Al momento stai visualizzando Pensioni anticipate 2021, svelati i piani di Draghi: No quota 100 e flat tax

Pensioni anticipate 2021, svelati i piani di Draghi: No quota 100 e flat tax

Le ultime novità sulle pensioni anticipate giungono dalle ultime parole provenienti da Riccardo Molinaro, capogruppo della Lega alla Camera, che ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso della trasmissione ‘L’Italia s’é desta’ ha riassunto quanto é emerso nei colloqui con il neo premier Draghi che circa gli investimenti hanno convinto l’esponente leghista, mentre sulla tematica pensioni pare non aver molto gradito alcune considerazioni in merito a Quota 100 ed alla flat tax. I dettagli ad oggi 17 febbraio 2021.

Pensioni 2021: Molinari svela le intenzioni di Draghi: addio Quota 100 e no flat tax

Così Molinari, ripreso da Adnkronos, pare aver scoperto le carte sulle intenzioni di Mario Draghi circa le risorse da spendere relativamente al Ricovery Fund e relativamente al comparto previdenziale. Il capogruppo alla Camera leghista é diviso tra soddisfazione e perplessità, esce dunque emotivamente ‘diviso a metò’ dai primi colloqui: Nei colloqui privati Draghi ci ha convinto, ci ha parlato di sburocratizzazione degli appalti sul modello Genova per far partire investimenti pubblici e creare maggiore occupazione, ci ha parlato di un Recovery Fund speso guardando agli investimenti produttivi, ha detto che non toccherà il Titolo V della Costituzione, ha detto che non aumenterà le tasse e non ci sarà la patrimoniale”.

Poi ha specificato a Radio Campus: “Ovviamente ha detto anche cose che non ci piacciono, ha detto che non sarà rinnovata Quota 100 e che non ci sarà la flat tax. Nei partiti sono state scelte figure di competenza, li ha scelti comunque Draghi anche i ministri politici. Noi abbiamo solo detto che avremmo gradito il ritorno dei ministeri di Turismo e Disabilità, ma è stato Draghi a decidere chi e dove”.

Pensioni invalidità, cosa cambierà ora con l’ottenimento del ministero della disabilità?

In molti se lo chiedono, La Lega aveva chiesto un gradito ritorno dei ministeri della disibilità, ora che questo é stato affidato alla leghista Erika Steffani, tanti disabili si chiedono cosa accadrà e soprattutto se vi saranno possibilità circa l’aumento delle pensioni di invalidità.

Ricordiamo infatti che sia gli invalidi parziali quanto quelli totali che hanno un patner che lavorano, avendo dovuto cumulare i redditi e superando la soglia limite indicata in 14.447 euro, sono rimasti senza aumento e dunque ai precedenti 286 euro, ragion per cui confidano oggi più che mai, sotto il Governo Draghi che qualcosa possa cambiare e che le maglie per ottenere l’aumento diventino più larghe. Vi anticipaimo che abbiamo provato a contattare il neo ministro per la disabilità, ma siamo ancora in attesa di poterci confrontare proprio sulle intenzioni del Governo cira l’auemnto delle pensioni di invalidità. Sarà certamente nostra cura informarvi sugli sviluppi. Voi avete speranze che qualcosa possa mutare per gli invalidi al momento rimastri fuori dagli incrementi?

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 9 commenti

  1. PIETRO62

    Dopo 40 anni di contributi si ha diritto alla pensione, senza ulteriori finestre, finestrine e qualsivoglia ritardo. Mentre ai nostri cari politici bisogna elevare gli anni contributivi per garantirsi la pensione, diciamo intorno ai 35. Inseriamo pure un tetto massimo per la pensione che non può superare 5 volte la pensione di un metalmeccanico. Iniziamo a levare tutti quei privilegi che negli anni si sono distribuiti.

  2. Grazia

    41 anni per gli uomini e 40 per le donne credo siano più che sufficienti per poter andare in pensione… o stanno aspettando che moriamo tutti per non pagare più le pensioni a nessuno? Inoltre non è giusto stravolgere unilateralmente un contratto di lavoro che ai miei tempi permetteva, su base volontaria,di andare in pensione anche con soli ( si fa per dire ) 35/36 anni di servizio) … i sindacati dove erano? È ora di far valere i nostri diritti. Ora basta!!!!

  3. Rinaldo

    Ho 66anni devo lavorare ancora in un parcheggio adibito a laereporto di Malpensa ho aperto il partita Iva ad agosto e da Ottobre non lavoro con la storia degli fateci non ho ricevuto niente sono 5 mesi che non lavoro perché è tutto bloccato i bonus vanno dati a tutti quelli che sono in difficoltà non escludendo quelli che non hanno ateco chenon corrisponde

  4. Roberto

    Raga, ho deciso, non sopporto più questa attesa per sapere che fine farà la mia pensione. Lo stress dovuto è troppo e mi uccide. Ho 61 anni e 42 anni di contributi versati, l’ambiente di lavore è diventato insopportabile. La vita è una sola. Domani mi licenzio. Certo dovrò fare sacrifici, cercare qualche consulenza, ma basta con questa storia.

  5. Fausto Stocco

    41 anni di contributi..senza SE senza MA. Più che sufficienti. Per andare in pensione.

    1. Ninny

      D’accordissimo ✌

  6. ANTONIO DAMIANI

    SE A 55 56 ANNI NON SI TROVA LAVORO VERSAT0 28 ANNI DI CONTRIBUTI MI RITROVO SENZA LAVORO IL GOVERNO DEVE PRENDERE PROVVEDIMENTO PER NOI CHE SIAMO ESCLUSI DAL LAVORO E NON RIUSCIAMO AD ARRIVARE ALLA PENSIONE

  7. Doris

    Mi auguro la ministra x le disabilita pensi a noi quello che non ha fatto a suo tempo il governo di prima

  8. Pietro

    Per quando riguarda per l’aumento di pensione per gli invalidi civili sia totali che parziali che sia presa una strada giusta, altrimenti si ritorna sempre a capo

Lascia un commento