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Riforma Pensioni 2021: l’editoriale di oggi: l’assenza dei media e dei politici

Giovedì 24 giugno dalle ore 9.30 alle ore 13.30 si è svolta a Roma in Piazza Montecitorio la manifestazione organizzata dai gruppi facebook QUOTA 100 NOI DEL 1960 e DOPO QUOTA 100 sulla ipotesi di nuova legge previdenziale per mettere finalmente fine alla legge Fornero che tanti danni ha fatto e che da dieci anni sta tormentando i lavoratori italiani.

Riforma Pensioni 2021:l ‘editoriale di oggi 28 giugno 2021

La manifestazione ha avuto un buon numero di partecipanti provenienti da tutta Italia. Sono intervenuti anche Roberto Ghiselli segretario confederale della CGIL e Domenico Proietti segretario confederale della UIL e che c’è stato anche il contributo della senatrice ex M5S Laura Granato che da pochi giorni ha fondato il gruppo l’Alternativa c’è – Lista del Popolo per la Costituzione. Un plauso a questi due sindacalisti che hanno espresso la loro solidarietà ed il loro impegno per portare avanti insieme iniziative comuni dal momento che le due piattaforme, quelle dei sindacati e dei gruppi facebook, per una nuova legge previdenziale sono molto simili e alla senatrice che si è soffermata per più di un’ora a discutere con i lavoratori e che si è presa l’impegno di portare avanti le istanze dei cittadini.

Quello che è assolutamente mancato sono stati i gruppi politici della maggioranza e dell’opposizione e soprattutto i media. E’ mai possibile che questa lodevole iniziativa molto pubblicizzata sul web non interessi? Evidentemente persone che vengono da tutt’Italia, sobbarcandosi centinaia di km e che si propongono in maniera civile, ordinata e seria non fanno notizia. Se invece ci fossero stati scontri o violenze, allora si fionderebbero sul posto decine di troupe di svariati canali televisivi che avrebbero ripreso in diretta l’avvenimento.

Ultime novità Riforma Pensioni 2021: i media assenti

Purtroppo in quest’Italia veniamo bombardati da fatti di cronaca nera come uccisioni, femminicidi, persone scomparse, scontri di piazza, morti, e poi notizie sul coronavirus con esperti di tutte le materie. Su questi argomenti ci sono pagine e pagine di giornali e trasmissioni televisive che occupano l’intera giornata e che iniziano già alle 9 di mattina e si protraggono fino a sera inoltrata. Casi di cronaca nera come l’uccisione di Yara Gambirasio o Sarah Scazzi o ancora prima il delitto di Cogne hanno imperversato sulle pagine dei giornali e soprattutto nei canali televisivi per mesi se non per anni.

Per non parlare dei politici. Affermazioni estemporanee magari fatte camminando con i giornalisti che gli corrono dietro o semplici “alzate di sopracciglio” vengono enfatizzate molto più di divi del cinema o dello sport. Ricordo una quindicina d’anni che mi trovavo in Olanda ad Amsterdam e la persona che era con me ad un certo punto mi disse: ”vedi quel signore che cammina da solo tranquillamente per la strada è il Primo Ministro Olandese”. Dopo circa un mese sono andato a Roma per lavoro e ad un certo momento sento decine di sirene impazzite e macchine con lampeggianti che sfrecciano per la città. Impaurito ho chiesto subito cosa fosse successo. La risposta arrivò subito da un passante: “Niente, è Berlusconi che passa con la scorta”.

Ecco questo è un esempio di come siamo fatti in Italia e quanta strada ancora dobbiamo percorrere per essere considerati un Paese civile. Una manifestazione pacifica di lavoratori che parla di pensioni e che portano avanti istanze che riguardano milioni di lavoratori, per un certo tipo di politica e per certi organi di stampa interessano molto, molto relativamente. Se invece fosse passato un Ministro o un leader politico avrebbe avuto decine di microfoni sotto il naso. Povera Italia.

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Mauro Marino

Ha iniziato giovanissimo a lavorare in ambito pubblicitario presso il quotidiano il Piccolo di Trieste. Successivamente ha ricoperto il ruolo di Funzionario Tributario occupandosi prevalentemente di contrattualistica. Andato in pensione ha approfondito le tematiche economico previdenziali di cui si occupaattivamente sia nel suo blog mauromarinoeconomiaepensioni.com sia collaborando con numerose testate on line.

Questo articolo ha 9 commenti

  1. Domenico Di Noia

    Il fatto che la stampa non sia una stampa libera mi sembra un fatto dramnaticamente acquisito e di cui la stampa stessa dovrebbe vergognarsi.
    Ma non lo faranno.
    I politici? Sono anni che non votiamo e non sono popolarmente legittimati.
    Ma continuano a parlare senza, spesso, neppure essere ascoltati.
    Non esiste una vera volontà di governare.
    Quando questo accade, si verifica solo a favore dei poteri forti.
    Sono stati capaci di trasformare uno stato di diritto in uno stato contabile.
    Sono incapaci di una vera lotta all’evasione fiscale……e la malavita, nel senso più lato del termine ci sguazza e se la ride.
    Quanto ai contenuti?
    POVERI NOI.
    Sono riusciti a farci stancare di parlare, di di scrivere e di agire.
    Bravi!!!

    1. Luca

      110 con LODE

  2. PAOLO Prof

    Marc ti correggo; di quella del 24 non ne ha parlato nessuno tranne questo sito; di quelle del 26 ne parlano eccome; cabina di regia al ministero etc; ma sui licenziamenti alcune categorie si, alcune no; problema pensioni: per loro non è un problema , la legge fornero esiste e fa comodo all’europa e c’è il famoso ricatto: vuoi i soldi del ricovery found; dai piena attuazione alla legge fornero, così ieri abbiamo festeggiato i pensionati della scuola; è gente che ha 1-2 anni più di me e a metà agosto avrei 101 ma sono del 60 e me la prendo in culo; tutti moriremo, me compreso, ma quando mi alzo la mattina ho la coscienza a posto, il mio dovere lo faccio, tutto qui

    1. Marc

      Paolo Prof, è proporio quello che ho evidenziato, nelle manifestazioni del 26 era ricompresa anche la richiesta sulle pensioni ma questa non è stata registrata in nessun passaggio sui media.
      il fatto che il Governo (credo più che altro il PD e qualche altro dogmatico europeista) ritenga chiuso il discorso applicando la Fornero non vuol dire che la stessa non debba o non sia stata messa in discussione.
      Infatti è stata messa in discussione dai partiti che ha incrementato moltissimo i propri voti nel 2018 e che infatti sono andati al governo M5S e Lega che nel proprio programma avevano proprio il superamento della riforma Fornero con 41 per tutti e quota 100 “vera”.
      Il programma di quelle forze politiche tra cui la lega e FDI che hanno acquisto forza nel frattempo è ancora superare la Fornero pur essendo dovuti passare da una raffazzonata ed iniqua quota 100.
      Quindi io suggerirei al Governo di non considerare proprio chiuso il discorso pensioni perchè ci sono forze politiche importanti a favore di una riforma e soprattutto c’è tutta quella parte dei votanti del 2018 che credo e spero non si darà per vinta e farà le sue valutazioni.
      Infine credo che finché la problematica non verrà evidenziata dai media, e su questo credo chi i sindacati abbiano gli strumenti per agire, il Governo non si muoverà.
      Comunque ora che sulle problematiche più stringenti relative al blocco dei licenziamenti sembrano aver trovato un accordo spero che si passi a trattare seriamente sul problema pensioni

  3. PAOLO Prof

    purtroppo è l’amara realtà; hanno già deciso che dopo la quota 100 si torna alla legge fornero così dai 38 di contributi si passa ai 42 anni e 10 mesi per gli uomini; svegliatevi sindacati, mentre voi dormite e ve ne fregate la gente muore perchè non ce la fa più; tutti moriremo, voi compresi; chi con la coscienza a posto e chi senza; svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa branco di ……………………

  4. Salvo

    Ben detto Mauro lastrucci…
    È quello che dovremmo fare, invece che postare ripetutamente ca…..te in post ed alimentare visibilità agli editorialisti e giornalisti da strapazzo.
    Dovremmo spaccare tutto e non solo….

  5. Don62

    Purtroppo è un’amara realtà! Questioni che riguardano milioni di persone passano in secondo piano, mentre se fosse stato un politico, ci sarebbe stata ressa pure senza mascherine!
    E la questione della riforma delle pensioni rimane in stand by!
    Che VERGOGNA!

  6. Marc

    E’ vero, l’assenza di notizie o solo di richiami alla manifestazione del 24/6 sulla stampa è una cosa che ho notato subito, ma quel che è peggio è una cosa che si è ripetuta anche per le manifestazioni del 26/6 scorso organizzate dai sindacati.
    Sui media è stato data qualche notiza delle manifestazioni ma sul problema pensioni neanche una parola.
    Credo che gli uffici stampa dei sindacati dovrebbero provvedere a dare il giusto risalto anche a questa richiesta oltre che alle altrettanto giuste relative al blocco dei licenziamente e degli ammortizzatori sociali. Nelle notizie sono passate solo queste ultime rivendicazione, se non si riesce a riportare un po’ più in voga il dibattito sulle pensione credo che le chances di essere presi in considerazione siano quasi nulle.

  7. MAURO LASTRUCCI

    Buongiorno purtroppo anche i media sono in mano alla politica e gli dicono cosa far vedere e cosa non far vedere, Se vuoi che la notizia venga divulgata l’unica soluzione è spaccare tutto altrimenti non ti considera nessuno .

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