Oggi 7 novembre 2019 le ultime notizie sulla riforma delle Pensioni riguardano in particolar modo l’Opzione donna, con un nuovo appello da parte del gruppo facebook ‘Comitato Opzione Donna Social‘ a lottare e “scendere in campo”. Vediamo le parole scritte da Orietta Armiliato per spronare tutte le donne.
Ultime novità Riforma Pensioni: l’appello di Armiliato del Comitato Opzione Donna Social
Armiliato scrive: “Siamo tutti capaci a dimostrare la nostra disillusione, il nostro sdegno e la nostra indignazione, poiché nella bozza del testo della legge di bilancio, oggi al vaglio delle commissioni, non avete trovato rispondenza con il vostro desiderata previdenziale, tutti bravissimi….a parole, però! Ora: stante che il parlamento ancora non ha avuto modo di esprimersi sulla proposta poiché il giorno 5 Novembre vi é stato lo “start” ma la manovra di fatto non è ancora entrata nel vivo e lo farà solo dopo l’11 Novembre pv., vale anche ciò che esprimeranno le opposizioni e, a ragion del vero, da quanto apprendiamo dai media, anche da parte di taluni componenti di peso della maggioranza, ci sono pareri discordanti su più di uno dei provvedimenti in questione.
Quindi, non capisco chi, remissivamente, anche da questa pagina, comunica il suo atteggiamento supinamente affranto tipo “aspetteremo pazientemente il nostro turno”. Ma proprio per niente! Niente di più sbagliato! È proprio adesso, visto che finalmente si “conoscono le regole” di questo “gioco” che bisogna scendere in campo e giocarsi la partita, fino all’ultimo minuto e se necessario anche approfittando dei “minuti di recupero” e, francamente, non pensavo di doverlo qui, oggi, rimarcare.
Dunque, in sintesi: guardare al passato dovrebbe aiutarci a non rifare i medesimi errori e dovrebbe illuminarci circa le vie da percorrere e non dovrebbe, come invece accade frequentemente, essere fonte di astio, malevolenza, cattiveria, malignità, rancore, livore e…chi più ne ha ne metta ma, le iniquità rilevate nella proposta del Governo, dovrebbero essere stimolo e dunque motore per mettere in atto i necessari aggiustamenti e/o cambiamenti”.
Ultime notizie su Pensioni Opzione Donna: le parole di Armiliato
Armiliato poi continua: “Se le donne hanno avuto nel passato la possibilità di andare in pensione con 14 anni e poco più di contribuzione o se fino a otto anni fa raggiungevano la quiescenza a 60 anni di età o ancora se qualcuno può usufruire di una legge sperimentale oggi proposta per essere prorogata con il deplorevole sistema del “di anno in anno”, non dobbiamo e non possiamo guardare a loro malevolmente perché riescono ad accedere alle varie misure stando al testo bozza ma, piuttosto, impieghiamo le nostre energie trasformandole in positivo, per far sí che le situazioni evolvano e migliorino.
Sono convinta che la questione che ci si dovrebbe porre é contenuta nella bontà della frase che John Fitzgerald Kennedy pronunció il giorno del suo insediamento alla Casa Bianca, ovvero: ”Non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro paese” che più semplicemente nella fattispecie, potrebbe suonare così: “non guardate che cosa il vostro paese ha fatto per le donne o comunque per i lavoratori in altre stagioni ma piuttosto guardiamo a cosa può fare oggi con i nostri suggerimenti, le nostre esperienze, ed il nostro supporto”
Sí, il NOSTRO quindi anche il TUO! – continua Armiliato lanciando l’appello- Scrivi, contatta i membri delle commissioni, dei componenti dei partiti sia di maggioranza sia dell’opposizione, contatta gli esponenti del governo, quasi tutti hanno un profilo FB e tutti hanno un indirizzo e-mail: da parte mia garantisco che ho mosso e sto muovendo tutti i mari e tutti i monti possibili. Ecco: fallo anche tu, dal nulla e da solo, non viene niente…alla nostra età avremmo dovuto averlo già imparato e…da tempo”.
Sono felice di apprendere che anche la Armiliato si sia resa conto di questa situazione ed abbia cambiato registro e rilancia alla opzione permanente. Nel 2017, ricordo bene, era di tutt’altro avviso, anzi solo social. Meglio tardi che mai.
Comunque le donne sanno loro quello che vogliono è cosa si giusto per loro e lo hanno dimostrato.
Le donne “tutte” dovrebbero poter scegliere di andare in pensione a partire, x es., dai 60 anni di età con un minimo di 35 anni di anzianità contributiva, a “prescindere” dalla tipologia di lavoro svolto e senza penalizzazioni.
Chi volesse, tuttavia, potrebbe restare e andare più tardi, ricevendo una pensione più alta avendo versato
più contributi.
Basta con il deplorevole sistema della proroga di Opzione Donna di anno in anno. E’ deplorevole, ingiusto e mortificante. Le donne vogliono la proroga di tale misura al 2023. E’ doveroso che i politici provvedano in tal senso