento più di qualcuno affermare che la Lega di Salvini dovrebbe ritirarsi dall’Esecutivo e far cadere il Governo. Costoro non si rendono conto che se ciò avvenisse ci ritroveremmo in una situazione drammatica. Conclusione alla fine dell’anno di “quota 100”, di O.D. e dell’Ape Sociale, ritorno integrale della legge Fornero a partire dal 1/1/2022.

Fortunatamente non avverrà niente del genere, però una cosa le recenti elezioni amministrative l’anno sancita, sembra essere stata messa una pietra tombale su “quota 100”. In realtà Salvini lo sapeva perfettamente che ci sarebbero state poche possibilità di rinnovo ma durante tutta la campagna elettorale ha alimentato questa ipotesi sperando in un risultato elettorale molto positivo così da “pesare di più” all’interno dell’Esecutivo. Dopo i risultati, poiché rischia di essere messo in discussione all’interno del partito per i molteplici errori compiuti in questi due ultimi anni, prova a fare la voce grossa e non fa partecipare la Lega al Consiglio dei Ministri dove viene approvata la delega sulla riforma fiscale. Tenta in questo modo di recuperare credibilità all’interno del partito ormai superato da F.lli d’Italia come primo partito degli italiani.

Ultime novità Pensioni 2022: il solito caos del belpaese

Tornado a parlare di Riforma pensioni ci si appresta ad entrare in un imbuto con poche possibilità di uscita. In un Paese civile e moderno la nuova Legge previdenziale non sarebbe stata inserita nella legge di Bilancio ma avrebbe avuto un suo iter autonomo con un’approvazione alcuni mesi prima della sua entrata in vigore. Ci sarebbero stati alcuni mesi per le spiegazioni, i chiarimenti, i dubbi dei lavoratori ed il tempo di decidere nonché rispettare i tempi previsti dai vari contratti per dare le dimissioni. Ma così purtroppo non sarà. Dopo l’omogeneizzazione delle nove proposte che giacciono da alcuni mesi alla Commissione Lavoro della Camera, a questo proposito faccio notare l’interessantissima audizione del 6 ottobre scorso delle OO.SS. CGIL, CISL, UIL, e UGL, il testo approderà in Aula Parlamentare. Qui, dopo i vari emendamenti dei partiti, il testo sarà approvato da un ramo del Parlamento, probabilmente con la “fiducia” e dopo passerà all’altro ramo per l’approvazione definitiva che avverrà probabilmente il 30 dicembre 2021.

Appare evidente il caos che si verificherà nei primi mesi del prossimo anno con i lavoratori che non capiranno nulla perché il testo dovrà prima essere “interpretato” dall’INPS che poi emetterà le circolari esplicative ed i vari patronati che saranno presi d’assalto e non sapranno cosa rispondere.

Un Paese, l’Italia, dove non esiste la programmazione e dove ogni cosa è fatta sempre all’ultimo momento con grave danno per le persone che in un ambito così importante per il loro futuro si sentono trattati da cittadini del Terzo Mondo. A meno che all’ultimo momento proprio perché non in grado di affrontare compiutamente la problematica sulle pensioni non si opti per un intervento minimo e si attui una proroga magari di sei mesi di “quota 100” proprio per dar tempo all’Esecutivo di preparare una legge che abbia una durata almeno decennale.

Mauro Marino

Ha iniziato giovanissimo a lavorare in ambito pubblicitario presso il quotidiano il Piccolo di Trieste. Successivamente ha ricoperto il ruolo di Funzionario Tributario occupandosi prevalentemente di contrattualistica. Andato in pensione ha approfondito le tematiche economico previdenziali di cui si occupaattivamente sia nel suo blog mauromarinoeconomiaepensioni.com sia collaborando con numerose testate on line.

Questo articolo ha 29 commenti

  1. Priocky

    Ethics committee and or institutional review board IRB approval were obtained prior to study 1 Copernicus Group IRB and study 2 IntegReview meeting held on 18 February 2019 lasix pill identifier

  2. Antonella

    Ma si cerca di mandare persone in pensione prima con pochi contributi…. Ma chi ne fa già 41…non bastano? E Noooo!!! Per le donne 41.e 10 mesi.. Vergognia… A 61 anni per una donna 41 bastano.. Per gli uomini 42 e le donne 41!! E vi garantisco che non ce ‘ niente di regalato!!! Che caxxo!!!

  3. Silvia

    Condivido che occorra la pensione anticipata a 63 anni per coloro che hanno superato i 20 anni di contributi . Dovrà riguardare i disoccupati che ormai non troveranno più un lavoro e coloro che si dimetteranno per creare nuovi posti di lavoro.

  4. Marco

    Non faranno niente si sono già accordati con i sindacati che non fanno più gli interessi dei lavoratore prima della fine degli anni 70 e quelli che pagheranno il prezzo più alto sono quelli che hanno cominciato a lavorare a 14/15/16/17 anni mi dispiace dirlo ma DIO non esiste se esistesse SATANA mi appelerei a lui ma non esiste neanche lui.

  5. fausto

    Se posso permettermi vorrei dare un consiglio al Sig.Landini.
    Lascia stare le mobilitazioni in piazze per l ‘antifascismo.
    Ci sono governo intelligence forze dell’ ordine per fermare questi movimenti che cresceranno penso sempre di più .
    Per tanto Stai sereno e pensa per quello che ti paghiamo.In piazza sabato prossimo ci devi andare per difendere i diritti dei lavoratori e in questo momento in particolare per le pensioni.Ti dico questo perchè mi fa rabbia averti visto ieri essere incazzato nero (giustamente) per quanto successo.Peccato che noi lavoratori speravamo e speriamo di vedere un Landini così anche per difendere i diritti dei lavoratori

  6. marco bresciani

    40 anni di lavoro e di contributi, sono tantissimi e a 60 anni di età, NON tutti sono in piena forma fisica e mentale. Basta con tutte queste clausole assurde dell’età e/o di certi lavori gravosi rispetto ad altri (non si sa con quale criterio vengano classificati certi lavori usuranti rispetto ad altri). 40/41 anni di lavoro per tutti, BASTANO e AVANZANO !!!
    marcob

  7. Marco

    Davvero un ottimo articolo Dott. Marino, che condivido integralmente ma che delusione.
    E’ davvero triste constatare ancora una volta che in questo paese le cose non cambieranno mai.
    A questo punto trovo inutile anche sprecare tempo per lamentarsi.
    Partiti che litigano su tutto per poi chiamare un banchiere che li mette tutti d’accordo, a cosa servono allora i partiti?
    Il nostro è un paese dove fascisti non si sa come liberi, assaltano ospedali e sedi sindacali indisturbati e si condanna a 13 anni un sindaco per favoreggiamento dell’immigrazione.
    Che vadano tutti a quel paese, col cavolo che perderò anche un solo minuto per andare a votare.

  8. Wal52

    Scusate ma dove si pensa di poter andare?
    Non c’è margine alla Fornero, se non in peggio!

    Ai pochi o tanti che non abbiamo mai letto le poche semplici parole della famosa lettera pervenuta al governo italiano della giornata del 5 agosto 2011 riassumo dalle due paginette, parola per parola, il solo stralcio relativo alle pensioni.

    “Strettamente confidenziale:
    ….
    Presidente del consiglio dei ministri
    Francoforte /Roma 5 Agosto 2011
    …..
    In data 4 Agosto il consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha discusso la situazione dei mercati dei Titoli di Stato italiani.
    …..
    Il Governo deve adottare misure immediate e decise per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche.
    …..
    Sono necessarie ulteriori misure fiscali correttive.
    …..
    “E’ possibile intervenire ulteriormente sul sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e allineando rapidamente l’età pensionabile per le donne che lavorano nel settore privato a quella fissata per dipendenti pubblici, ottenendo in tal modo dei risparmi già nel 2012. Il governo dovrebbe considerare inoltre una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, irrigidendo le regole per la rotazione e, se necessario, riducendo i salari.
    ….
    In considerazione della gravità dell’attuale situazione sui mercati finanziari, riteniamo essenziale che tutte che tutte le azioni elencate nei suddetti paragrafi 1 e 2 vengano intraprese al più presto per decreto legge, seguita da ratifica parlamentare entro la fine di settembre 2011″”.

    Non avendo notizie di nuove lettere, non credo proprio che: non cambiando gli attori possa cambiare il “Film della Legge Fornero” che abbiamo già visto e subito!

  9. augusto

    Non possiamo sopportare, sine die, questo sfacelo, questa politica maledetta che prende in giro, ormai senza il minimo pudore, i cittadini ed i lavoratori.
    Basta !

  10. Valtan

    È inutile sprecare fiato La direzione dell’Europa ci porta a tornare a pieno alla legge fornero, si sapeva che andava a finire così, le ingiustizie in questo Paese sono sempre state tollerate e a pagare sono i soliti lavoratori sfigati.

    1. luca62

      Buona sera,
      Sono pienamente d’accordo con Valtan. Siamo nella posizione da dover ” sperare ” che non mettano mano sui i 42anni e 10 mesi….ci pensate!?

  11. PIETRO62

    SE NON ORA QUANDO?
    Ci sono tutti i PRESUPPOSTI per accogliere positivamente la richiesta dei sindacati di ridurre gli anni di contributi necessari per accedere alla pensione E PORTARLI A 41 senza penalizzazioni.
    – Abbiamo un governo tecnico stabile guidato da Draghi, che ha l’appoggio di quasi tutti i partiti politici e in Europa è una garanzia.
    – Abbiamo un PIL che galoppa e decisamente superiore alle PREVISIONI.
    – La stabilità di questo governo a guida DRAGHI porterà nuova linfa al mercato e questo trend durerà per almeno altri 2 anni.
    – Le aspettative di vita si sono ridotte di circa 2 anni.
    – La disoccupazione giovanile è ancora molto alta. Rivedere le pensioni significa anche promuovere un ricambio generazionale riducendo la disoccupazione.
    – Sulla spesa pensioni ci sarà un notevole risparmio per via delle persone morte per covid.
    – Si metterebbe fine ad una grande ingiustizia – quella di far lavorare troppo a lungo alcune generazioni quelli nati negli anni 60-70.
    L’idea di prorogare di 6 mesi “quota 100” mi pare un ulteriore presa in giro che creerà nuove ingiustizie.
    Coraggio! SE NON ORA QUANDO?

  12. Laura

    È una vergogna che le donne in primis non abbiano via di uscita dal lavoro.. io causa buchi retributivi .. ho iniziato a lavorare a 17 anni e a 61 mi ritrovo a non poter accedere a nulla con 34 anni di .. poi si legge che ape social con 63 anni e 20 anni di contributi può andare !!!!! Possibile che sti scivoloni non tengano conto di poco o nulla????? Categorie che mi viene da ridere classificate usuranti…. Ma xche non ci liberate siamo prigioniere di un sistema indegno

  13. Franco Giuseppe

    In un paese civile e moderno non sarebbe mai nata la quota 100 !!!!!!!! In un paese civile e moderno non ci sarebbero lavoratori che con soli 62 anni, pur avendo ancora un lavoro e uno stipendio, vanno in pensione, mentre ci sono 66enni disoccupati che non rientrano in nessuna opzione possibile. In un paese civile e moderno non si sarebbe mai assistito al pensionamento di chi ha lavorato meno e versato meno contributi. In un paese ……….. non si sarebbero buttati via tre anni di tempo e svariati miliardi per comprarsi il voto di qualche migliaia di lavoratori a scapito dei restanti milioni. In un paese serio non si leverebbero voci tipo: ” Ma chi va con la Fornero prende l’assegno pieno”, quasi come se un quota 100 fosse stato obbligato a pensionarsi anticipatamente. Potevate continuare a lavorare e farvi anche voi, come tutti gli altri, gli anni della Fornero. In un paese serio, se un quota 100 fosse beccato a lavorare in nero, gli andrebbero sequestrati tutti gli assegni di pensione ricevuti. In un pese serio, ci sarebbe già da tre anni una seria, giusta, strutturale e duratura nuova legge post Fornero. Nessuna proroga di quota 100 e mai più una vergogna simile.

    1. augusto

      Come se il problema fosse quota 100. E’ iscritto a qualche partito di sinistra ? 🙂 Ma che commento è il suo ?

    2. Gio'

      Sono d’accordo che, il vero problema, sono quelli che hanno perso il lavoro e hanno + di 60 anni. Mandare in pensione prima chi lavora non è welfare ma clientelismo

  14. Alberto

    Sono veramente rammaricato e molto preoccupato da quello che sta accadendo per la riforma pensioni visto che siamo a metà ottobre e non si sa ancora nulla di certo! Sono un caregiver e sto attenendo da parecchi mesi questa riforma che dovrebbe consentirmi di avere qualche agevolazione per poter lasciare anticipatamente il mondo del lavoro e poter dedicare tutto il mio tempo all’assistenza dei miei familiari invalidi! Posso solo sperare che questa riforma veda finalmente la luce il prima possibile in modo tale da poter pianificare con l’azienda l’eventuale prepensionamento.

  15. Mandorlo

    Parlano tutti inutilmente la base principale e’ mandare in pensione gli over 60 e fare lavorare i giovani che saranno quelli che manterranno le pensioni agli anziani .Assumerli anche con contratti part time in qualsiasi modo perche’ saranno loro a tutelare il futuro degli anziani. E’ inutile fare lavorare un ultra 60 enne in una pubblica amministrazione non produce nulla e’ soltanto un costo.

  16. Salvo

    Finalmente si ritorna alla Fornero, mancano 80 giorni:
    E noi siamo tutti contenti. Siamo tutti impazienti, non vediamo l’ora
    Va bene così Sig. Mauro Marino e tutti quelli che la pensano come Lei?

    1. MAURO MARINO

      Caro Sig. Salvo non so proprio a cosa si sta riferendo. Probabilmente non ha letto con attenzione l’articolo. Io non sono assolutamente d’accordo con quanto prevede la legge Fornero e le decine di articoli che ho scritto sono li a dimostrarlo.
      Cordiali saluti

  17. Antonio

    Intanto dovreste mandarci tutti gli invalidi precoci a partire dal 67% e con 35 anni di servizio io bé ho 38 di servizio con le patologie che ho nn c’è la faccio più ho iniziato a 14 e 10 mesi a lavorare ne ho 52 di anni sono sfinito perché il falegname é un lavoro usurante da sempre a stare dietro a i macchinari é logorante io ho 3 patologie riconosciute ma poi mi fa male tutto mentre in itia regalano il reddito di cittadinanza ai giovani fate lavorare fino alla morte noi invalidi vergognatevi siete politici incapaci mandate un giovane al mio posto e a me in pensione siete incapaci

  18. MASSIMO

    Per evitare gravi danni alle persone ritengo sia necessaria l’istituzione di una pensione anticipata a 63 anni per coloro che hanno superato i 20 anni di contributi . Ognuno potrà valutare la propria convenienza in quanto riscuoterà sulla base dei contributi versati. Tale pensione dovrà riguardare i disoccupati senza sussidi e gli occupati che però dovranno cessare qualsiasi attività come previsto con quota 100″ .

  19. ANTONIO LISI

    NON C’E’ BISOGNO CHE IO MI NASCONDA PARLO LIBERAMENTE E LE MIE GENERALITA’ POTETE ANCHE
    PUBBLICARLE COMPRESO IL MIO INDIRIZZO E-MAIL NON TEMO RIPERCUSSIONI.
    VENIAMO AL COMMENTO SUL TEMA PENSIONI, PROVO VERAMENTE E PROFONDAMENTE SCHIFO PER IL
    PROCRASTINARSI DEI PROVVEDIMENTI DA ATTUARE SU QUESTO ARGOMENTO PENSIONISTICO MA IL TUTTO E’ GIUSTIFICATO DALLA MANCATA REAZIONE DEI CITTADINI E DEI LAVORATORI I QUALI NON HANNO CAPACITA’ DI ORGANIZZARE SOMMOSSE- SCIOPERI AFFINCHE’ POSSANO CAPOVOLGERE QUESTA SITUAZIONE DI STALLO CHE SI E’ VENUTO A VERIFICARE, UNA VOLTA C’ERANO LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI LE QUALI RIUSCIVANO A PORTARE LAVORATORI E CITTADINI A ROMA A
    RIEMPIRE LE PIAZZE E REAGIRE CONTRO I GOVERNI E PARLAMENTARI CHE SCALDAVANO SOLAMENTE LE POLTRONE ‘OGGI NON SI RIESCE A FARE NEANCHE QUESTO.I LAVORATORI E I CITTADINI TUTTI SONO STANCHI DI SOPPORTARE QUESTI ATTEGGIAMENTI GOVERNATIVI. SERVE UNA REAZIONE COLLETTIVA, GENERALE SE SI VUOLE CAMBIARE QUALCOSA DIVERSAMENTE INCASSEREMO SOLAMENTE DELUSIONI E COMUNQUE CONTINUEREMO A VOTARLI.

  20. Virginia

    Al di la delle varie proposte, un’altra questione nel mio caso mi nega il diritto alla pensione: la totalizzazione estera. Da anni cerco inutilmente tramite INPS e patronati il riconoscimento di 11 mesi lavorati in Inghilterra. Sembra normale che non non si muova nulla, nonostante i miei solleciti. Lo trovo inaccettabile.

  21. Raffaele

    Buongiorno a tutti .Mancano purtroppo si 80 giorni e non si vede ancora Terra ,siamo ancora in alto mare.
    Speriamo che non stiamo facendo il giro del mondo in 80 giorni ,via mare ,alla fine quando saremo stremati accetteremo la prima isola che ci faranno vedere rigorosamente dal cannocchiale .
    Naturalmente si scherza ,sicuramente le persone a cui è stato affidato questo arduo compito ci condurranno e ci faranno approdare in un porto sicuro .

  22. Don62

    In Italia purtroppo funziona così!
    Si è fatto cadere un governo nel pieno della pandemia da irresponsabili, e come al solito, noi cittadini ne paghiamo le conseguenze!
    Adesso voglio vedere cosa combinano con le pensioni, questi sono capaci di peggiorare la Fornero!
    A metà Ottobre non si sa ancora che riforma ci sia per i prossimi anni, è qualcosa di surreale.
    Poi sono d’accordo che è assurdo inserire una riforma di tale portata nella legge di bilancio!
    Doveva essere discussa nei mesi scorsi in Parlamento e licenziata per tempo.
    Adesso sarà una paciugata all’italiana!

  23. Sergio

    Buongiorno a Tutti,
    l’articolo è molto bello. Una perfetta “istantanea” di “come siamo messi”.
    La latitanza del Governo sul tema riforma pensioni è stata ben coperta dalla sigle Sindacali, nessuna esclusa.
    Ho sempre pensato che le sigle Sindacali in questi ultimi anni avessero dimostrato solo incapacità e inettitudine ma mai e poi mai che fossero coadiuvanti nella strategia attuata dal Governo su un tema così tanto sentito da tutti i lavoratori.
    Buon fine settimana a Tutti.

  24. Gio'

    Buongiorno, io credo che bisogna introdurre criteri di giustizia e egualitarismo. Basta con chi ha pensione + e chi ha pensione –
    Oggi ti dicono che sei comunista. In realtà uno Stato si deve basare su criteri etici e morali.
    La Giustizia non ha colore politico. La Costituzione italiana è chiara: tutti devono essere trattati allo stesso modo, con ragionevoli eccezioni per i lavori usuranti, gravosi o causa invalidità accertata.
    Troppe persone hanno pagato tanto per avere poco e ahimè accade anche il contrario.
    Per essere breve io sposo la proposta Tridico che fu anche di Bersani. Tutti siamo diversi per salute, forza e disponibilità. Sostanzialmente, dopo una certa età (60-65) tutti devono essere liberi di andare in pensione col contributivo. Se hai pagato tanto meglio per te.
    Secondo lo stesso Tridico è una proposta che non costerebbe neanche molto. Ma le cose giuste e intelligenti non si fanno. I privilegi e le convenienze clientelari imperano.
    Con buona pace di ciò che sarebbe opportuno e giusto.

  25. PAOLO Prof

    il governo ha pensato benissimo; giusto 2 giorni fa mi arriva la comunicazione dalla scuola che i termini per la cessazione dal 1 settembre 2022 (gli insegnanti hanno 1 sola uscita e cioè in quella data) scadono il 31 ottobre 2021; un anticipo del genere non è mai esistito, di solito le domande si facevano attorno a metà dicembre; e quali i requisiti? 67 anni, 42 anni e 10 mesi, quota 100 ( per quelli del 1959 e precedenti, non per noi del 1960), opzione donna, e naturalmente RITA (quella che fa al caso mio) tanto non vedi un cxxx per 5 anni e ti devi erodere pensione integrativa fatta; io spero che per gli altri sia diverso ma ho tantissimi dubbi; saluto ai gestori del sito

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