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Riforma pensioni 2021, ultime oggi 17 novembre: basta menzogne su quota 41

Le ultime novità al 17 novembre sulla riforma pensioni e nello specifico sulla quota 41 giungono post intervista rilasciataci dall’Onorevole Claudio Durigon. Immaginavamo che le parole pronunciate dall’ ex sottosegretario al Ministero del Lavoro del Governo giallo-verde, non sarebbero passata inosservate agli occhi dei precoci, che a lungo avevano creduto a quella promessa relativa alla quota 41, poi sostituita, per mancanza di risorse con la quota 100. Ecco allora le ultime considerazioni che sono arrivate da Giuseppe, un nostro lettore, che lasciandoci un lungo ed articolato commento, si é rivolto direttamente all’onorevole chiedendo spiegazioni e anche maggiore rispetto per chi aveva votato Lega, sperando nella quota 41 mai arrivata, e per i futuri elettori. Le sue rimostranze che coincidono con quelle di numerosi altri lavoratori precoci.

Riforma pensioni 2021, un lettore scrive a Durigon: basta menzogne

Così Franco Giuseppe, rivolgendosi a Durigon dice “Basta !! Onorevole Durigon, Basta con le menzogne”, poi elenca quattro punti che lo portano a sostenere la tesi che non si sia agito per il bene dei lavoratori precoci, ma solo per fini elettorali, rendendo quella promessa di una possibile quota 41 per tutti senza se e senza ma, in realtà vuota.

Così esplicita nel primo punto Giuseppe: “Prima delle elezioni del 2018 si sapeva che soldi per allargare a dismisura le maglie di accesso alla pensione erano di difficile reperimento e nonostante tutto la la Lega e il M5S avevano promesso la 41 xtutti e moltissimi elettori vi hanno votati per quello, prendendo quindi voti sia dai possibili 41isti sia dai quota 100 che si sarebbero comunque anche loro risparmiati di non arrivare ai 43 della Fornero. Ribadisco: Nonostante si trovassero in una condizione economica di gran lunga migliore del 2011 della Fornero, hanno partorito una misera quota 100 che è ormai appurato ha fatto contenti solo chi ci è potuto rientrare

Poi prosegue Giuseppe facendo notare come in realtà nella riforma pensioni siano venuti meno altre misure fondamentali, come quella relativa alla salvaguardia degli esodati. Nulla si é fatto anche per risolvere il calvario degli esodati, che a distanza di anni e di promesse, continuano ad essere senza lavoro e senza stipendio, sospesi in un limbo: “I 6000 esodati sono rimasti ancora esodati e se la Fornero aveva sbagliato è ancora più grave che a distanza di anni anche il governo gialloverde se ne sia fregato”.

Pensioni anticipate, i 41isti non ci stanno: Quota 100 non é servita, noi beffati

In seguito Franco Giuseppe puntando il focus proprio sull’amarezza di quanti hanno già alle spalle 41 anni di contributi, scrive al terzo punto: “I 41isti, dopo aver dato il loro voto a chi gli aveva promesso la pensione, sono rimasti fregati e anzi, han visto andare in pensione chi ha lavorato meno e versato meno contributi.

Nei tre anni della quota, moltissimi lavoratori sono comunque andati con la Fornero. Che vantaggio hanno avuto costoro dall’aver votato Lega ? Nessuno, solo umiliazione. In questi tre anni migliaia e migliaia di lavoratori sono stati ancora soggetti alla legge Fornero che non è mai stata cancellata ed è l’unica legge in vigore perchè la quota 100 non è una legge ma un’opzione per pochi fortunati. Infine nel quarto punto il nostro lettore fa una domanda, retorica ci vien da dire, a Durigon. Ve la riproponiamo.

Riforma pensioni 2021: Durigon ma davvero pensa che crederemo ancora alle favore?

Così conclude Franco Giuseppe: “Sig. Durigon, mi spiega il vostro modo di governare? Prima promettete e poi scoprite che soldi non ce ne sono ma nello stesso tempo siete convinti che il futuro sarà roseo e potrete fare quello che avete promesso tre anni prima. Salvo scoprire poi che il futuro non è poi così roseo, anzi siamo in piena pandemia con un cataclisma economico senza precedenti e Lei vuole ancora abbindolare gli elettori promettendo quello che non siete riusciti a mantenere in una situazione economica nettamente migliore ? Non siamo proprio tutti, tutti, dei calamari. E’ indecente prendere in giro chi sta peggio di Lei

Ci rendiamo conto che il commento scritto dal nostro lettore, seppur pubblicabile in quanto scritto senza offese nei confronti di nessuno, sia carico di rabbia ed amarezza. Quella frustrazione che ha portato a scrivere in modo critico e duro nei confronti dell’onorevole, anche se pensiamo che Durigon possa comprendere le parole qui pronunciate, derivanti più che altro dallo sconforto di chi si é visto arrivare ad un passo dalla pensione e poi per una misura mancata, la quota 41 appunto, non ha ancora avuto la fortuna di raggiungerla.

Vi é da dire che altri lettori, invece, hanno espresso gratitudine a Durigon, chiedendo di portare avanti la battaglia sulla quota 41 ed hanno ringraziato la Lega per aver dato vita alla Quota 100.

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Erica Venditti

Mi chiamo Erica Venditti, classe 1981. Da aprile 2015 sono giornalista pubblicista Scopri di più

Questo articolo ha 19 commenti

  1. Mauro

    La lega perderà. Moltissimi voti
    Per la bugia “41 senza se e senza ma”

  2. Mauro

    Bravo, pienamente d’accordo

  3. gian

    la lega è una banda di ariafrittaioli, buoni, e neanche tanto, solo a fare opposizione raccontando favole.

    1. Ale

      Le sarei grato sig. gian mi suggerisse un’altra banda alla quale fare affidamento per avere maggiori certezze, equità e sicurezza, e magari nel dettaglio sarebbe utile conoscere come questa altra banda, sicuramente più sensibile a noi lavoratori , ci possa aiutare ad avere una vita più serena da pensionati.
      Sono molto confuso in mezzo a così tante bande.
      Intanto per altri 3 anni , per chi è già in pensione o ci andrà, c’è chi ha già assicurato nel decreto che non sarà rivalutato niente dell’assegno mensile e non mi sembra sia la banda a cui fà riferimento.

      1. Franco Giuseppe

        Sig. Ale, sulla moralità dei politici che siedono sugli scranni del potere sono d’accordissimo con lei, non se ne salva uno. Detto questo però voglio esprimere il mio modesto e insignificante pensiero su quanto accaduto sul tema pensioni negli ultimi 10 anni, non volendo partire dalla riforma Dini di 25 anni fa. Premetto che non farò nomi di partito. Nel 2010 esisteva la riforma Sacconi-Brunetta che aveva portato la data di pensionamento a 41 anni, finestra compresa, senza limiti di età. Il 2011 vede il paese in una situazione difficile dal lato economico e lo spread, ( gli interessi sul debito pubblico ), schizzare alle stelle. Chi ci aveva portato a quel punto ? Cade il governo e non riuscendo a formare una nuova maggioranza le soluzioni sono due: O elezioni o governo tecnico. Si sceglie la seconda ipotesi e nasce il governo Monti con chi ci sta. Chi aveva contribuito a portare il paese sull’orlo del fallimento scappa all’opposizione. Si sa, fare manovre lacrime e sangue non giova a nessun partito politico. Nacque cosi, sul tema pensioni, la riforma Fornero e sappiamo tutti come è andata e quanti malumori ha creato. Nel 2013 dopo elezioni vinte da nessuno si crea un governo pasticciato e fino al 2018 si cambiano continuamente soci. Bene o male l’economia si è stabilizzata pur con grandi sacrifici, ma le casse dello stato, lo sanno tutti, piangono ancora. Soldi non ce ne sono e fare promesse mirabolanti è una presa per i fondelli. Il debito pubblico è sulle spalle di ogni cittadino italiano che ha un debito di 40.000 euro a testa, neonati compresi.
        Che senso ha fare una riforma pensioni iniqua, ingiusta e a tempo determinato che favorisce chi ha lavorato meno e versato meno contributi, lasciando al lavoro persone più anziane e altre che hanno lavorato molti anni di più ?
        Ritornando all’Onorevole Durigon, sembra nato ieri: “Ho promesso la 41 x tutti ma non sapevo che soldi in cassa non c’erano”. Non sapeva nemmeno che dopo i tre anni della quota 100 si ritornava a bomba alla Fornero nella sua interezza creando così uno scalone allucinante.
        Ora, mi dica Lei Sig. Ale, ma possiamo farci governare da gente come costui ? C’è anche di peggio, ma incominciamo a eliminarne qualcuno e poi si vedrà. Qui c’è gente che bacerebbe i piedi di personaggi simili soltanto perchè lo ha favorito a discapito di molti altri suoi colleghi di lavoro. E non è un bel vedere, anzi, proprio un bruttissimo spettacolo.

      2. Salvatore (primo)

        Bravo, ben detto!
        La Lega Salvini non sarà una congrega di educande ma rimane il fatto che è stata la sola “banda” a fare qualcosa sul fronte pensioni per i lavoratori.
        Gli altri invece hanno fatto eccome: la Fornero, vera panacea e regalo per chi ha lavorato una vita e il PD di oggi che non farà proprio niente portando avanti proroghe ridicole come l’opzione donna (costosissima per le lavoratrici) ma non darà un Euro ai pensionati al minimo ad esempio.
        Forse la gente dovrebbe mettersi comoda e riflettere prima di aprire bocca…

      3. gian

        signor ale ,
        a me basterebbe che non mi venissero raccontate balle , buone solo per raccogliere voti.
        e questa l’ha fatto, e lo fa da sempre, la BANDA della lega, non altri.

    2. Daniele

      Un stato che consente di fare politica e coprire ruoli governativi a gente come matteo Salvini meloni matteo Renzi silvio Berlusconi maria gelmini la Carfagna come nel passato a bertinotti d’alema occhetto di democratico ha ben poco come gli stessi elettori culturalmente di politica sono analfabeti

  4. Antonio Trimarchi

    Quota 100 è stato uno schiaffo a chi sperava in quota 41 e rimane una manovra ingiusta che favorisce chi ha lavorato di meno. Che senso ha non permettere a chi ha 61 anni e 41 anni di contributi versati, di ritirarsi mentre lo si permette a chi ha 62 anni e versato solo 38 anni di contributi (ottenuti magari riscattando anche qualche anno di corso di laurea)? Chi ha lavorato 41 anni e non ha ancora 62 anni, sempre che non abbia vuoti contributivi, ha iniziato a lavorare come minimo a 20 anni e come massimo ha conseguito un diploma che difficilmente potrà fargli ottenere una pensione d’oro! Sarei curioso di conoscere la posizione contributiva dei genitori di Salvini e Di Maio …

    1. Salvatore (primo)

      Signo Antonio, sicuramente quota 100 non è stata pienamente giusta e poteva essere migliorata a quota 41 se la cara Europa, con il beneplacito del nostro Presidente della Repubblica, non avesse puntato i piedi mettendo paletti a non finire a chi stava cambiando qualcosa e prospettava una riforma strutturale più equa nell’immediato futuro.
      Piangere adesso perché quota 100 non esiste più e non sarà fatto nulla nel senso di una riforma più umana (me lo lasci dire) dell’attuale legge Fornero è se permette puerile.

  5. Paolo

    Buongiorno ,portare avanti quota 41 è il minimo che possa fare dopo quota 100 ….

  6. Pieffe64

    purtroppo la politica sul tema delle pensioni continua a vivere alla giornata…. la vera riforma è ancora quella della Fornero e da allora solo parole o provvedimenti “una tantum” che accrescono la frustrazione e la delusione nella stragrande maggioranza dei lavoratori che non ne possono beneficiare e che continuano a non poter pianificare serenamente il loro futuro in modo differente rispetto a quello loro riservato nel 2010.

  7. Franco Giuseppe

    Sig.ra Erica, la ringrazio per aver messo in risalto il mio commento ma vorrei fare alcune puntualizzazioni:
    Io non sono un precoce ad un passo dalla pensione ! Io sono in pensione da luglio di quest’anno con la legge Fornero con 43,2 anni di contributi, che era poi il mio obbiettivo ultimo, avendo un lavoro gratificante e non intenzionato a subire penalizzazioni. Ho sempre criticato la quota 100 per la iniquità che colpiva la stragrande maggioranza dei lavoratori, soprattutto per quelli che lavorano da più anni e hanno versato contributi maggiori. Non si può girarci intorno alla questione fondamentale che ha creato la quota 100: Che equità e giustizia c’è a mandare prima in pensione chi ha lavorato e versato meno ? Che obbligo hanno verso lo Stato gli altri lavoratori a lavorare e versare più contributi ?
    L’intervista all’ “onorevole” Durigon mi è sembrata più un altro dei suoi comizi. Bisogna rendersi conto e leggerla per quello che è: ” Abbiamo promesso la 41xtutti ma abbiamo scoperto che non c’erano abbastanza soldi e quindi abbiamo favorito chi ha lavorato meno”. Quindi, a meno che non vogliamo credere che i governi precedenti siano stati composti da partiti sadomasochisti, a cui piace perdere consenso, perdere le elezioni e punire i propri elettori, sapevano tutti che soldi per le pensioni non c’erano, tutti tranne Durigon e la Lega. Arrivati al governo, loro che sono decenni in politica, hanno scoperto che ahimè, non ci sono soldi per fare quello che hanno promesso e quindi “facciamo qualcosina, che è sempre meglio che niente e contemporaneamente facciamo una porcata come la quota 100, iniqua e ingiusta verso chi non ci rientra e verso chi ha lavorato di più e la facciamo a tempo così alle prossime elezioni spariamo la nuova promessa e i calamari ci rivotano”. Anche se sono già in pensione e la questione nello specifico non è più di mio interesse, non intendo essere preso in giro più di quanto lo sia già stato e la mia rabbia si unisce a quella di tutti quei lavoratori che in questo triennio sono stati OBBLIGATI a subirsi ancora la Fornero andando in pensione con i 43 dell’anticipata o con i 67 della vecchiaia. A loro nulla è stato concesso, non dico fino a 5 anni di anticipo ma nemmeno i tre mesi della finestra che abbiamo dovuto lavorare ugualmente, pena mancato stipendio o assegno pensione. E all’orizzonte ……. ? Lo scalone. Forse anche questo Durigon e Salvini non se ne erano accorti e non sono meglio della Fornero, perchè loro, appunto, si sono trovati in un momento economico di gran lunga più favorevole, non hanno dovuto salvare un paese dal default da loro creato e non hanno avuto a che fare con un problema sanitario nazionale.
    Mi scuso per la lungaggine ed un abbraccio ( metaforico) a tutti i lavoratori.

    1. Erica Venditti

      Grazie a lei…la considerazione su quanti si sono visti sfuggire la pensione, era generica cmq…mi riferivo a tutti i quota 41 che la pensano come lei…

    2. max

      Se vogliono i soldi li trovano..

  8. claudia

    Mi dispiace che il Signor Giuseppe ha creduto alle troppe favole della lega ma era prevedibile!!! Sono solt anto parole, parole e promesse non solo nel 2018 ma anche con le regionali vedi Umbria………e altre regioni cadute ai suoi piedi e alla grezzaggine della Meloni. Nel frattempo noi siamo ad aspettare qualcosa che ormai sembra utopia. Per non parlare dei giovani che avrebbero dovuto prendere il ns posto anzi, no uno, ma uno e mezzo, a me a questo punto mi conviene attendere la Fornero…roba da non credere se ancora andiamo avanti con quote tipo 36 anni di contributi e 64 di eta’………Ma 40 o 41 non vi bastano dovremmo essere apprezzati per avere una formazione che non vale quanto quella universitaria…….Ma e’ esprienza e umanita’….rapporto con la popolazione e via dicendo Vedi gli Enti locali… piccoli comuni…ecc

    1. Franco Giuseppe

      No, non ho mai creduto nelle favole. Infatti ho sempre dichiarato che il mio lavoro era così gratificante che mi sarebbe dispiaciuto andare in pensione in anticipo e dunque non lo avrei mai fatto. Non ho mai commentato per interesse personale ed esclusivo, i miei commenti erano sempre rivolti verso la inopportunità della quota 100, della sua iniquità e di quei lavoratori presi nuovamente per i fondelli. C’è chi commenta per interessi personali ( tipo: Che fortuna che ho avuto, voterò Lega finchè campo ) e chi invece chiede giustizia ed equità. Poi personalmente non sono stato preso in giro perchè alle fandonie di qualche politico non ho mai creduto.

  9. marco

    ma perchè qualcuno credeva ancora nelle streghe ?

    1. Mauro

      I soldi usati per il reddito di cittadinanza
      Potevano essere usati per “41senza se e senza ma”.

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