Pensioni anticipate con Indcom: strutturale dal 2019, Inapi chiede rientrino 2017-2018

La Legge di Bilancio 2019 rilancia dopo due anni di stop, l’indennizzo per chi chiude la propria attività commerciale, rendendo di fatto la misura strutturale dal 1° gennaio 2019, creando purtroppo, a causa di un’interpretazione ‘particolare’ della circolare 77 del 24 maggio 2019 alla legge 145/2019, nuovi esodati. La pensione Indcom, nota come ‘rottamazione licenza commerciale‘ é una specie di scivolo pensionistico, un indennizzo mensile, che accompagna i commercianti che hanno chiuso la propria attività alla pensione.

La misura che é nata con il dlg 207/1996, inizialmente era temporanea è stata prorogata retrottivamente nel corso degli anni per interrompersi a fine 2016, in quanto nel 2017 non vi è stata alcuna proroga. Nel 2019, tutto sembrava essere tornato alla normalità per i commercanti incappati nel fallimento, ma in realtà la legge di bilancio 2019 nasconde un paletto insidioso che sta portando al rigetto di moltissime domande di indennizzo. In quanto come spiega il comunicato diffuso dalla Direzione nazionale del patronato Inapi questi lavoratori che hanno cessato l’attività nel biennio 2017/2018 sono gli unici ad essere stati tagliati fuori da una stortura insita nella ldb 2019. Seppur, spiega il Presidente Domenico Cosentino, che ha deciso di appoggiare, condividendole in toto, le rimostranze del Comitato esodati indennizzo Commercianti, abbiano versato alla stregua dei colleghi un contributo aggiuntivo dello 0.09% nell’arco della proria vita lavorativa proprio per salvaguardarsi dal sopraggiungere di eventuali chiusure. Ed ora, paradossalmente non possono giovare di tale indennizzo. Vediamo dettagliatamente le ragioni

Pensioni Indcom, chi ne avrebbe diritto e quale il ‘nuovo’ paletto ?

L’ultima legge di bilancio N.145/2019 ha ripristinato la concessione dell’indennizzo cessazione attività (un contributo di 513.00 euro al mese) che ha lo scopo di accompagnare il cessante all’età della pensione e che viene riconosciuto in base ad alcuni specifici requisiti (chiusura attività, riconsegna licenza commerciale, e requisiti anagrafici, 57 anni per le donne, 62 per gli uomini). La circolare 77 del 24 maggio corrente l’Inps ha deciso, dandone una sua interpretazione, che il beneficio sarà riconosciuto solo alle chiusure a decorrere dal 1 gennaio 2019, nonostante i commi 283/284 lasciassero intendere diversamente, fanno presente dal Comitato Eodati Indennizzo Commercianti.

Come si legge dal Comunicato Inapi, ripreso stamane già da Adnkronos ed Il Tempo, “Il nodo del dibattito consta proprio nell’interpretazione illogica che la circolare Inps suddetta dà del testo di legge, prevedendo che la misura possa essere usata solo da «coloro che cessano l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019». Il testo della legge specifica unicamente che l’indennizzo è previsto «a decorrere dal primo gennaio 2019», senza, purtroppo, esplicitare eventuali retroattività. Lasciando nel limbo, senza reddito da lavoro né indennizzo, appunto coloro che hanno avuto la sfortuna di chiudere l’attività nel biennio precedente”. Purtroppo, spiegano i lavoratori, nella Legge di bilancio non viene menzionata alcuna data, e le domande vengono rigettate a causa di questa specifica non molto chiara.

Inapi, chiede estensione dell’indenizzo al 2017-2018

Domenico Cosentino, dalla sua, ha offerto totale appoggio alla causa che ritiene più che legittima, affinché venga ridata la giusta dignità a tutti quei lavoratori che già sono provati dal ‘fallimento’ della propria attività commerciale e che non meritano certo ‘oltre il danno, anche la beffa’

Non possono esistere dice, cittadini di Serie A o B, eccovi il suo pensiero: “Il rischio del non vedere sanata tale stortua sarebbe per l’ennesima volta- dice Domenico Cosentino, di creare disuguaglianze all’interno della stessa categoria di lavoratori, alcuni fortunati avranno l’indennizzo, cittadini di seria A, ed altri, pur avendo pagato nel corso degli anni di attività una quota al medesimo fondo, proprio per tutelarsi nell’evenienza di una cessazione attività, si trovano per assurdo privi di tutela, divenendo cittadini di serie B”.

Se fate parte del Comitato Esodati Indennizzo Commercianti, lasciateci, se vi va, la vostra testimonianza , specie, qualora abbiate già ricevuto il diniego all’indennizzo, riportandoci qui la motivazione datavi dall’Inps.

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3 commenti su “Pensioni anticipate con Indcom: strutturale dal 2019, Inapi chiede rientrino 2017-2018”

  1. Salve mi chiamo Paola ed ero una commerciante, il 19/9/2019 ho chiuso la mia attività ho effettuato tutti i procedimenti dovuti per avere la pensione anticipata ma il caf non era al corrente di questa legge quando finalmente e venuto ha conoscenza a inviato il tutto all’inps in data 9/01/2020 da allora è stato tutto un susseguirdi di telefonate mail e quant’altro ore in data 02/06/2020 mi mandano una email dicendomi che nulla mi è dovuto in quanto non sono stanziati i fondi nella legge di bilancio quindi io non percepirò l’indennizzo e possibile visto che non ho letto ne visto da nessuna parte che nel 2019 quando ho chiuso la mia attività non era previsto che l’indennizzo era in base ai finanziamenti e chi tardi arriva si attacca al tram .gradirei una risposta in merito grazie

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    • Paola la rimando, vista la questione delicata, a Domenico Cosentino, già presidnete di Patronato. Le scriva in pvt su messanger, faccia pure il mio nome. Saluti, Erica

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  2. Salve faccio parte del gruppo Esodati indennizzo commercianti, sono una donna di 59 anni. Ho chiuso l’attività che avevo con mio marito il 31/12/2017. Ho una contribuzione continuativa di 40 anni. Saputo della reintroduzione dell’indennizzo il.30 maggio 2019 ho fatto la domanda presso un caf. Il 3 giugno entrando con il mio Pin sull”App Inps ho appreso che la mia domanda era stata respinta per MOTIVI AMMINISTRATIVI.

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